Imprese spaziali/Imprese Stati Uniti/1961-1965
Ranger 1 (1961)
[modifica | modifica sorgente]Ranger 1 era una sonda il cui compito primario era testare le prestazioni delle funzioni necessarie al raggiungimento della Luna oltre all’esplorazione planetaria per missioni che prevedevano l’uso dello stesso tipo di sonda. Come secondo compito c’era lo studio delle particelle e dei campi dello spazio interplanetario. La sonda doveva essere messa in orbita attorno alla Terra su un’orbita molto ellittica che l’avrebbe portata da un minimo di 60.000 km. ad un massimo di 1.100.000 km. per effettuare gli studi cui era destinata. Quando Ranger 1 si separò dal razzo vettore, questo non aveva ancora raggiunto la giusta altezza a causa del guasto dell’ultimo stadio così la sonda, lanciata il 23 agosto 1961 da Cape Canaveral, il 30 agosto rientrò nell’atmosfera terrestre.
Ranger 1 aveva una base esagonale di 1,5 metri sopra la quale era montato un cono di 4 metri di altezza. Era dotato di due ali che fungevano da pannelli solari sulle quali erani montate 8680 celle solari. Tra gli strumenti a bordo, c’erano un analizzatore elettrostatico, un misuratore di polvere cosmica e un contatore per raggi X solari.
Ranger 2 (1961)
[modifica | modifica sorgente]Ranger 2 fu lanciato da Cape Canaveral il 18 novembre del 1961. Il veicolo era quasi simile al suo predecessore, Ranger 1, ed era stato progettato per testare vari sistemi in vista future esplorazioni lunari e missioni interplanetarie. La sonda era costituita da una base esagonale sulla quale era montata una torre conica di 4 metri di altezza. Era dotata di due ali di pannelli solari di 5 metri circa e di una antenna ad alto guadagno. Tra gli strumenti a bordo, erano presenti un telescopio, un magnetometro e vari rivelatori di polvere cosmica.
La sonda venne immessa in un’orbita di parcheggio terrestre, per poi essere proiettata nello spazio. Ma al momento cruciale, il Ranger 2 non riuscì ad abbandonare l’orbita terrestre e rimase a girare attorno alla Terra finché l’orbita stessa non decadde e la sonda rientrò nell’atmosfera il 20 novembre disintegrandosi.