1. Si Chiuse: le facoltà della mente si chiudono in seguito allo svenimento, quando l'individuo, come fosse morto, non ha più percezione.
« dinanzi a la pietà d'i due cognati, »
2. d'i Dei, unione di DE e I.
« che di trestizia tutto mi confuse, »
3. trestizia: Per Dante è un dolore prodotto da forte commozione, come si può trovare in molti passi della Vita Nova
« novi tormenti e novi tormentati »
4. Manca l'indicazione del passaggio dal secondo al terzo cerchio: Dante riprende i sensi e si ritrova già nel terzo cerchio. Qualcosa di simile era già avvenuto nel passaggio tra il vestibolo infernale e il I cerchio. Li era però necessario perché Dante, non essendo dannato, non poteva passare il fiume Acheronte (If III 127). Forse Dante aveva necessità di sottolineare certi interventi miracolosi, ma questa caratteristica sparisce nel prosieguo della Commedia. È quindi impossibile riflettere sul perché non ci sia una spiegazione di questo fatto, siccome Dante lo ha taciuto, ogni supposizione risulta arbitraria.
« mi veggio intorno, come ch'io mi mova »
5. Come ch'io: Ovunque, da qualunque parte
« e ch'io mi volga, e come che io guati. »
6. Guati: Mi guardi intorno.
« Io sono al terzo cerchio, de la piova »
7.
« etterna, maladetta, fredda e greve; »
8. Maledetta: che porta sofferenza.
« regola e qualità mai non l'è nova. »
9.
« Grandine grossa, acqua tinta e neve »
10.
« per l'aere tenebroso si riversa; »
11.
« pute la terra che questo riceve. »
12.
« Cerbero, fiera crudele e diversa, »
13.
« con tre gole caninamente latra »
14.
« sovra la gente che quivi è sommersa. »
15.
« Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra, »
16.
« e 'l ventre largo, e unghiate le mani; »
17.
« graffia li spirti ed iscoia ed isquatra. »
18. Graffia, iscoia, isquatra: climax ascendente.
« Urlar li fa la pioggia come cani; »
19.
« de l'un de' lati fanno a l'altro schermo; »
20.
« volgonsi spesso i miseri profani. »
21.
« Quando ci scorse Cerbero, il gran vermo, »
22. il gran vermo: indica l'aspetto infernale di cerbero.
« le bocche aperse e mostrocci le sanne; »
23.
« non avea membro che tenesse fermo. »
24.
« E 'l duca mio distese le sue spanne, »
25.
« prese la terra e con piene le pugna »
26.
« la gittò dentro a le bramose canne »
27.
« Qual è quel can ch'abbaiando agogna, »
28.
« e si racqueta poi che 'l pasto morde, »
29.
« ché solo a divorarlo intende e pugna, »
30.
« cotai si fecer quelle facce lorde »
31.
« de lo demonio Cerbero, che 'ntrona »
32.
« l'anime sì, ch'esser vorrebbero sorde. »
33.
« Noi passavam su per l'ombre che adona »
34.
« la greve pioggia, e ponavam le piante »
35.
« sovra lor vanità che par persona. »
36.
« Elle giacevan per terra tutte quante, »
37.
« fuor d'una ch'a seder si levò, ratto »
38.
« chella ci vide passarsi davante. »
39.
« "O tu che se' per questo 'nferno tratto", »
40.
« mi disse, "riconoscimi, se sai: »
41.
« tu fosti, prima ch'io disfatto, fatto". »
42. disfatto, fatto: Paronomasia
« E io a lui: "l'angoscia cche tu hai »
43.
« forse ti tira fuor de la mia mente, »
44.
« sì che non par ch'i' ti vedessi mai. »
45.
« Ma dimmi chi tu se' che 'n sì dolente »
46.
« loco se' messo, e hai sì fatta pena, »
47.
« che, s'altra è maggio, nulla è sì spiacente". »
48.
« Ed elli a me: "La tua città, ch'è piena »
49. la tua città: Riferrimento a Firenze
« d'invidia sì che già trabocca il sacco, »
50.
« seco mi tenne in la vita serena. »
51.
« Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: »
52.
« per la dannosa colpa de la gola, »
53.
« come tu vedi, a la pioggia mi fiacco. »
54.
« E io anima trista non son sola, »
55.
« ché tutte queste a simil pena stanno »
56.
« per simil colpa". E più non fé parola. »
57.
« Io li rispuosi: "Ciacco, il tuo affanno »
58.
« mi pesa sì, ch'a lagrimar mi 'nvita; »
59.
« ma dimmi, se tu sai, a che verranno »
60.
« li cittadin de la città partita; »
61. partita: divisa.
« s'alcun v'è giusto; e dimmi la cagione »
62.
« per che l'ha tanta discordia assalita". »
63.
« E quelli a me: "Dopo lunga tencione »
64.
« verranno al sangue, e la parte selvaggia »
65.
« caccerà l'altra con molta offensione. »
66.
« Poi appresso convien che questa caggia »
67.
« infra tre soli, e che l'altra sormonti »
68.
« con la forza di tal che testé piaggia. »
69.
« Alte terrà lungo tempo le fronti, »
70.
« tenendo l'altra sotto gravi pesi, »
71.
« come che di ciò pianga o che n'aonti. »
72.
« Giusti son due, e non vi sono intesi; »
73.
« superbia, invidia e avarizia sono »
74.
« le tre faville c'hanno i cuori accesi" »
75.
« Qui puose fine al lagrimabil suono. »
76.
« E io a lui: "Ancor vo' che mi 'nsegni »
77.
« e che di più parlar mi facci dono. »
78.
« Farinata e 'l Tegghiaio, che fuor sì degni, »
79.
« Iacopo Rusticucci, Arrigo e 'l Mosca »
80.
« e li altri ch'a ben far puoser li 'ngegni, »
81.
« dimmi ove sono e fa ch'io li conosca; »
82.
« ché gran disio mi stringe di savere »
83.
« se 'l ciel li addolcia o lo 'nferno li attosca". »