Semiotica e design/Libreria Veliero

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.
Indice del libro

La libreria "Veliero" è un oggetto di design progettato nel 1940 da Franco Albini realizzato in un unico esemplare espressamente per la sua casa e successivamente prodotto da Cassina a partire dal 2011. La sua tensostruttura rimanda a un'imbarcazione a vela ed è costituita da due aste in legno di frassino fra le quali, attraverso dei tiranti in acciaio, sono sospesi i ripiani in vetro.

Prodotto di disegno industriale[modifica]

Caratteristiche tecniche[modifica]

Nome Libreria Veliero
Anno di progettazione 1940
Progettista Franco Albini
Tipo di oggetto libreria
Concetti Leggerezza
Azienda produttrice Cassina
Inizio produzione 2011
Note Tensostruttura

Concept[modifica]

Dotata di forte carica sperimentale, questa libreria in tensostruttura, capace di coniugare semplicità e riduzione ai minimi termini degli elementi costitutivi, pone grande attenzione alle caratteristiche tecniche dei materiali e alla realizzazione di un “equilibrio instabile”. Richiama nella forma e nella struttura gli stralli di un’imbarcazione a vela. Ne risulta un rigore diafano ed aereo, tale che i libri sembrano fluttuare nello spazio. Albini arriva a coniugare la razionalità con la fantasia, dando vita ad un mondo poetico e funzionale al tempo stesso.[1]

Storia[modifica]

Franco Albini (Robbiate, 17 ottobre 1905 – Milano, 1º novembre 1977) fu un noto architetto e designer italiano. Alcuni degli oggetti da lui progettati, tra cui alcune famose maniglie, sono ancora in produzione e sono venduti in tutto il mondo: fra questi vi è la poltrona Fiorenza, disegnata nel 1952 per Arflex utilizzando materiali allora innovativi per il settore del mobile. Fra le sue più importanti opere di design non possiamo non ricordare la celebre Libreria Veliero, arredo manifesto della sua carriera e simbolo di sperimentazione e di sfida alle leggi fisiche, che nasconde in filigrana una filosofia dell'immagine e una scienza dell'energia e del dinamismo.[2]. Albini disegnò tale libreria nel 1938 e la fece realizzare in unico esemplare per la sua casa milanese nel 1940. Fu Cassina anni dopo ad occuparsi di portare agli occhi del pubblico questo straordinario oggetto di design che inserì nella propria collezione I Maestri, la quale raccoglie una selezione delle opere più simboliche e significative dei protagonisti del Movimento Moderno, considerati punti di riferimento essenziali e imprescindibili del design contemporaneo.

Descrizione[modifica]

Veliero di Cassina (riedizione 2011) è una libreria da terra, la cui base è costituita da un basamento in trafilato di acciaio con scocca in legno di frassino. Dalla base si sviluppa una struttura costituita da due montanti in legno di frassino con puntali in ottone e tiranti in tondino di acciaio inox da 4 mm. Gli elementi di aggancio dei tiranti sono in ferro brunito con tiranti centrali in ottone satinato. I ripiani sono realizzati in vetro stratificato di sicurezza 3+3 mm e i loro sostegni in legno di frassino con estremità in ottone satinato. Dal punto di vista visivo, le parti in legno si oppongono per pesantezza alla leggerezza del vetro, predominante nella struttura. [3]

Dimensioni[4]
altezza totale 2660 mm
lunghezza base 2055 mm
larghezza 555 mm

Semiotica[modifica]

Piano dell'espressione[modifica]

Caratteristiche plastiche[modifica]

  • Caratteristiche cromatiche

La libreria ispirandosi ad un'imbarcazione a vela si compone dei suoi elementi tipici sintetizzandone la forma e i colori. Per quanto riguarda i colori è presente una tenue opposizione cromatica fra la trasparenza del vetro, l’opacità del legno e la cromatura degli elementi metallici che rende il tutto luminoso.

  • Caratteristiche eidetiche

La forma invece è costituita da linee rette con sviluppo cardinale poste in contrasto alle due aste oblique; il tutto è sorretto da tiranti e corde che sostengono i ripiani in vetro. La rigidità viene poi interrotta dalla curva formata dal tirante posto sulla sommità.

  • Caratteristiche topologiche

Visivamente, nella struttura, la parte in basso si oppone per pesantezza alla leggerezza del resto della struttura sovrastante. Il contrasto viene accentuato soprattutto dal basamento rispetto a tutta la parte soprastante. Le due linee oblique che formano una ‘V’ dividono lo spazio in tre triangoli. L’intera parte dedicata al collocamento dei libri è organizzata in celle regolari che rimandano ad una rete. Tutto ciò conferisce un’evidente simmetria che si sviluppa tramite un piano immaginario posto verticalmente al centro della struttura.

