Biologia per il liceo/L'ereditarietà

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Indice del libro

Da moltissimo tempo tutti notano che tra parenti c'è una somiglianza, a volte significativa. Ma non si sapeva l'origine di questa somiglianza. Con il tempo si è scoperto che la somiglianza è dovuta ai caratteri ereditari, trasmessi dai genitori ai figli. Essi sono codificati dai geni, posizionati sui cromosomi contenuti nel nucleo delle nostre cellule. Il meccanismo con cui questi vengono trasmessi di genitore in figlio è detto ereditarietà. La scienza che studia l'ereditarietà è la Genetica. Gregor Mendel è considerato il ''padre'' di tale scienza. Egli fu un monaco tedesco che eseguì esperimenti all'interno di un'abbazia, a quei tempi, struttura autarchica. Nei suoi esperimenti si serve dei fiori principalmente per tre ragioni:

  • Riproduzione: Mendel può gestire facilmente la riproduzione dei fiori, avendo il controllo sul polline.
  • Costo: i fiori sono molto economici.
  • Tempo e spazio: i fiori non occupano molto spazio, e l'abbazia forniva a Mendel il terreno sufficiente a gestirne a sufficienza per effettuare degli esperimenti. In più, i fiori crescono rapidamente dando risposte quasi immediate.
  • Caratteristiche osservabili : Le diverse caratteristiche nei fiori sono facilmente distinguibili, ad esempio il colore dei fiori si può facilmente osservare,

Per elaborare la propria legge Mendel si servirà in particolare di due leggi, ovvero le leggi della probabilità:

  • 1a legge della probabilità: Dati due eventi la probabilità che si verifichi uno dei due è del 50%.
  • 2a legge della probabilità: la probabilità che due eventi avvengano contemporaneamente è pari al prodotto delle probabilità con cui i singoli eventi accadono separatamente.

Per legge si intende la descrizione sperimentata di qualcosa che ha validità universale, al contrario una teoria è una descrizione che non è stata smentita ma nemmeno sperimentata; per questo nel caso mendeliano parliamo di leggi, ora passeremo ad analizzare i suoi esperimenti.

Mendel studia le piante leguminose, in special modo i piselli e osserva che i semi di piselli hanno due possibilità per ogni carattere, ad esempio, per il carattere colore possono essere o gialli o verdi, per quello della forma o sferici o ovoidali, mentre per la superficie o lisci o ruvidi.

Mendel studiò questi caratteri ad uno ad uno, prima il colore, poi l'aspetto, e infine la superficie; al termine di queste analisi compilò delle tabelle scientifiche.

Nei suoi esperimenti Mendel seleziona una linea pura ossia delle piante che incrociate danno uno stesso risultato fenotipico (ossia visibile). Mendel chiama F1 o prima generazione filiale le piante che incrociate tra di loro danno al 100% altre piante a seme giallo; come se la componente verde fosse scomparsa da loro interno. Mendel però noto che nella seconda generazione filiale o F2 il 75% circa delle piante presentava il seme giallo, ma il restante 25% presentava il seme verde. Di conseguenza la caratteristica scomparsa era ora ricomparsa. Mendel grazie a questi esperimenti intuì l’esistenza dei geni ( da lui denominati fattori), presenti in due forme alternative chiamate alleli. Quindi il seme giallo è un carattere dominante, poiché si manifesta anche in presenza dell’allele recessivo, e il seme giallo è recessivo, poiché si manifesta solo se anche l’altro allele è recessivo.Recentemente grazie ai nuovi progressi in ambito scientifico sono state scoperte alcune eccezioni alle leggi di Mendel.


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