Osservare il cielo/Percorso 5: Alcune galassie e stelle doppie

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Passeggiate sotto le stelle

Questo percorso si propone di far scoprire alcune fra le stelle doppie e le galassie visibili nei cieli stellati dell'autunno, a tutti coloro che possiedono almeno un piccolo telescopio, come un rifrattore da 80 mm o un classico riflettore da 114mm. Perché il percorso sia seguibile con facilità occorre una notte limpida e buia, senza Luna, e possibilmente con l'orizzonte sgombro specialmente in direzione sud e nord-ovest. Il percorso è seguibile nei mesi compresi fra ottobre e dicembre nelle ore serali, fra le ore 22:00 e le 00:00.

Oggetto Ascensione Retta
(J2000.0)
Declinazione Tipo Magnitudine
apparente
Dimensioni
apparenti
Distanza
(anni luce)
Visibile ad
occhio nudo
Strumento Visibilità dall'Italia
1. Polaris 02h 31m : +89° 16′ : Stella doppia 1,97; 10,19 18" 433 non risolvibile telescopio moderatamente alto
2. Albireo 19h 30m : +27° 57′ : Stella doppia 3,1; 5,1 34" 434; 400 non risolvibile telescopio alto nel cielo
3. 15 Aquilae 19h 05m : -04° 01′ : Stella doppia 5,41; 7,00 40" 324; 552 non risolvibile telescopio moderatamente alto
4. Enif 21h 44m : +09° 52′ : Stella doppia 2,38; 8,60 2,6' 672; - no telescopio alto nel cielo
5. Alamach 02h 04m : +42° 20′ : Stella doppia 2,33; 5,02 9,6" 355 no telescopio alto nel cielo
6. Galassia di Andromeda 00h 42m : +41° 16′ : Galassia 3,5 180' 2,36 milioni discretamente binocolo alto nel cielo
7. Galassia del Triangolo 01h 33m : +30° 39′ : Galassia 5,7 73' 2,59 milioni con difficoltà binocolo alto nel cielo
8. M 77 02h 42m : +00° 01′ : Galassia 8,7 7,1' 47 milioni no telescopio moderatamente alto
9. NGC 253 00h 47m : -25° 17′ : Galassia 7,8 27' 11 milioni no telescopio orizzonte sud libero

1. Polaris[modifica]

Carta di Polaris
Carta di Polaris
Polaris al telescopio 140 mm
Polaris al telescopio 140 mm

Polaris, meglio nota come la Stella Polare, è una delle stelle più conosciute: trovandosi a meno di un grado da polo nord celeste, viene utilizzata come guida per orientarsi nelle notti dell'emisfero nord; la sua individuazione è facilitata dal vicino asterismo del Grande Carro: grazie all'allineamento delle sue stelle più occidentali si arriva a trovare questa stella, che spicca in quest'area di cielo a causa del suo isolamento rispetto ad altre stelle di pari luminosità.

Ad occhio nudo, come pure al binocolo, appare come una stella singola di colore giallastro di seconda magnitudine; meno noto è che questa stella fa in realtà parte di un sistema triplo. Due delle sue componenti, una gialla di magnitudine 2,0 e l'altra azzurrina di magnitudine 10,2, sono distinguibili solo con l'ausilio di un telescopio da 140 mm di apertura.

Molto più vicina alla stella primaria si trova un'altra stella, non osservabile coi tradizionali telescopi sebbene sia più luminosa dell'altra compagna. La distanza del sistema di Polaris è stimata sui 433 anni luce.

2. Albireo[modifica]

Carta di Albireo
Carta di Albireo
Albireo al telescopio 114mm
Albireo al telescopio 114mm

Albireo, o β Cygni, è una stella di terza magnitudine facente parte della costellazione del Cigno; è la più meridionale del grande asterismo noto come Croce del Nord ed è evidente anche nel cielo di una città di medie dimensioni. Un binocolo la mostra come una stella singola dal colore marcatamente arancione, sul bordo di un tratto molto luminoso di Via Lattea.

Anche un piccolo telescopio è perfettamente in grado di risolvere Albireo in una coppia di stelle: la primaria, di colore arancione, possiede una magnitudine pari a 3,1; poco a nord è ben evidente una stellina di quinta magnitudine dall'intenso colore blu; il contrasto di colore fra le due componenti è fortissimo e straordinario.

Grazie a ciò, Albireo è una delle coppie più famose e più osservate del cielo; le misurazioni fornite dal satellite Hipparcos indicano che le due stelle si trovano rispettivamente a 400 e 434 anni luce da noi, pertanto si tenderebbe a escludere un legame fisico reale. Tuttavia c'è ancora chi sostiene che potrebbe trattarsi di un sistema legato fisicamente e dal periodo orbitale molto lungo.

