Costruire un acquario: differenze tra le versioni

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I filtri esterni hanno lo stesso principio di funzionamento di quelli interni, sono però più costosi, ma sono facili da pulire ed inoltre sono adatti anche a vasche piccole in quanto portano via meno spazio all'interno.Se si inseriscono nel supporto non sono visibili, ma i due tubi che devono risalire per entrare dal coperchio, quando la vasca non è predisposta con entrata e uscita sul fondo, sono antiestetici per una vasca da centro, contro un muro, se la vegetazione è abbondante quasi non si vedono.
I filtri esterni hanno lo stesso principio di funzionamento di quelli interni, sono però più costosi, ma sono facili da pulire ed inoltre sono adatti anche a vasche piccole in quanto portano via meno spazio all'interno.Se si inseriscono nel supporto non sono visibili, ma i due tubi che devono risalire per entrare dal coperchio, quando la vasca non è predisposta con entrata e uscita sul fondo, sono antiestetici per una vasca da centro, contro un muro, se la vegetazione è abbondante quasi non si vedono.


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== Voci correlate ==
*[[Acquario (contenitore)|Acquario]]
*[[Acquario (contenitore)|Acquario]]
*[[Acquariofilia]]
*[[Acquariofilia]]

Versione delle 18:07, 7 ago 2006

Si riportano qui di seguito alcune voci inerenti le tecniche di realizzazione degli acquari e dei loro componenti ed accessori.

Dimensioni di un acquario

Le dimensioni di un acquario è una delle prime decisioni da affrontare quando si decide di allestire una nuova vasca.

La scelta della vasca

Le vasche per l'acquariofilia, si misurano in litri o, in alcuni casi, in larghezza del vetro frontale. La larghezza in effetti fornisce da sola una buona approssimazione della capacità in quanto la profondità di un acquario va dal 25 al 40 per cento di quella misura con preferenza, quasi universale, verso il 30 o 35 percento. L'altezza della vasca poi è quasi uno standard: sono tutte tra i 40 centimetri, per gli acquari più piccoli, fino ad un massimo di 60 o 65 delle grandi vasche da 500 o 600 litri.

Nonostante questo è bene sincerarsi del reale volume in litri della vasca poiché differenze modeste nelle dimensioni portano a notevoli differenze di volume. Questi standard, chiamiamoli così, vengono, per quanto riguarda la profondità, dalla constatazione dei gusti più comuni e della piacevolezza delle forme, per l'altezza,invece, da questioni tecniche.

L'altezza della vasca

Solitamente l'altezza delle vasche varia poco col cambiare dei volumi, grosse vasche da 600 litri sono alte solo 10-15 cm in più di quelle da 100 litri. Dietro questa scelta vi sono tre ragioni:

  • la manutenzione di vasche molto profonde è difficile e richiede spesso attrezzi particolari e scomodi da usare.
  • la trasparenza dell'acqua attenua la luce in modo progressivo: la luce si attenua con il quadrato della profondità. Acquari molto profondi (80cm) richiedono illuminazioni fortissime per poter far crescere anche le piante basse, e non possono usare gli economici tubi al neon, ma necessitano di lampade HQI con riflettore parabolico, molto più costose ed ingombranti. Viceversa un acquario molto poco profondo (40cm) ha una richiesta di luce molto contenuta e può giovarsi dei neon compatti (metà altezza comporta un quarto della potenza).
  • l'acqua calda, meno densa, tende a salire nella zona alta della vasca, mentre il substrato di ghiaia tende a raffreddarsi. Il fenomeno, più marcato con l'aumentare dell'altezza della vasca, causa problemi di adattamento alle piante con apparato radicale sviluppato. Con un termine infelice si dice che le piante soffrono di "piedi freddi". L'acquariofilia moderna ha brillantemente risolto questo problema: ogni acquario evoluto prevede l'uso di un cavetto riscaldante da fondo che usa a proprio vantaggio la dilatazione dell'acqua calda per indurre un benefico moto convettivo.

Litri lordi o netti

Il volume dichiarato dai costruttori di acquari è quasi sempre espresso in litri lordi, per avere la capacità effettiva occorre sottrarre il volume dato dallo spessore dei vetri e l'ingombro degli accessori quali filtri, riscaldatori, ecc. che hanno una rilevanza minore al crescere delle dimensioni dell'acquario.

La scelta del volume

La scelta del volume della vasca deve essere subordinata in primo luogo al tipo di pesci e piante che si desidera allevare: uno Scalare alto 25cm ad esempio non può essere costretto in una pozzanghera da 100 litri, e un singolo esemplare di Betta splendens non può essere disperso in un mare da 200 litri.

