Utente:Cinianto/Biografia Dott. Mauro Ferretti

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Mauro Ferretti (Lari, 11 aprile 1921 - Roma, 19 novembre 2003) è stato un dirigente italiano.[modifica]

Vita privata e percorso di studi[modifica]

Figlio di un autista e di una casalinga, dopo aver conseguito la maturità scientifica, partecipa ad un concorso indetto dalle Ferrovia dello Stato, vincendolo. Sceglie come sede di lavoro Firenze e, contemporaneamente, si iscrive alla facoltà di Scienze politiche presso l’Istituto Cesare Alfieri. Nonostante il diritto all’esenzione dalla chiamata alle armi spettante agli studenti universitari, decide di partire come volontario in occasione dell’entrata dell’Italia nel secondo conflitto mondiale, prendendo parte al corso per Allievi Ufficiali per poi comandare un plotone di Artiglieria Alpina a soli vent’anni. Nel 1945, terminata la guerra, rientra a Firenze, ove riprende il lavoro alle Ferrovie dello Stato come Ispettore in prova e ultimando gli studi universitari, culminati con la laurea in Scienze politiche con il massimo dei voti. Sposato con Annamaria Menzella e padre di due figli, Marco e Andrea. Ferretti è morto a Roma il 19 novembre 2003.

Carriera[modifica]

Ferretti inizia a lavorare nel servizio Commerciale e traffico delle Ferrovie dello Stato, che lo impegna, in particolare, a trattare con i clienti per accordarsi sui risarcimenti dovuti per danni o ritardi nella consegna delle merci e a organizzare treni turistici, iniziativa all’avanguardia, di immediato successo. Nel 1963, cominciano i trasferimenti: Ancona dal 1963 al 1965; Bari dal 1965 al 1967 e Torino dal 1967 al 1970. Nell’ ottobre del 1970, giunge a Roma, dove arriva come Dirigente superiore e Capo dell’Ufficio Sviluppo Merci. Le innumerevoli esperienze e l’approfondita conoscenza del settore radicano in lui la convinzione che il futuro delle Ferrovie risieda nell’intermodalità strada - rotaia e con tale visione, come Dirigente Generale e Capo del Servizio Commerciale e del Traffico, intraprende ed è partecipe di sempre nuove iniziative. In particolare, durante una riunione svoltasi a Padova il 10 ottobre 1970, propone di sostituire il limitativo termine “Autoporto” con quello più inclusivo “Interporto”, fortunato neologismo universalmente adottato e definitivamente attribuito a Ferretti. Fra gli anni ’70 e ’80, ricopre il prestigioso incarico di Presidente dell’U.I.C. (Union Internationale des Chemins de Fer) e della neonata U.I.R.R. (Union Internationale Rail – Route), portando lustro alle Ferrovie dello Stato. Agli inizi degli anni ’80, è Direttore dell’impegnativo e innovativo Sottoprogetto Trasporto Merci nell’ambito del Progetto Finalizzato Trasporti del C.N.R. (Centro Nazionale Ricerche). Nel 1987, come Vice Direttore Generale, lascia le Ferrovie dello Stato per raggiunti limiti d’età. Gli viene offerta la Presidenza della C.E.M.A.T. (Combined European Management And Trasportation) che accetta e accoglie come una nuova sfida, contribuendo nel corso degli anni, grazie anche a uno staff dirigenziale di eccellenza e a tutti quelli che hanno continuato a lavorarvi con grande competenza, a renderla la maggior impresa operatrice del trasporto combinato in Italia e la terza in Europa. Nel 2001, a ottant’anni, Ferretti si dimette dalla C.E.M.A.T., rimanendone Presidente Onorario, suo ultimo incarico professionale.

Nota[modifica]

la biografia è stata fornita dalla moglie Sig,Ra Annamaria Menzella scritta in collaborazione con il nipote Federico Cinianto (disc.)Cinianto (disc.)