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La '''[[w:chimica|chimica]]''' è la scienza che studia la struttura e la composizione della materia, le trasformazioni che essa subisce e l'energia coinvolta in tali trasformazioni (o reazioni chimiche). Storicamente viene preceduta dall'[[w:alchimia|alchimia]], praticata |
La '''[[w:chimica|chimica]]''' è la scienza che studia la struttura e la composizione della materia, le trasformazioni che essa subisce e l'energia coinvolta in tali trasformazioni (o reazioni chimiche). Storicamente viene preceduta dall'[[w:alchimia|alchimia]], praticata sin dall'antichità e rimasta la stessa fino al '800 in Europa, una scienza simile alla chimica che puntava a trasformare la materia solitamente per ottenere sostanze miracolose come l'alkahest (il solvente che tutto può sciogliere), la pietra filosofale (in grado di trasformare il piombo in oro) e l'elisir di lunga vita (che fornisce l'immortalità), con metodiche a metà via tra gli esperimenti scientifici e i riti magici (il simbolismo, il mito e il misticismo sono costantemente presenti nei manuali di alchimia dagli egizi fino al Romanticismo europeo). |
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Pur essendo una pseudoscienza, coloro che praticavano l'alchimia -gli alchimisti- hanno portato avanti lo studio delle sostanze e dei materiali, dai gas ai minerali ed ai metalli, e molti dei metodi, degli strumenti, degli elementi e delle sostanze chimiche più importanti sono state studiate appunto dagli alchimisti molto prima dell'avvento del [[w:Metodo scientifico|metodo scientifico]] di Galileo; ad esempio, l'acido cloridrico, l'alambicco, i nitrati, lo zolfo, l'urea, il mercurio, la saponificazione, la distillazione, le leghe e l'estrazione metallurgica sono stati scoperti da non-scienziati e dagli alchimisti. |
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L'uomo ha da sempre cercato di trasformare la materia. Si credeva che il soggetto che fosse intenzionato a trasformare la materia, potesse intervenire nella trasformazione con il suo stato di coscienza ed è per questo che l'alchimia non è considerata una scienza; non c'è oggettività e i dati sperimentali, in una scienza, devono essere ripetibili se si ripristinano le condizioni originali. |
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I primi laboratori di chimica compaiono a fine '700, essi prevedevano un approccio scientifico ossia una descrizione della realtà oggettiva. |
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La differenza tra chimica e fisica è sottile, l'una è parte integrante dell'altra. |
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Per molti anni ha imperversato una concezione [[w:riduzionismo|riduzionista]] che prevedeva, ad esempio, che il tutto di una cosa è la somma delle sue parti, non prendendo in considerazione l'interazione tra le parti. |
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Dire che la chimica è lo studio della materia non è esatto, dato che anche la fisica studierebbe lo stesso ambito. Si può dire quindi che la chimica è un campo più ''specifico'' della fisica; spesso le scienze vengono classificate per "dimensione" degli oggetti studiati, e nel nostro caso la chimica si occupa delle proprietà fisiche di oggetti di massa misurabile in [[w:Dalton (unità di misura)|Dalton]] e di dimensioni misurabili in [[w:Armstrong|armstrong]]. A queste caratteristiche corrispondono le cosidette '''specie chimiche''', cioè gli atomi, le molecole e gli ioni. Una piccola eccezione è costituita dalle macromolecole, come le [[w:Proteina|proteine]] ed i [[w:Polimero|polimeri]], molecole pesanti migliaia di dalton e di dimensioni che talvolta sfiorano il micrometro. |
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Per esempio, mediante un approccio sensibile, ossia ciò che percepiamo attraverso i nostri sensi che è diverso dal reale stato delle cose, versando dell'[[w:Elio#Forme|elio liquido]] in un recipiente in terracotta fuoriesce; esso passa attraverso le discontinuità delle pareti mentre l'acqua non riesce a passare. A causa di questo genere di episodi il normale senso comune ci lascia percepire il recipiente come un insieme di parti compatte ed è ciò che percepiamo sensibilmente, ma l'elio liquido dimostra che la natura delle cose è diversa da come la percepiamo. |
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Le leggi fisiche e quantistiche ci servono a spiegare le proprietà intime delle molecole e delle reazioni chimiche, intese come oggetti materiali le cui proprietà possono essere spiegate dalle leggi dei campi elettrici, del moto e dell'energia; per questo chimica e fisica si fondono spesso nei vari argomenti; viaggiano, per così dire "a braccetto". |
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La chimica e la [[w:fisica|fisica]] sono due scienze che si occupano dello studio della realtà, l'una della realtà microscopica l'altra della realtà macroscopica. Una modificazione fisica della materia (della sua [[w:Fase (chimica)|fase]]) non implica una modificazione chimica (cioè della sostanza di cui la materia è composta). |
Versione delle 00:41, 4 mar 2013
Introduzione
La chimica è la scienza che studia la struttura e la composizione della materia, le trasformazioni che essa subisce e l'energia coinvolta in tali trasformazioni (o reazioni chimiche). Storicamente viene preceduta dall'alchimia, praticata sin dall'antichità e rimasta la stessa fino al '800 in Europa, una scienza simile alla chimica che puntava a trasformare la materia solitamente per ottenere sostanze miracolose come l'alkahest (il solvente che tutto può sciogliere), la pietra filosofale (in grado di trasformare il piombo in oro) e l'elisir di lunga vita (che fornisce l'immortalità), con metodiche a metà via tra gli esperimenti scientifici e i riti magici (il simbolismo, il mito e il misticismo sono costantemente presenti nei manuali di alchimia dagli egizi fino al Romanticismo europeo).
Pur essendo una pseudoscienza, coloro che praticavano l'alchimia -gli alchimisti- hanno portato avanti lo studio delle sostanze e dei materiali, dai gas ai minerali ed ai metalli, e molti dei metodi, degli strumenti, degli elementi e delle sostanze chimiche più importanti sono state studiate appunto dagli alchimisti molto prima dell'avvento del metodo scientifico di Galileo; ad esempio, l'acido cloridrico, l'alambicco, i nitrati, lo zolfo, l'urea, il mercurio, la saponificazione, la distillazione, le leghe e l'estrazione metallurgica sono stati scoperti da non-scienziati e dagli alchimisti.
Chimica e fisica
La differenza tra chimica e fisica è sottile, l'una è parte integrante dell'altra. Dire che la chimica è lo studio della materia non è esatto, dato che anche la fisica studierebbe lo stesso ambito. Si può dire quindi che la chimica è un campo più specifico della fisica; spesso le scienze vengono classificate per "dimensione" degli oggetti studiati, e nel nostro caso la chimica si occupa delle proprietà fisiche di oggetti di massa misurabile in Dalton e di dimensioni misurabili in armstrong. A queste caratteristiche corrispondono le cosidette specie chimiche, cioè gli atomi, le molecole e gli ioni. Una piccola eccezione è costituita dalle macromolecole, come le proteine ed i polimeri, molecole pesanti migliaia di dalton e di dimensioni che talvolta sfiorano il micrometro.
Le leggi fisiche e quantistiche ci servono a spiegare le proprietà intime delle molecole e delle reazioni chimiche, intese come oggetti materiali le cui proprietà possono essere spiegate dalle leggi dei campi elettrici, del moto e dell'energia; per questo chimica e fisica si fondono spesso nei vari argomenti; viaggiano, per così dire "a braccetto".