Flora italiana/Magnoliopsida o Dicotiledoni/Brassicali Euforbiali e affini

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Tropeolacee[modifica]

Le Tropeolacee sono una piccola famiglia di piante erbacee, esclusive dell'America centrale e meridionale, apprezzate come ornamentali per i loro fiori. In Italia sono usate come piante ornamentali (i nasturzi) e si sono anche inselvatichite.

Caratteristiche delle Tropeolacee[modifica]

Le Tropelacee italiane hanno le seguenti caratteristiche:

  • erbe
  • foglie tondeggianti, con picciolo più o meno centrale
  • fiori vistosi, di qualche centimetro, gialli, rossi o arancioni, imperfettamente regolari
  • petali in numero di 5, muniti di sperone
  • frutti che a maturità si dividono in tre parti

Tropeolacee presenti in Italia[modifica]

La flora italiana comprende un solo genere di Tropeolacee:

  • Tropaeolum, il tropeolo o nasturzio, con un paio di specie ornamentali e una anche spontaneizzata in diverse regioni d'Italia

NOTA. Non si confonda questa pianta con il genere Nasturtium, il crescione d'acqua, che è una Brassicacea.

Caricacee[modifica]

Menzioniamo in modo incidentale la famiglia tropicale delle Caricacee, il cui rappresentante più noto è la papaia (Carica papaya), piccolo albero originario del Sudamerica e coltivato in tutte le regioni calde e sporadicamente anche in Sicilia (in serra durante l'inverno).[1] Il congenere babaco (Carica pentagona) resiste un po' meglio al freddo, ed è coltivato (sempre in serra fredda) anche nel Lazio.[2]

Capparacee[modifica]

Brassicacee[modifica]

Resedacee[modifica]

Fillantacee[modifica]

Euforbiacee[modifica]


Note[modifica]

  1. Papaya, su Atlante delle coltivazioni arboree, Agraria.org. URL consultato il 25.04.2016.
  2. Babaco - Carica pentagona, su Giardinaggio. URL consultato il 25.04.2016.