Osservare il cielo/Costellazioni estive: il Boote e dintorni
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Costellazioni da individuare:
- Boote
- Corona Boreale
- Chioma di Berenice
- Vergine
- Ercole
Arturo e dintorni
[modifica | modifica sorgente]Il Grande Carro, benché in estate sia relativamente basso sull'orizzonte, è ancora un ottimo punto di riferimento per trovare alcune stelle importanti anche in direzione sud. Utilizzando le tre stelle del timone come guida e prolungandone la direzione come indicato nella mappa qui a lato, è possibile individuare, a circa due volte la lunghezza del timone, una stella molto luminosa di colore spiccatamente arancione: Arturo.
Arturo è la quarta stella più brillante del cielo: la sua magnitudine è -0,04, l'unica stella dell'emisfero boreale ad avere una magnitudine negativa. Questa stella ha superato la fase stabile della sua vita (sequenza principale) e si sta avviando verso lo stadio di gigante rossa; in origine era una stella gialla non troppo diversa dal nostro Sole. Il suo nome, Arturo, deriva dal greco Arktouros, che significa letteralmente Guardiano dell'Orso o Coda dell'Orso (ossia dell'Orsa Maggiore, la costellazione in cui è contenuto l'asterismo del Grande Carro).
Con una distanza di 36,7 anni luce, è anche una delle stelle più vicine a noi.
Boote e Corona Boreale
[modifica | modifica sorgente]Arturo è un ottimo punto di riferimento per reperire in cielo un gran numero di costellazioni. È possibile costruire un asterismo a forma di lettera "Y" maiuscola, dove Arturo è la stella che sta nel gambo inferiore (a sud); la gamba destra punta verso il Grande Carro e quella sinistra verso un gruppo di stelle disposte ad arco. Arturo, Izar e Seginus (vedi immagine a sinistra) fanno parte della stessa costellazione, quella del Boote, la cui forma (a destra) ricorda molto quella di un aquilone. L'altra stella, chiamata Gemma (o Alphecca) è l'astro principale di una costellazione adiacente, la Corona Boreale.
Queste due costellazioni dominano i cieli serali fra aprile e agosto; il Boote è una delle figure più caratteristiche del cielo di primavera, dato che alle latitudini italiane si mostra quasi allo zenit.
La Chioma di Berenice
[modifica | modifica sorgente]La Chioma di Berenice è una costellazione che deve il suo nome ad una "chioma" di stelle di quarta e quinta magnitudine, molto vicine fra loro; sebbene dunque le sue componenti non siano molto luminose, la costellazione è comunque molto appariscente grazie a questa caratteristica. Si tratta di una costellazione ben osservabile alta nel cielo durante i mesi primaverili, ma, grazie alla sua posizione settentrionale, è ben visibile anche durante l'estate.
Conoscendo il Grande Carro e la stella Arturo, la Chioma di Berenice può essere individuata con facilità tracciando un triangolo rettangolo che abbia come ipotenusa la line congiungente Arturo con la prima stella del timone, Alioth, e proiettando i cateti verso sud-ovest, formando dunque un angolo di 90°. Il vertice cadrà sul gruppo di stelline della Chioma di Berenice.
La disposizione delle stelle della Chioma non è il frutto di una prospettiva, ma sono effettivamente vicine fra di loro: si tratta infatti di un ammasso aperto relativamente vicino a noi, noto con la sigla di Mel 111; un binocolo permetterà di avere una visione dettagliata e suggestiva di quest'ammasso, noto fin dall'antichità e da sempre associato ad una chioma di capelli dorati.
Spiga e la Vergine
[modifica | modifica sorgente]L'allineamento Grande Carro-Arturo è sfruttabile ulteriormente verso sud: proseguendo infatti nella stessa direzione si raggiunge una stella azzurra isolata, molto luminosa, nota come Spiga (Spica, in latino). Spiga è la stella più brillante della costellazione della Vergine, nonché la quindicesima stella più luminosa del cielo. Spiga si trova nell'emisfero australe, ed è una delle stelle più meridionali della costellazione, che giace invece a cavallo dell'equatore.
La Vergine, che raggiunge la sua massima visibilità in primavera, è molto nota presso gli astrofili perché nella sua direzione si osserva uno dei più ricchi ammassi di galassie del cielo, l'Ammasso della Vergine.
Trovare Ercole
[modifica | modifica sorgente]La costellazione di Ercole è tanto vasta quanto poco appariscente; è una delle figure presenti nel cielo fra primavera ed estate, ma contiene poche stelle superiori alla terza magnitudine. Un modo semplice per recuperarla in cielo, avendo a disposizione il Triangolo Estivo e la costellazione del Boote, è quello descritto nelle carte sopra: Tenere a mente la posizione della grande Y fra Boote e Corona Boreale e individuare la stella Gemma, di quest'ultima costellazione; ritrovare in cielo la stella Vega, del Triangolo Estivo; tracciare una lunga linea tra Vega e Gemma e fermarsi più o meno a metà strada.
In questo punto, si evidenzia senza troppe difficoltà una sorta di quadrilatero di stelle simile ad un trapezio rovesciato: queste quattro stelle formano la parte centrale della costellazione di Ercole; da ciascun vertice poi si possono creare altrettanti allineamenti che collegano stelle esterne al quadrilatero, in modo da formare una sorta di girandola. La stella più meridionale, la α, è nota col nome di Ras Algethi.
Ercole è nota presso gli astronomi per due motivi: il primo è la presenza di un brillante ammasso globulare (M13), ossia un insieme sferico e molto compatto di centinaia di migliaia di stelle; secondo, perché il nostro Sistema solare, che orbita attorno al centro galattico, si sta dirigendo in un punto situato fra Ercole e la Lira (apice solare).