Greco antico/Complementi

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I complementi in greco sono espressi dai 5 casi (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo) e, talvolta, da preposizioni aggiunti a essi.

Complementi diretti[modifica]

I complementi diretti sono quei complementi che si legano direttamente al verbo. Essi sono essenzialmente il soggetto, chi compie l'azione espressa dal verbo, e il complemento oggetto, chi riceve l'azione espressa dal verbo (quando il verbo è predicativo).

Il soggetto[modifica]

Il soggetto della frase è chi compie l'azione espressa dal verbo, oppure colui/ciò di cui si predica un modo di essere; viene espresso in caso nominativo. Il soggetto in greco può essere omesso se esso è deducibile dal contesto, data la ricca coniugazione dei verbi.

Il complemento oggetto[modifica]

Il complemento oggetto è chi subisce direttamente l'azione espressa da un verbo attivo; viene espresso in accusativo. E risponde alla domanda: chi? Che cosa?

Complemento predicativo del soggetto e nome del predicato[modifica]

Il nome del predicato e il complemento predicativo del soggetto, in greco, si rendono con il caso nominativo.

Complemento predicativo dell'oggetto[modifica]

Il complemento predicativo dell'oggetto, in greco, si rende con il caso accusativo

Il complemento di vocazione[modifica]

Il complemento di vocazione indica che ci si riferisce a qualcosa o qualcuno. Il suo caso è appunto il vocativo, che può essere preceduto da ὦ.

Complementi indiretti[modifica]

Il complemento di specificazione[modifica]

Il complemento di specificazione esprime un possesso o una precisazione riguardo al nome a cui di riferisce; va espresso in genitivo.

Il complemento di denominazione[modifica]

Il complemento di denominazione in greco si esprime in genitivo oppure con lo stesso caso del nome comune a cui il toponimo si riferisce.

Il complemento di termine[modifica]

Il complemento di termine, che esprime ciò a cui è destinata o a cui si rivolge l'azione, va in dativo.

Il complemento di mezzo o strumento[modifica]

Il complemento di mezzo o strumento indica il mezzo (se si tratta di persona o animale) o strumento se si tratta di cosa concreta o entità astratta) per mezzo del quale si compie l'azione espressa dal verbo. In italiano è introdotto dalle preposizione con, di, a, da, per, in o dalle locuzioni per mezzo di, grazie a, per opera di, tramite, attraverso, mediante ecc. e risponde alle domande per mezzo di chi, per mezzo di che cosa?. In greco si esprime con:

  • dativo
  • δια+genitivo/accusativo (soprattutto con nomi indicanti persona)
  • συν+dativo.

Il complemento di modo indica il modo in cui viene svolta un'azione o si verifica un fatto. In italiano è introdotta dalle preposizione con, a, in, da, per, di o dalle locuzioni alla maniera di, al modo di, a guisa di, secondo e risponde alle domande: come?, in che modo?. In greco si esprime con:

  • dativo
  • συν+dativo

Il complemento di modo o maniera[modifica]

Il complemento di modo o maniera esprime la maniera con cui è compiuta l'azione. In greco si esprime principalmente con la preposizione σύν + dativo o con il dativo semplice; esiste anche una forma con ἐκ, διά o ἐπί + genitivo, ma questa forma viene usata solamente in espressioni idiomatiche.

I complementi di compagnia e unione[modifica]

Il complemento di compagnia e unione è usato con le persone e gli animali, quello di unione con ciò che è inanimato. In greco si esprime principalmente con μετά + genitivo o σύν + dativo; un'altra forma meno usata è il dativo con termini militari.

I complementi di agente e causa efficiente[modifica]

Il complemento di agente e quello di causa efficiente sono usati nelle frasi di diatesi passiva e rappresentano quello che sarebbe il soggetto se la frase fosse attiva (mentre il soggetto in quella passiva è l'oggetto di quella attiva). In greco il complemento d'agente si esprime con ὑπό + genitivo, quello di causa efficiente con il dativo semplice.

Il complemento di causa[modifica]

Il complemento di causa esprime il motivo dell'azione. In greco si esprime con: ὑπό + genitivo, διά + accusativo, dativo semplice, χάριν + genitivo/genitivo + χάριν, o per il complemento di fine, genitivo + ἕνεκα.

Il complemento di fine[modifica]

Il complemento di fine o scopo indica lo scopo per cui si compie l'azione. In greco si può esprimere ἐπί, εἰς, πρός + accusativo oppure con genitivo + ἕνεκα, ma può anche essere espresso con dativo semplice. In italiano è introdotto dalle locuzioni di, a, da, per o dalle locuzioni in vista di, allo scopo di.

I complementi di luogo[modifica]

Il complemento di luogo indica lo spazio dell'azione, e come per l'italiano si divide in quattro tipi.

Lo stato in luogo[modifica]

Il complemento di stato in luogo indica il luogo, reale o figurato, dove si svolge l'azione, rispondendo cioè alla domanda Dove?. In greco si esprime con ἐν + dativo(in,a,dentro) dativo semplice, ἐπί + genitivo/dativo(su,sopra), παρά + dativo(presso,accanto a,nelle vicinanze di), ὕπό + genitivo(sotto) o con i suffissi -ι,-θι,-σι.

Il moto a luogo[modifica]

Il complemento di moto a luogo indica verso dove si svolge l'azione, rispondendo cioè alla domanda (Verso) dove?. In greco va espresso con εἰς, ἐπί(o anche κατά), πρός + accusativo; la forma del moto a luogo per i nomi di persona è ὡς + accusativo

Forma più usata εἰς + accusativo.

Il moto da luogo[modifica]

Il complemento di moto da luogo indica da dove si svolge l'azione, rispondendo cioè alla domanda Da dove?. In greco si esprime con ἐξ, ἐκ, ἀπό + genitivo.

La forma più usata comunque è ἐκ + genitivo. Le altre si trovano più raramente.

Il moto per luogo[modifica]

Il complemento di moto per luogo indica per dove si svolge l'azione, rispondendo cioè alla domanda Attraverso quale luogo?. In greco si esprime con διά + genitivo.

I complementi d'origine e allontanamento[modifica]

Il complemento d'origine indica l'origine di qualcosa, mentre quello d'allontanamento l'allontanarsi da qualcosa. In greco vengono espressi allo stesso modo del moto da luogo, cioè con ἐξ, ἐκ, ἀπό + genitivo.

I complementi di tempo[modifica]

Il complemento di tempo esprime il tempo dell'azione, e si distingue in determinato e continuato.

Il tempo determinato[modifica]

Esprime il momento dell'azione e in greco si esprime nei seguenti modi: con genitivo semplice, dativo semplice, ἐν + dativo.

Il tempo continuato[modifica]

Indica che l'azione ha una certa durata. In greco viene espresso nei seguenti modi: accusativo, διά + genitivo, παρά + accusativo o dativo semplice.