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Italiano L2/Pronomi soggetto

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Indice del libro

Immagino di trovarmi davanti una persona che non sa assolutamente nulla di italiano. Probabilmente le primissime parole che utilizzerò di fronte ad una creatura aliena in un deserto sono io e tu, utilizzando il dito indice. Probabilmente il mio allievo non è un Vogon, per cui capirà facilmente il significato di questi piccoli pronomi. In effetti, entrando in classe, avrò già pronunciato espressioni come Salve o Ciao, ma prevedo di concentrarmi sui convenevoli in una seconda occasione.

Io e tu, dunque. Con il dito posso anche indicare una terza persona: lui o lei.

A questo punto mi posso presentare: Io sono Giuseppe... E allungo una mano, un gesto abbastanza universale, ma non si sa mai. E un inchino può strappare un sorriso! Tu chi sei? Sentire delle parole nuove non è un problema. Il mio amico alieno inizia a familiarizzare con la mia lingua.

Ripeto il rituale più volte, sia per memorizzare la sequenza proposta, sia per avanzarne altre:

  • Sono Giuseppe.
  • Giuseppe.
  • Giuseppe, piacere.
  • Ciao, sono Giuseppe. Tu come ti chiami?

Il verbo chiamarsi è un verbo pronominale, per cui per ora lo uso senza analizzarlo.

Se siamo in tre o più, ripeto il rituale con diversi presenti. Poi invito ciascuno a presentarsi al vicino e monitoro la produzione (pronuncia, correttezza...): meglio ripetere senza rimarcare errori per ora! Inoltre, meglio evitare fiumi di parole incomprensibili: ricorro al mimo per tutto ciò per cui esso è sufficiente.

Ora posso chiedere: Lui chi è? o Lui come si chiama?. È anche un modo perché tutti memorizzino i nomi di ciascuno.

In italiano, le domande non sono segnalate morfologicamente: è tutta una questione di intonazione e di muscolatura facciale. È bene quindi evidenziare il tipico corrucciarsi della fronte quando un italiano pone una domanda.

Ora, non siamo una squadra o un comitato, per cui non è possibile dirci Noi siamo.... Ma posso dire Noi siamo qui o qua, anche se non è una frase particolarmente pregnante. Tu sei lì o , e punto il dito verso qualcuno. Voi siete lì, io sono qui!. Il mio dito viaggia da destra a sinistra e abbraccia tutti. Ripeto, isolandole, le parole io, tu, voi. Guardando qualcuno negli occhi indico un terzo: Lui è lì. Devo scandire le parole (non le sillabe): per ora non è bene suonare troppo fluenti o le mie frasi verranno percepite come sequenze complesse. Scandendo i componenti, appariranno più semplici.

Con fare confidenziale, parlo ad alcuni e indicando terzi dico Loro sono lì. Se per disgrazia ho davanti un solo allievo, farò bene a procurarmi dei pupazzi o disegnare delle figure (una maschile e una femminile).

Devo sottolineare che qui e qua sono equivalenti, così come e .

Invitare qualcuno a presentarsi a qualcun altro è abbastanza facile: in questo senso posso coinvolgere gli studenti e spingerli a prendere l'iniziativa. Spiegare invece che devono dire a loro volta Io sono qui, tu sei lì, loro sono là potrebbe non essere altrettanto facile, soprattutto perché comporta una messa in scena particolarmente inautentica (ora devi dire...). Diverso è il caso in cui siano gli stessi allievi a sperimentare. Meglio quindi rispettare un po' di più la "fase del silenzio" e tenere l'iniziativa, questa volta.

Adesso che tutto il repertorio messo in campo è utilizzato e pronunciato in modo soddisfacente, mi dirigo alla lavagna e scrivo il tutto.

Per prudenza, se i miei allievi non sono tutti perfettamente alfabetizzati, ricorro alle sole maiuscole.

IL VERBO ESSERE

  • IO SONO
  • TU SEI
  • LUI È - LEI È
  • NOI SIAMO
  • VOI SIETE
  • LORO SONO

Con il dito indico tutte queste belle parole e riferisco, indicando il titolo, che questo è il verbo Essere. Ci sono buone chance che la parola verbo sia compresa da tutti. In caso contrario sarà solo un "titolo", il nome di questa cosa: più in là capiremo meglio. Avrò anche cura di non mescolare lui e lei con formule come "LUI O LEI È" o "LUI/LEI È", che rischiano di essere apprese e riprodotte come tali. Evito come la peste vestigia come egli, ella, essi o esse.

Bene, in questa prima lezione abbiamo introdotto i seguenti elementi:

  • i pronomi personali soggetto;
  • il verbo Essere;
  • i locativi qui, qua, , .

In forma più rudimentale:

  • il verbo chiamarsi e quindi presentare sé stessi;
  • l'interrogazione.