3. 15 Aquilae[modifica]

Carta di 15 Aquilae
Carta di 15 Aquilae
15 Aquilae al telescopio 114mm
15 Aquilae al telescopio 114mm

15 Aquilae è una stella di quarta magnitudine visibile nella parte meridionale della costellazione dell'Aquila, vicino al confine con lo Scudo; si individua con facilità, trovandosi poco a nord della stella λ Aquilae, di terza magnitudine. Appare come un astro di colore giallastro, lungo la scia luminosa della Via Lattea.

Un telescopio di piccole dimensioni è sufficiente per mostrarla come una stella doppia: le due componenti appaiono ben divise e sono di colori leggermente diversi, giallastra la primaria e arancione la secondaria; quest'ultima ha una magnitudine pari a 7,0.

Le due stelle non fanno parte di un sistema fisico, ma sono indipendenti e lontane l'una dall'altra: infatti la primaria dista 324 anni luce, mentre la secondaria è una gigante rossa posta a 552 anni luce di distanza. Nonostante la presenza della Via Lattea, il campo stellare in cui si trova non appare particolarmente ricco, a causa della presenza di svariate nebulose oscure.

4. Enif[modifica]

Carta di Enif
Carta di Enif
Enif al telescopio 114mm
Enif al telescopio 114mm

Enif è la stella che rappresenta la testa del cavallo alato Pegaso, nella costellazione omonima; si tratta di un astro dal colore marcatamente arancione, di seconda magnitudine e dominante in un'area di cielo povera di altre stelle di uguale luminosità. Si trova ad ovest del celebre asterismo del Quadrato di Pegaso, dominante nelle sere autunnali.

Con un telescopio di piccole dimensioni si può osservare con facilità una piccola stellina di ottava magnitudine poco ad ovest della stella principale; il contrasto di colori è evidente, essendo la prima di colore biancastro e la principale di colore arancione.

Le due stelle non sarebbero legate fisicamente; la principale è una gigante arancione posta a una distanza di 672 anni luce, mentre per la seconda stella il valore di distanza non è conosciuto con esattezza.

5. Alamach[modifica]

Carta di Alamach
Carta di Alamach
Alamach al telescopio 140 mm
Alamach al telescopio 140 mm

Alamach, nota anche come γ Andromedae, è la stella che costituisce il vertice nord-orientale della costellazione di Andromeda; appare di un colore rossiccio o arancione ed ha una magnitudine pari a 2,33. Sia ad occhio nudo che con un binocolo ha l'aspetto di una stella singola; si tratta in realtà di un sistema quadruplo.

Le due stelle maggiori sono individuabili già con un telescopio da 120-150 mm di apertura ed offrono un quadro molto bello grazie al contrasto di colore fra le due componenti, una arancione (γ 1) e una azzurra (γ 2); la prima è quella dominante, mentre la seconda ha una magnitudine pari a 5,02.

Con un telescopio da 300 mm è possibile scindere la compagna minore, γ 2, in ulteriori due stelle, molto vicine fra di loro, una di quinta e l'altra di sesta magnitudine; la stella primaria della coppia è in realtà formata da altre due stelle talmente vicine fra loro che è possibile conoscerle solo utilizzando uno spettroscopio.

6. La Galassia di Andromeda e dintorni[modifica]

Carta della Galassia di Andromeda
Carta della Galassia di Andromeda
Galassia di Andromeda al telescopio 114mm
Galassia di Andromeda al telescopio 114mm

La Galassia di Andromeda, nota anche con la sigla M 31, è la galassia gigante più vicina a noi, nonché la più luminosa galassia non satellite della nostra; nel cielo boreale è anche la galassia più brillante in assoluto. Fa parte del Gruppo Locale di galassie in cui si trova anche la nostra Via Lattea e anche la sua morfologia è simile, trattandosi di una galassia a spirale, sebbene sia grande il doppio della nostra. Si tratta di uno degli oggetti più osservati e fotografati del cielo.

La si può individuare anche ad occhio nudo, se il cielo è discreto, come una macchia chiara allungata visibile nella parte settentrionale della costellazione di Andromeda; un semplice binocolo permette di individuare il nucleo, che appare più luminoso, mentre il disco è più tenue ed esteso e si estende in particolare in direzione nordest-sudovest.

In un piccolo telescopio si rende ben evidente anche M 32, la più brillante delle sue galassie ellittiche satelliti; appare come una macchia chiara di forma rozzamente circolare, sul lato nord-occidentale di M 31. Una seconda galassia ellittica satellite, meno luminosa, appare sul lato opposto e qualsi si confonde col chiarore della galassia principale: si tratta di M 110.

