1. Dante lascia il primo cerchio ed entra nel secondo
« giù ne secondo, che men luogo cinghia, »
2. che men luogo cinghia: i cerchi dell'imbuto infernale sono man mano più stretti (e dunque i peccatori sono di meno).
« e tanto più dolor, che punge a guaio. »
3. tanto più dolor: man mano che si scende, però, aumenta la sofferenza per le pene inflitte.
« Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia: »
4. Minòs: è Minosse, il guardiano dell'Inferno e del II girone in particolare.
« essamina le colpe nell'entrata; »
5. Minosse ha l'incarico (quasi da burocrate) di smistare i dannati giù verso i diversi gironi dell'inferno dantesco
« giudica e manda secondo ch'avvinghia. »
6. il girone verso il quale il dannato è destinato è indicato dal numero di avvolgimenti della coda del demone su se stesso. Una interpretazione alternativa, forse più convincente, porta a pensare che sia il numero dei colpi di coda del demone ad indicare la meta; più sotto il concetto è meglio chiarito.
« Dico che quando l'anima mal nata »
7. anima mal nata: il dannato
« li vien dinanzi, tutta si confessa; »
8. gli va davanti, gli confessa tutti i peccati
« e quel conoscitor delle peccata »
9. (Minosse fu re giusto e saggio di Creta)
« vede qual luogo d'inferno è da essa; »
10. capisce a quale girone l'anima è destinata
« cignesi con la coda tante volte »
11. e si avvolge con la coda per indicarlo.
« quantunque gradi vuol che giù sia messa. »
12.quanti sono i cerchi che l'anima dannata dovrà scendere
« Sempre dinanzi a lui ne stanno molte: »
13.davanti a lui ci sono sempre molte anime dannate
« vanno a vicenda ciascuna al giudizio; »
14.che vanno una alla volta al giudizio
« dicono e odono, e poi son giù volte. »
15.parlano e ascoltono, e poi precipitano
« «O tu che vieni al doloroso ospizio», »
16.al doloroso ospizio: l'inferno
« disse Minòs a me quando mi vide, »
17.
« lasciando l'atto di cotanto offizio, »
18.interrompendo il giudizio delle anime
« «guarda com'entri e di cui tu ti fide: »
19.stai attento se entri e di chi ti fidi
« non t'inganni l'ampiezza dell'entrare!» »
20.
« E 'l duca mio a lui: «Perché pur gride? »
21.
« Non impedire lo suo fatale andare: »
22.
« vuolsi così colà dove si puote »
23.questa è la volontà che viene da li dove si può