Geografia generale ed economica/I movimenti migratori
Definizione
[modifica | modifica sorgente]I movimenti migratori sono spostamenti di persone da un luogo a un altro del pianeta. Gli spostamenti possono avvenire per diverse ragioni: ricerca di migliori condizioni di vita e di lavoro, guerre, disastri ambientali, fame e povertà nei paesi di origine.La gente pensa che beneficiare di muoversi altrove, perché hanno un lavoro migliore, o hanno una migliore possibilità di successo economico, oppure sono economicamente meglio. Questo tipo di migrazione è generalmente chiamato migrazione economica.
Il clima, o eventi climatici costringono le persone a muoversi. Eventi climatici includono inondazioni, siccità, terremoti ed eruzioni vulcaniche. Questo tipo di migrazione è generalmente conosciuto come migrazione ambientale. A titolo di esempio, la gente ha lasciato Plymouth, sull'isola di Montserrat, dopo una serie di eruzioni vulcaniche nel 1995. La gente ha degli svantaggi in cui vivono, spesso perché hanno viste speciali oi pareri, o in disaccordo con la maggioranza o chi detiene il potere. Spesso si trovano ad affrontare la persecuzione, per esempio a causa di opinioni religiose speciali o perché appartengono a un gruppo etnico. Molte persone emigrarono dall'Europa a quello che era il "Nuovo Mondo" perché avevano credenze religiose che erano diverse dalla maggioranza.
Le persone che emigrano (o fuggire) da un paese all'altro, a causa, fra conflitti armati o guerre di solito sono chiamati i rifugiati, una volta giunti in un altro paese.
L' Italia multietnica
[modifica | modifica sorgente]In Italia nel 2013 c'erano circa 5 milioni di immigrati su un totale di 60 milioni di italiani, ora sono in crescita in seguito alle molte nascite. In Italia ci sono 10 principali paesi di immigrati:
- Tunisia= 2.3%
- Polonia= 2.4%
- India= 2.6%
- Moldavia= 2.9 %
- Filippine= 2.9%
- Ucraina= 4.4%
- Cina= 4.6%
- Marocco= 9.9%
- Albania= 10.6%
- Romania= 21.2%
Il maggiore numero di immigrati lo detiene la Romania con il 21.2% che corrisponde a circa un milione di residenti. In italia ogni 10 stranieri ci sono 3 comunitari cioè sono dell' unione europea.
Differenza tra migranti, emigrati e immigrati
[modifica | modifica sorgente]Le persone che vivono in un paese diverso da quello in cui sono nate sono dette migranti. In senso più stretto si parla di immigranti per definire i migranti nel paese in cui arrivano e di emigranti per definire coloro che abbandonano il paese di origine.
Il numero di migranti internazionale di tutto il mondo era di 232 milioni, circa il 3.2% della popolazione mondiale. E di questo circa il 48% è di donne, nel 2013 il numero di donne migranti ha superato il 80% in Europa, America Latina e Caraibi e in America del nord.
I rifugiati.
[modifica | modifica sorgente]Molte volte le persone emigrano perché nei propri paesi, per motivi religiosi, razzismo o politici, vengono perseguite. Dal punto giudico-amministrativo questo tipo di persone vengono dimenticate, o anche molte volte per paura di subire violenze o persecuzioni. Alla fine del 2013 i rifugiati in tutto il mondo erano 16.7 milioni e l' 86% si collocano nei paesi di sviluppo. I principali paesi d'origine dei rifugiati, nel 2013 erano l' Afganistan (2.6 milioni), la Siria (2.5 milioni) e la Somalia (1.1 milioni)
- Pakistan= 1616500
- Iran= 857400
- Libano= 856500
- Giordania= 641900
- Turchia= 609900
- Kenia= 534900
- Ciad= 434500
- Etiopia= 433900
- Cina= 301000
- Stati Uniti= 263600
I rifugiati ambientali e gli sfollati
[modifica | modifica sorgente]I rifugiati ambientali sono coloro che per motivi di calamità naturali, esempio: alluvioni, cicloni, tornado, terremoti,.., ma anche a causa di emergenze ambientali come siccità e desertificazione. ma si parla di sfollati o di sfollati interni per definire coloro che hanno abbandonato la propria abitazione per motivi simili a quelli dei rifugiati, ma che rimangano entro i confini del proprio paese. Nel mondo erano circa 33.3 milioni quasi la metà veniva da soli quattro paesi: Siria, Colombia, Repubblica Democratica del Congo e Sudan. si usa anche il termine profughi.