I caduti di Cornate d'Adda/Colombo Francesco
Biografia
[modifica | modifica sorgente]Colombo Francesco è nato l’1-8-1898, a Colnago, figlio di Colombo Giuseppe e Stucchi Maria. Egli prese parte al combattimento di Nakobilek nel 141° reggimento di fanteria. Egli, sopravvissuto alla prima linea, fu spostato nella seconda linea. Successivamente fu rispostato in prima linea e fu scelto tra circa 20 soldati per essere fucilato. Egli scomparve e non fu riconosciuto tra coloro che erano regolarmente accettati come morti o che furono fatti prigionieri. Colombo Francesco, presunto morto il 29-08-1917 all'età di 19 anni, fu disperso in combattimento il giorno 1-12 del 1917 secondo l'Ufficio delle notizie di Milano. [1]
Lettere
[modifica | modifica sorgente]Le lettere contenute in questa sezione sono state realizzate dagli studenti dell'Istituto Comprensivo "Dante Alighieri" di Cornate d'Adda (MB) nell'ambito di un progetto di scrittura creativa. Esse, quindi, non sono documenti ufficiali dei soldati descritti nella sezione biografica. |
Lettera Colombo Francesco
2 ottobre 1916, fiume Marna
Cari genitori,
Sono stato assegnato al reggimento di frontiera e sto combattendo in prima linea in questa postazione la guerra è molto dura. Si combatte con molta violenza e molti miei compagni sono stati uccisi. In questa trincea le mie condizioni fisiche sono pietose, il cibo è scarso e ho molta fame. Finalmente oggi mi hanno spostato in seconda linea e qui va un po' meglio, mi hanno avvisato che già da domani combatterò ancora, là davanti, in prima linea. Ora sto scrivendo nel pieno della notte, illuminato dalla Luna. Sto troppo male, non riesco a dormire, questa trincea, è ormai diventata una discarica, ci sono tutti i resti dei miei compagni. Se sono sopravvissuto ora, sopravviverò per sempre. Quanto vorrei essere a casa, nella mia campagna, sentire il profumo del fieno, l’aria fresca sul viso e il profumo dei fiori. Sento la nostalgia dei miei amici e soprattutto di voi, miei cari genitori, Giuseppe ed Angela. Intorno a me c'è solo puzza di morte, niente aria, niente ossigeno, niente di niente…! Spero che questa guerra finisca presto e che non sia l'ultima lettera che vi scrivo... vi voglio tanto bene.
Il vostro caro figlio, Francesco
Lettera del padre di Colombo Francesco
dicembre 1916, Colnago
Caro figliolo,
La tua partenza è stata una vera sofferenza, e la tua mancanza incolmabile. A soli 19 anni non è facile andare in guerra come non lo è per nessuno. Immagino l'angoscia e la paura che hai provato quando sei entrato in quei campi, vedendo tutta quella sofferenza provata sulla tua pelle, per un padre non è facile vedere suo figlio andare a combattere senza avere esperienza e con il pensiero del non ritorno. Come ti trovi laggiù? So che è una domanda inutile, completamente inutile, tutto sommato qui non è male, ma la tua mancanza si sente e la mamma ogni giorno si dispera non avendo il suo caro figlio a casa. La situazione è difficile, ma sei un ragazzo forte non ho cresciuto un codardo, ricorda che ti vogliamo tanto bene, ti aspettiamo a casa con affetto.
Il tuo caro papà Giuseppe
Note
[modifica | modifica sorgente]- ↑ Informazioni ricavate dai documenti contenuti negli archivi parrocchiali e del comune di Cornate d'Adda.