Strutture di conversione[modifica]

Formule di omologazione[modifica]

  • Opacità : Trasparenza = Pesantezza : Leggerezza
  • Legno: Vetro = Pieno : Vuoto
  • Linee Rette : Linee Oblique = Staticità : Movimento
  • Tutto Tondo : Frontale = Multi Verso : Mono Verso

Grado di codifica[modifica]

La libreria può dirsi ipocodificata poiché il “codice” di valori che noi associamo al termine libreria, in questo caso, viene messo in discussione. L’oggetto pur avendo una struttura classica, può dirsi innovativo in quanto a prima vista rimanda all’idea di un imbarcazione a vela.

Simboli[modifica]

Tra i principali elementi che Veliero presenta ce ne sono alcuni che giustificano la corrispondenza tra la barca a vela e la libreria stessa. Questa analogia è veicolata attraverso materiali e particolari simbolici presenti nel mobile. Le più evidenti di questi sono le aste diagonali che, come gli alberi delle barche, hanno lo scopo di sorreggere le vele. Inoltre, essendo poste a V simboleggiano l’iniziale del nome della libreria. Il vetro degli scaffali invece trasmette una biunivocità tra le vele e gli spazi vuoti tra di esse. Gli stessi ripiani sorreggono i libri i quali rappresentano i marinai che si arrampicano sulla rete per raggiungere la vetta degli alberi. I due tiranti metallici posti verticalmente agli estremi, oltre ad essere due essenziali elementi strutturali, si riferiscono alle corde delle vele. In conclusione il massiccio basamento in legno rappresenta il pontile dal quale si elevano gli altri elementi.

Piano del contenuto[modifica]

Semantica discorsiva (figuratività)[modifica]

La figuratività, ovvero il riconoscimento e l’interpretazione di configurazioni visive (insieme di linee e colori) è riscontrabile in alcuni componenti della libreria. La rete formata dai fili metallici rimanda alle funi che si trovano nelle imbarcazioni a vela. Le due aste in legno, invece, sono la raffigurazione degli alberi maestri. Questi elementi proiettano l'utente in un contesto nautico, dando un senso di spazio aperto all'interno di un luogo chiuso.


Sintassi discorsiva[modifica]

  • Spazializzazione

La libreria Veliero si colloca solitamente all’interno. Può essere posta lungo una parete o nel mezzo di una stanza poiché è utilizzabile da ambo i lati. Oltre a svolgere la funzione di libreria essa funge anche da complemento d’arredo. Gli spazi più adatti alla sua collocazione sono: uffici, soggiorni e salotti.

  • Temporalizzazione

La libreria è un elemento di arredo moderno. Essa rimanda ad un concetto di imbarcazione a vela antico, che è stato reinterpretato in chiave moderna. Si adatta quindi ad una tipologia di spazio contemporaneo e moderno, conferendogli però un aspetto caldo e di rimando alla tradizione dei mari. Si po’ utilizzare in qualunque momento della giornata, principalmente nei momenti liberi o di bisogno di consultazione in cui si prelevano o si ripongono i libri.

  • Attorizzazione

Veliero può essere principalmente da privati: in uno studio, un salotto, un soggiorno di una casa. Data la sua forma, costruzione e i materiali utilizzati (vetro e acciaio) la libreria è più adatta ad un pubblico adulto e di ceto sociale medio alto (considerando anche il suo prezzo).

Strutture Superficiali[modifica]

Attanti

A (Adresser) = Franco Albini

S (Subject) = Utente

Valori modali

Ov1 = Potere (archiviare)

Ov1.1 = Potere (prelevare)

Ov1.2 = Potere (appoggiare)

Ov1.3 = Potere (ordinare)

Ov1.4 = Potere (esporre)

Ov2 = Volere (organizzare)

Ov2.1 = Volere (arredare)

Ov2.2 = Volere (esporre)

Ov2.3 = Volere (appoggiare)

Ov3 = Modernità

Programmi d’azione

  • A —> (S + Ov1)

La libreria Veliero consente al soggetto di poter archiviare i libri.

  • A —> (S + Ov1.1)

La libreria Veliero consente al soggetto di poter prelevare i libri.

  • A —> (S + Ov1.2)

La libreria Veliero consente al soggetto di appoggiare temporaneamente nell’ordine preferito non solo libri ma anche oggetti vari.

  • A—> (S+Ov1.3)

La libreria Veliero consente al soggetto di poter ordinare i libri.

  • A—> (S+Ov1.4)

La libreria Veliero consente al soggetto di poter esporre oltre ai libri anche oggetti vari.

  • A—> (S+Ov2)

La libreria Veliero consente al soggetto di organizzare i vari oggetti.

  • A—> (S+Ov2.1)

La libreria Veliero oltre ad essere pratica per organizzare i libri funge inoltre come mobile d’arredo.

  • A—> (S+Ov2.2)

La libreria Veliero consente al soggetto di esporre i libri.