La fascia fino a 40 litri
Si tratta di vasche poco adatte all'allevamento di razze pregiate e comunque di pesci più grossi di 4 o 5 centimetri. La manutenzione deve essere quasi quotidiana per ottenere un qualche risultato. Il sistema è molto instabile: occorre misurare spesso i valori chimici dell'acqua e prendere subito provvedimenti in caso di anomalie. Non si possono coltivare piante esigenti, in quanto non si può fornire una illuminazione adeguata: l'instabilità tipica delle vasche piccole causerebbe frequenti esplosioni di alghe. Non sono adatte per accostarsi all'acquariofilia evoluta, ma hanno vari campi di impiego. Innanzitutto sono un enorme passo avanti rispetto alla classica boccia di vetro. Permettono di allevare con soddisfazione alcune specie piccole e resistenti, che sarebbero poco valorizzate in un acquario più grande, ad esempio i Guppy (Poecilia reticulata) o i Black Molly che nutrendosi di alghe quasi non richedono cibo. Sono estremamente utili come vasche di appoggio per l'allevamento degli avannotti, per isolare esemplari aggressivi, per curare pesci malati, o infine per costringere un pesce pulitore a ripulire una particolare pianta.
Da 40 a 100 litri
Sono vasche ottime per cominciare. Si possono utilizzare per quasi tutte le specie comuni da acquariofilia, tenendo conto che la dimensione non permette grandi affollamenti. La manutenzione è accettabile, una volta la settimana o ogni due, il costo di un acquario da 100 litri è poco superiore ad uno da 50. Occorre prestare attenzione ai paramentri chimici dell'acqua e non sono adatte ad un acquario marino.
Da 100 a 200 litri
Sono considerate vasche ottime. Non presentano particolari limiti sia per la quantità che per la dimensione dei pesci allevabili. La manutenzione può essere quindicinale e le variazioni dei parametri chimici dell'acqua sono abbastanza lente da non richiedere frequenti controlli. Possono essere utilizzate per un acquario marino anche se, secondo molti, le dimensioni sono ancora troppo limitate.
Da 200 a 300 litri
Sono l'ottimo per i pesci d'acqua dolce. Nessun problema per le dimensioni o la quantità dei pesci. La manutenzione può avere cadenza mensile ed arrivare anche a tre mesi di abbandono senza rischi eccessivi. È possibile usare queste vasche per un acquario marino con soddisfazione anche se occorre non esagerare nelle pretese.
400 e oltre
Sono utili solo per acquari marini, usare una vasca da 400 o, magari, 500 litri per un acquario tropicale dolce è poco consigliabile a causa dell'altezza che rende difficoltosa la manutenzione richiesta dalle piante durante le fasi di trapianto. Meglio, se proprio si ha spazio disponibile due vasche separate.

Filtro biologico per acquario

I filtri biologici per acquari sono dei filtri utilizzati per la pulizia dell'acqua contenuta in essi dalle varie impurità prodotte dai pesci ospitati, possono essere divisi in due catagorie: interni ed esterni con vantaggi e svantaggi per entrambi i tipi.

Filtro biologico interno tradizionale

Il filtro biologico interno tradizionale consiste in un filtro posto all'interno della vasca, solitamente contenente un termoriscaldatore regolabile (le temperature per acquari tropicali vanno da 25 C° a 28 C °), cannolicchi bioattivati, una spugna sintetica, lana sintetica usa e getta ed una pompa di ricircolo.

L'acqua fluisce attraverso i tre stadi del filtro rilasciando al suo interno le sostanze inquinanti che vengono trattenute meccanicamente dalla spugna o dalla lana sintetica mentre i batteri insediati nei cannolicchi degradano l'ammoniaca (NH4) in nitriti (NO2) ed i nitriti in nitrati (NO3), i nitrati (meno pericolosi per i pesci) vengono solitamente rimossi con il ricambio dell'acqua. Questi batteri utili sono introdotti in vasca a mezzo di prodotti chiamati biocondizionatori che li contengono in forma liofilizzata che si rigenerano a contatto con l'acqua.

Il cannolicchio non è altro che un pezzo di ceramica cavo al cui interno si insediano i batteri "buoni". Solitamente i cannolicchi devono essere posizionati sul fondo del filtro, la spugna nel mezzo e per ultima, in cima,la lana sintetica.

Questo tipo di filtro è poco costoso ma ha lo svantaggio di portare via spazio in vasca e di non essere molto comodo in fase di pulizia, a meno che la vasca non sia aperta (senza coperchio).

Filtro biologico esterno

I filtri esterni hanno lo stesso principio di funzionamento di quelli interni, sono però più costosi, ma sono facili da pulire ed inoltre sono adatti anche a vasche piccole in quanto portano via meno spazio all'interno.Se si inseriscono nel supporto non sono visibili, ma i due tubi che devono risalire per entrare dal coperchio, quando la vasca non è predisposta con entrata e uscita sul fondo, sono antiestetici per una vasca da centro, contro un muro, se la vegetazione è abbondante quasi non si vedono.

Voci correlate

Collegamento esterno

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