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Python/Sintassi

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Python è stato progettato in modo da essere altamente leggibile. Visivamente si presenta in modo molto semplice e ha pochi costrutti sintattici rispetto a molti altri linguaggi strutturati come C, Perl o Pascal.

Per esempio, Python ha solo due forme di ciclo:

  • for, che cicla sugli elementi di una sequenza o su di un iteratore (come il foreach del Perl);
  • while, che cicla fin tanto che l'espressione booleana indicata risulta vera.

In sostanza manca dei cicli in stile C for, do...while, oppure di un until in stile Perl, ma tutti questi naturalmente possono essere espressi con dei semplici equivalenti. Allo stesso modo ha solamente il costrutto if...elif...else per le scelte condizionate -- niente switch oppure goto.

Uso degli spazi

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Una cosa inusuale del Python è il metodo che usa per delimitare i blocchi di programma, che lo rende unico fra tutti i linguaggi più diffusi.

Nei linguaggi derivati dall'ALGOL -- come ad esempio Pascal, C e Perl -- i blocchi di codice sono indicati con le parentesi oppure con parole chiave. (Il C ed il Perl usano { }; il Pascal usa begin ed end.) In questi linguaggi è solo una convenzione degli sviluppatori il fatto di indentare il codice interno ad un blocco, per metterlo in evidenza rispetto al codice circostante.

Python, invece, prende a prestito una caratteristica dal meno noto linguaggio di programmazione Occam -- invece di usare parentesi o parole chiave, usa l'indentazione stessa per indicare i blocchi nidificati. Di seguito un esempio per chiarire questo. La versione C e Python di funzioni che fanno la stessa cosa -- calcolare il fattoriale di un intero:

L'indentazione in Python è obbligatoria, un'indentazione errata solleva un'eccezione di tipo SyntaxError. L'indentazione deve essere effettuata solo per mezzo di spazi o tabulazioni (TAB), usarli entrambi in uno stesso programma viene considerato errore.

Fattoriale in C:

 int fattoriale(int x) {      
     if (x == 0) {                      
         return(1);                   
     } else {
         return(x * fattoriale(x-1));
     }
 }

Fattoriale in Python:

 def fattoriale(x):
     if x == 0:
         return 1
     else:
         return x * fattoriale(x-1)

All'inizio questo modo di indicare i blocchi può confondere le idee a chi viene da altri linguaggi, ma poi si rivela molto vantaggioso, perché risulta molto conciso e obbliga a scrivere sorgenti indentati correttamente, aumentando alquanto la leggibilità del codice quando passa di mano in mano.

Programmazione funzionale

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Come detto sopra, un altro punto di forza del Python è la disponibilità di elementi che facilitano la programmazione funzionale. Come ci si può aspettare, questo rende ancora più comodo operare con liste o altri tipi contenitore. Uno di questi costrutti è stato preso dal linguaggio funzionale Haskell e consente il "riempimento" di una lista, come possiamo vedere nel seguente esempio in cui vengono calcolate le prime cinque potenze di due:

 numeri = [1, 2, 3, 4, 5]
 potenze_di_due = [ 2 ** n for n in numeri ]

Dal momento che Python permette di avere funzioni come argomenti, è anche possibile avere costrutti funzionali più sottili, come ad esempio la continuation.[1]

In Python esiste la parola chiave lambda, ma i blocchi lambda possono contenere solo espressioni, non statement. Non sono quindi il modo più generale per restituire una funzione. Si può usare invece la seguente tecnica, che restituisce una funzione il cui nome è definito in uno scope locale.

 def add_and_print_maker(x):
     def temp(y):
         print "%d + %d = %d" % (x, y, x+y)
     return temp

Gestione delle eccezioni

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Python supporta e usa estensivamente la gestione delle eccezioni come un mezzo per controllare la presenza di eventuali condizioni di errore. Addirittura è possibile intercettare l'eccezione generata da un errore di sintassi (Syntax Error)!

Le eccezioni permettono un controllo degli errori più conciso ed affidabile rispetto a molti altri modi possibili usati in genere per segnalare errori o situazioni anomale. Le eccezioni sono thread-safe; non sovraccaricano il codice sorgente come fanno invece in C i controlli sui valori di errore ritornati, e inoltre possono facilmente propagarsi verso l'alto nello stack delle chiamate a funzione quando un errore deve venire segnalato ad un livello più alto del programma.

Il modo di fare frequente consiste, invece che fare controlli preventivi, nell'eseguire direttamente l'azione desiderata e catturare invece le eventuali eccezioni che si verificassero.

Python consente la manipolazione delle eccezioni tramite i blocchi try ... except Le eccezioni sono di tipi diversi, generalmente quando si verifica un'eccezione l'interprete Python lo segnala indicando il file in cui si è verificata l'eccezione, l'eventuale riga di codice, il tipo di eccezione e una breve descrizione di essa.

Cercare di dividere un numero per zero solleva un'eccezione di tipo ZeroDivisionError.

def Dividi(a,b):
	try:
		print a/b
	except ZeroDivisionError:
		print "Errore! Si sta cercando di dividere per 0"

Per prima cosa viene eseguito il blocco try, se non viene sollevata nessuna eccezione il blocco except viene saltato e l'esecuzione di try terminata. Se invece durante l'esecuzione il blocco try incontra un'eccezione viene interrotto e se l'eccezione corrisponde a quella citata nel blocco except, allora l'esecuzione passa al blocco except.

  1. Continuations Made Simple and Illustrated, su ps.uni-sb.de (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2020).