  • A—> (S+Ov2.3)

La libreria Veliero consente di appoggia non solo libri ma anche altri oggetti (non di grandi dimensioni).

  • A—> (S+Ov3)

La libreria Veliero ha una struttura classica che riprende varie caratteristiche ed elementi dell’imbarcazione.

Strutture Profonde[modifica]

Valori

quadrato confronto tuttotondo-a parete
 S1 = tuttotondo, S2 = a parete.
 -S1 = non tuttotondo, -S2 = non a parete.
 S1 (tuttotondo) e S2 (a parete) sono opposti.
 S1 (tuttotondo) e -S1 (non tuttotondo) sono contraddittori, così come lo sono S2 (a parete) e -S2 (non a parete).
 -S2 (non a parete) e -S1 (non tuttotondo) sono subcontrari.
 S1 (tuttotondo) e -S2 (non a parete) sono complementari, così come lo sono S2 (a parete) e -S1 (non tuttotondo).
 
 La libreria può essere utilizzata a tuttotondo, ossia da qualunque angolazione, oppure appoggiata ad una parete, ed essere utilizzata soltanto da un lato. 
 S1 = vuoto, S2 = pieno.
 -S1 = non vuoto, -S2 = non pieno.
 S1 (vuoto) e S2 (pieno) sono opposti.
 S1 (vuoto) e -S1 (non vuoto) sono contraddittori, così come lo sono S2 (pieno) e -S2 (non pieno).
 -S2 (non pieno) e -S1 (non vuoto) sono subcontrari.
 S1 (vuoto) e -S2 (non pieno) sono complementari, così come lo sono S2 (pieno) e -S1 (non vuoto).
 
 In Veliero è presente un contrasto evidente tra pieni e vuoti con una maggioranza di quest'ultimi presenti in tutta la struttura fuorché nella base.

Valorizzazioni[modifica]

quadrato di Floch

Quadrato di Floch[modifica]

Il quadrato di Floch presenta le opposizioni dei quattro valori che lo costituiscono: pratico ossia facilità d’uso, affidabilità e sicurezza; utopico lusso e unicità; critico prezzo elevato e delicatezza; e infine ludico stile, eleganza e innovazione.

Conclusioni [modifica]

La libreria Veliero, essendo in origine utilizzata esclusivamente dal suo progettista, possiede una doppia funzione. In primo luogo quella di sostenere i libri e quindi il sapere. Per questo è stato necessario curare nei dettagli ogni singola scelta tecnica e stilistica da parte del designer affinché la qualità del mobile fosse all'altezza dei contenuti che possedeva. L'altra funzione della libreria è quella di valorizzare se stessa all'interno dell'ambiente in cui viene collocata. Inoltre il fatto che possa essere utilizzata a trecentosessanta gradi oppure a parete è determinante sia per quanto riguarda la possibilità di adattamento negli spazi che per la personalizzazione che l'utente va ad attuare sulla libreria e sull'ambiente. I materiali che vengono usati, oltre ad avere un valore simbolico, veicolano il senso di leggerezza ma anche di imponenza e ciò determina una doppia interpretazione della libreria. L'utente ha la possibilità di utilizzarla in diversi modi a seconda delle proprie preferenze.

Note[modifica]

  1. Margheriti 2015
  2. Franca Helg; Franco Albini; Centro Di (Florence, Italie); Milan. Ripartizione cultura e spettacolo.; Lombardie. Enti locale e cultura (Assessorato), Franco Albini : architettura e design, 1930-1970 : [mostra], Milano, Rotonda di Via Besana, dicembre 1979-febbraio 1980, Centro Di.
  3. aavv 2017
  4. aavv 2017

Interwiki[modifica]

Bibliografia[modifica]

  • Materiali del moderno: Campo, temi e modi del progetto di riqualificazione, Di Enrico Giacopelli,Daniela Allasina,Maria Beatrice Andreucci,Paola Ascione,Marco Astolfi,Maria Luisa Barelli,Virginia Bernardini,Daniela Bosia,Andrea Canziani,Gabriella Capitanucci,Massimo Carmassi,Vincenzo Corvino,Luciano Cupelloni,Federica Dal Falco,Gabriele Del Mese,Emilia Garda,Margherita Guccione,Tullia Iori,Alessandra Lucchesi,Cristiana Marcosano Dell'Erba,Giovanni Marzari,Guido Montanari,Stefania Mornati,Giovanni Multari,Valerio Palmieri,Franco Panzini,Sergio Poretti,Antonella Sanna,Antonello Sanna,Marco Tamino,Franco Zagari,Marco Zerbinatti, p. 282.
  • Franco Albini : architettura e design, 1930-1970 : [mostra], Milano, Rotonda di Via Besana, dicembre 1979-febbraio 1980
  • Gian Luca Margheriti, 101 tesori nascosti di Milano da vedere almeno una volta nella vita, Newton Compton, 2015.

Collegamenti esterni[modifica]