Utente:Monozigote/sandbox2
APPENDICE 2: COSMO MAIMONIDEO
Descrizione
[modifica | modifica sorgente]Il diagramma mostra l'emanazione dei dieci intelletti separati, o angeli (identificati coi nomi di cui a "Leggi sui Fondamenti della Torah" 2:7) e le sfere. Gli intelletti separati non hanno vere posizioni fisiche.
L'emanazione è unidirezionale dalla Prima Causa giù fino a ishim, o intelletto agente. Le entità inferiori hanno pensieri di quelle superiori, ma non le influenzano in nessun modo.
Come viene illustrato nel diagramma dell'attività dell'Intelletto separato, ciascun angelo/intelletto separato ha due pensieri: un pensiero della Prima Esistenza, o DIO, ed un pensiero di se stesso. Dal suo pensiero di DIO emana il successivo angelo/intelletto separato, mentre dal suo pensiero di sé emana l'intelletto, l'anima ed il corpo di una sfera. È inoltre consapevole dell'intelletto separato al suo disopra (non disegnato).[1]
L'intelletto della sfera rappresenta alla sua anima l'intelletto separato che lo ha emanato. Ciò fa amare all'anima della sfera l'intelletto separato e le fa desiderare di unircisi. Poiché la sfera non può muoversi dalla sua posizione, questo desiderio la fa roteare.
La potenza dell'emanazione diminuisce man mano che si discende nella gerarchia, cosicché l'intelletto agente è troppo debole per emanare un altra intelletto separato. Invece, per analogia con l'emanazione, proietta forme verso le varie combinazioni degli elementi e assiste gli esseri umani ad ottenere conoscenza.[2]
Il numero e l'ordine delle sfere mostrato nell'immagine di cui sopra segue le "Leggi sui Fondamenti della Torah" 3:1. La Guida II:9 (pp. 268-269) pone Venere e Mercurio al di sopra del Sole.
I quattro elementi sono organizzati in strati sferici ma, non avendo anima, non ruotano. Sotto l'influenza delle sfere rotanti, piccole quantità di elementi si spostano su e giù, mescolandosi a formare combinazioni diverse, sebbene ciascun elemento tendaa ritornare al suo posto naturale originale — si veda "Leggi sui Fondamenti della Torah" 3:10—4:6.[3]
Note
[modifica | modifica sorgente]- ↑ Asher Benzion Buchman, "Mishneh Torah: Science and Art", Hakirah, The Flatbush Journal of Jewish Law and Thought 9, 2010, pp. 199-220.
- ↑ Miriam Galston, "A Re-examnination of Al-Farabi's Neoplatonism", Journal of the History of Philosophy 15/1, 1977, pp. 13-32.
- ↑ David Gillis, Reading Maimonides' Mishneh Torah, Littman Library, 2015, pp. 396-397.