Osservare il cielo/Imparare gli allineamenti
- Riconoscere stelle e costellazioni
- Prima di iniziareOsservare il cielo/Prima di iniziare
- Imparare gli allineamentiOsservare il cielo/Imparare gli allineamenti
- Costellazioni circumpolariOsservare il cielo/Costellazioni circumpolari
- Costellazioni estiveOsservare il cielo/Costellazioni estive
- Costellazioni autunnaliOsservare il cielo/Costellazioni autunnali
- Costellazioni invernaliOsservare il cielo/Costellazioni invernali
- Costellazioni primaveriliOsservare il cielo/Costellazioni primaverili
- Costellazioni australiOsservare il cielo/Costellazioni australi
- Oltre le stelle
- Il transito dei pianetiOsservare il cielo/Il transito dei pianeti
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- Gli strumenti di osservazione
- Osservare con il binocoloOsservare il cielo/Osservare con il binocolo
- Osservare al telescopioOsservare il cielo/Osservare al telescopio
- Appendici
Un osservatore che per la prima volta affronta un cielo stellato con la volontà di riconoscere le costellazioni, può essere preso dallo sconforto: le stelle sono tante, più o meno luminose, più o meno vicine fra loro; orientarsi in un mare così caotico può sembrare difficile. Quando si inizia ad osservare il cielo, occorre innanzitutto cercare delle forme caratteristiche, dette asterismi. Fondamentale per l'apprendimento è un cielo non inquinato e buio, possibilmente sgombro da intralci fisici (come montagne alte molto vicine) che impediscano l'osservazione di grandi aree della volta celeste.
I - Riconoscere il Grande Carro
[modifica | modifica sorgente]In un cielo boreale come quello italiano, l'asterismo più facilmente riconoscibile di tutti, nonché sempre presente durante tutto l'anno, è quello del Grande Carro: le sue sette stelle, abbastanza luminose, sono ben riconoscibili anche dalle città. L'orientamento indicato nell'immagine a lato è quello assunto durante i mesi estivi, quando è osservabile in direzione nord-ovest; essendo però un asterismo circumpolare, è visibile durante tutto l'anno, e assumerà posizioni diverse a seconda del periodo di osservazione: nelle sere autunnali si trova a nord, ruotato leggermente in senso antiorario ad assumere una posizione "dritta"; durante l'inverno sarà visibile a nord-est, in posizione verticale, col "timone" rivolto verso il basso; nelle sere primaverili appare invece alto nel cielo, in posizione capovolta.
Il Grande Carro non è una costellazione vera e propria, ma un asterismo, ossia un raggruppamento di stelle la cui forma ricorda un oggetto particolare; un asterismo può essere considerato una sorta di "progenitore" delle costellazioni. Le sette stelle del Grande Carro sono le più luminose di una costellazione chiamata Orsa Maggiore.
II - La Stella Polare
[modifica | modifica sorgente]La Stella Polare è il riferimento principale per trovare i punti cardinali; una volta recuperata questa stella, conviene sempre affidarsi ad essa per sapere con precisione dove si trova il nord.
Trovare in cielo la Stella Polare non presenta difficoltà, una volta individuato il Grande Carro: partendo dal quadrilatero che rappresenta il corpo del carro, occorre tracciare una linea immaginaria che colleghi dapprima le due stelle ad oriente, la β e la α, chiamate rispettivamente Merach e Dubhe, e in seguito prolungando questa linea di cinque volte all'esterno dell'asterismo; si giunge a trovare così una stella isolata, di luminosità simile alle altre due stelle: quella è la Stella Polare. Il nome latino di questa stella è Polaris, ed è anche il nome con cui è riconosciuta a livello internazionale.
Le due stelle del Grande Carro utilizzate per trovare la Stella Polare sono colloquialmente note anche con il nome di Puntatori.
III - Cassiopea
[modifica | modifica sorgente]Quella di Cassiopea è una costellazione dalla forma caratteristica, formata da cinque stelle principali disposte a zig-zag, la cui magnitudine (luminosità) visuale è all'incirca identica a quella delle stelle del Grande Carro. Come quest'ultimo, anche Cassiopea è una costellazione circumpolare, e si trova in un punto diametralmente opposto al Grande Carro rispetto alla Stella Polare: quando il Grande Carro è basso sull'orizzonte (in autunno), Cassiopea è alta nel cielo, e viceversa. L'immagine sopra mostra in modo semplice come individuare Cassiopea partendo dalle stelle finora esaminate: è sufficiente tracciare una sorta di doppio cono coi vertici convergenti e coincidenti con la Stella Polare; da una parte si trova il Grande Carro, dall'altra Cassiopea.
In alternativa, Cassiopea possiede una forma così caratteristica da poter essere individuata senza dover ricorrere ad altri punti di riferimento.
IV - L'Orsa Minore
[modifica | modifica sorgente]L'Orsa Minore è la costellazione in cui è contenuta la Stella Polare. È nota anche col nome di Piccolo Carro, poiché la sua forma ricorda vagamente quella del Grande Carro. A differenza della sua controparte maggiore, tuttavia, l'Orsa Minore non è una costellazione i cui allineamenti di stelle sono facili da seguire: a parte la Stella Polare, solo altre due stelle sono visibili dalla città, la β (nota come Kochab) e la γ (Pherkad); le altre stelle sono minute e occorrono cieli limpidi per poter essere scorte.
Le sette stelle dell'Orsa Minore sono spesso usate dagli astrofili come riferimento per determinare la magnitudine limite di una notte: se le sette stelle sono tutte visibili, la notte è propizia per l'osservazione. Meno stelle sono visibili, meno alta sarà la qualità delle osservazioni durante quella notte (ad esempio in caso di foschia o di Luna piena). La stella meno luminosa del Piccolo Carro è di magnitudine 5.