Rumeno/Pronuncia e alfabeto
Anche se la pronuncia rumena è molto fonetica, molti stranieri la trovano difficile. L'accento e i suoni sono quelli tipici delle lingue romanze (con lievi influenze slave), quindi bisogna ricordare di pronunciare chiaramente ogni lettera. Inoltre, i suoni molto raramente differiscono fra le parole (per esempio la lettera i è sempre pronunciata allo stesso modo).
Alfabeto
[modifica | modifica sorgente]- A a
- Ă ă
- Â â
- B b
- C c
- D d
- E e
- F f
- G g
- H h
- I i
- Î î
- J j
- *K k
- L l
- M m
- N n
- O o
- P p
- *Q q
- R r
- S s
- Ș ș
- T t
- Ț ț
- U u
- V v
- *W w
- X x
- *Y y
- Z z
Le lettere con l'asterisco sono utilizzate solo nelle parole straniere.
Vocali
[modifica | modifica sorgente]Le vocali presenti sia in rumeno che in italiano si pronunciano come in italiano. Generalmente (ma non sempre) le lettere "e" e "o" hanno suono chiuso. Il rumeno però possiede tre ulteriori vocali: ă, â e î.
- a - casă (casa), cameră (camera)
- e - ieri (ieri), student (studente), verde (verde), fidel (fedele)
- i - italian (italiano), familie (famiglia)
- o - om (uomo), opt (otto), nord (nord), popor (popolo)
- u - unde (dove), unu (uno), gumă (gomma), metru (metro)
- ă suona [ə] - bărbat (uomo), față (viso), sală (sala), iarbă (erba), gară (stazione)
- â suona [ɨ] - tânăr (giovane), pâine (pane), mână (mano), lână (lana)
- î suona [ɨ] - învățământ (insegnamento), întâi (primo), încet (piano)
Le lettere â e î rappresentano lo stesso suono: nel 1993 l'Accademia ha deliberato di tornare a utilizzare le vocali come prima della seconda guerra mondiale. Attualmente î, quando compare in una parola, sarà sempre la prima o l'ultima lettera di essa, mentre â si troverà sempre al suo interno.
Consonanti
[modifica | modifica sorgente]Le consonanti si pronunciano, nella maggior parte, similmente all’italiano, tranne alcuni casi:
- h è sempre aspirata, sia che sia all'inizio o in mezzo ad una parola:
- hotărâre (decisione), tehnologiă (tecnologia)
- h inoltre si può trovare nei digrammi ch e gh, che si pronunciano con suono duro, come si trova in italiano
- ghepard (ghepardo)
In questi casi la h è solo un segno grafico e perciò non è più aspirata.
- j si pronuncia come il suono j del francese jeu (gioco) o joli (carino):
- joi (giovedi), bagaj (bagaglio)
- s si pronuncia sempre come la s della parola italiana sole:
- casă (casa)
- s nelle parole scenă (scena), scenograf (scenografo) si pronuncia separatamente dai gruppi ce o ci
- ș corrisponde al suono italiano sc in sci, sce:
- șal (scialle), pește (pesce)
- ț si pronuncia come la z italiana in comunicazione:
- acțiune (azione), dulceață (confettura)
- z si pronuncia come la s nella parola italiana esatto:
- bază (base), fizionomie (fisionomia)
Inoltre in rumeno non vi è l’uso della doppia consonante, similmente allo spagnolo.
I gruppi di vocali
[modifica | modifica sorgente]- dittonghi
- oi, ea, ai, ei, au si pronunciano come in italiano
- ascendenti: favoare (favore), ieri (ieri), iarnă (inverno), broască (rana), deal (collina), piatră (pietra)
- discendenti: scaun (sedia), mai (maggio), grâu (grano), cadou (regalo), câine (cane), vrei (vuoi)
- trittonghi
- centrati: iau (prendo), vreau (voglio), beau (bevo), trăiai (vivevi), doreau (desideravano), leoaică (leonessa)
- progressivi: creioane (matite), leoarcă (ammollo), aripioară (aletta), inimioară (cuoricino)
- lo iato
- real (reale), coafor (parrucchiere), aeroport (aeroporto), caisă (albicocca), alcool (alcol), ființă (essere), idee (idea), poezie (poesia)
L'accento
[modifica | modifica sorgente]In rumeno, come in italiano, l'accento non è fisso.Le parole sono divise in quattro gruppi a seconda della posizione in cui cade l'accento:
- tronche, ultima sillaba: popór (popolo), carácter (carattere)
- piane, penultima sillaba: cárte (libro), académie (accademia), frânghíe (corda)
- sdrucciole, terzultima sillaba: márgine (bordo), sárcină (gravidanza), prevedérile (le disposizioni)
- bisdrucciole, trisdrucciole: véveriță (scoiattolo), dóisprezece (dodici), dóctoriță (dottoressa)
Le parole in rumeno sono comunemente tronche o piane.Di solito, le parole che finiscono in consonante hanno l'accento sull'ultima sillaba felinár (lanterna); invece quelle che terminano in vocale hanno l'accento sulla penultima sillaba feméie (donna).Quando l'ultimo suono della parola è a (eccetto quando a è articolo), l'accento cade sull'ultima sillaba tremurá (tremava).Le parole bisdrucciole sono poco frequenti e quelle trisdrucciole sono estremamente rare. Nella scrittura, l'accento non viene segnato di solito. Però, per evitare errori o confusioni, si può usare l'accento acuto ( ´ ).