La Galassia di Andromeda è di fatto l'oggetto più distante visibile da occhio umano senza l'ausilio di strumenti: la sua distanza è pari a 2,36 milioni di anni luce; sembra che questa galassia sia in rotta di collisione con la nostra Via Lattea: nel raggio di qualche miliardo di anni le nostre due galassie si fonderanno e le loro stelle si mescoleranno, formando una grandissima galassia ellittica. Non è prevista alcuna conseguenza per le singole stelle da questa fusione. Fu anche il primo oggetto celeste non stellare ed essere stato fotografato, sul finire dell'Ottocento.

7. La Galassia del Triangolo[modifica]

Carta della Galassia del Triangolo
Carta della Galassia del Triangolo
La Galassia del Triangolo al telescopio 114mm
La Galassia del Triangolo al telescopio 114mm

La Galassia del Triangolo, nota anche con la sigla M 33, è la terza galassia più grande del Gruppo Locale, dopo la Galassia di Andromeda e la nostra; è anche la seconda galassia non satellite della nostra più luminosa del cielo. Si tratta di una galassia a spirale un po' più piccola della nostra e non è visibile ad occhio nudo, se non in casi assolutamente eccezionali.

Se il cielo è limpido un buon binocolo è sufficiente per individuarla: si presenta come un oggetto molto sfuggente, meglio apprezzabile con la visione distolta; il suo nucleo è molto piccolo e il resto del disco è sfuggente o quasi invisibile. Un telescopio consente di rivelare diverse irregolarità nella luminosità del disco, dovute alla presenza di grandi nebulose.

La galassia deve il suo nome alla sua presenza entro i confini della costellazione del Triangolo; il suo aspetto è quello di una galassia spirale coi bracci molto sviluppati e il nucleo molto piccolo. Lungo i suoi bracci la materia si addensa in maniera molto disomogenea: tratti poco intensi e luminosi sono seguiti da fortissime condensazioni di materiale interstellare e ammassi di stelle giovani, per poi ritornare rarefatti e così via diverse volte lungo la loro lunghezza. La sua distanza è di 2,59 milioni di anni luce, dunque leggermente più lontana della vicina Galassia di Andromeda, dalla quale dista solo poche centinaia di migliaia di anni luce.

8. M 77[modifica]

Carta di M 77
Carta di M 77
M 77 al telescopio 140 mm
M 77 al telescopio 140 mm

M 77 è una galassia visibile nella costellazione della Balena; si osserva vista di faccia, così è possibile osservare nei dettagli la sua struttura a spirale senza difficoltà. La sua posizione si individua con facilità grazie alla stella azzurra δ Ceti, di magnitudine 4.

Invisibile al binocolo, si evidenzia discretamente in un piccolo telescopio, dove appare come una macchia chiara priva di dettagli significativi; la parte centrale è leggermente allungata. Per poter individuare la struttura dei bracci occorrono degli ingrandimenti maggiori di quelli offerti da un telescopio amatoriale di piccola-media potenza.

M 77 è una galassia dalla forma molto regolare, coi bracci attraversati da tante striature scure alternate a tratti più luminosi; si tratta di una galassia attiva, ossia che emette un getto di materia da un oggetto molto massiccio presente all'interno del suo nucleo, il quale nucleo è comunque fortemente oscurato a causa della densa polvere interstellare presente nella galassia stessa. La sua distanza è stimata sui 47 milioni di anni luce.

9. NGC 253[modifica]

Carta di NGC 253
Carta di NGC 253
NGC 253 al telescopio 114mm
NGC 253 al telescopio 114mm

NGC 253 è una galassia molto luminosa situata nell'emisfero australe, nell'oscura costellazione dello Scultore; si tratta di una galassia spirale barrata molto appariscente, visibile, se le condizioni sono ottimali e la galassia alta nel cielo (cosa possibile solo a partire dalle regioni tropicali) anche con un buon binocolo. La sua posizione è individuabile circa sette gradi a sud della brillante stella Diphda, β Ceti.

Un telescopio di piccole dimensioni la rivela come una vasta macchia molto allungata in senso nordest-sudovest, con la parte centrale che spicca in luminosità rispetto alle aree più agli estremi; un telescopio di potenza maggiore è in grado di rivelare pure la struttura dei bracci.

Questa galassia fa parte della classe delle spirali barrate; appare vista quasi di taglio, dunque la sua forma apparente è molto allungata. La galassia fa parte di un gruppo molto vicino al nostro Gruppo Locale, chiamato Gruppo di galassie dello Scultore, in cui occupa la parte geometricamente centrale; è anche una delle cosiddette galassie starburst, ossia in cui sono molto vigorosi e generalizzati i fenomeni di formazione stellare. La sua distanza da noi è stimata in circa 11 milioni di anni luce.