Apple/Computer

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Apple è stata resa famosa dai suoi computer e in questa sezione si darà una breve descrizione dei computer più importanti prodotti dalla società.

Apple I[modifica]

Apple I in un tipico case di legno

Apple I era il precursore del moderno personal computer. Era il primo computer che racchiudeva tastiera, microprocessore e connettore per un display esterno in un unico case. Progettato da Steve Wozniak per Apple Computer, è stato il primo prodotto venduto dalla neonata società. Il computer venne venduto dall'Aprile del 1976 al costo di 666.66 Dollari. Più di 200 unità furono prodotte, e a differenza degli altri computer hobbystici Apple I non era venduto in kit di montaggio ma veniva venduto con la scheda madre già assemblata.

Scheda madre dell'Apple I

La scheda madre era molto semplice infatti conteneva solo 30 chip ma questo non vuol dire che il computer fosse poco potente. La maggioranza dei computer dell'epoca si programmavano attraverso interruttori disposti sul computer e comunicavano i risultati tramite lampeggio dei led installati nel case. L'Apple I era dotato di una tastiera e poteva essere collegato alla televisione per mostrare i risultati a video. Quando si acquistava l'Apple I si acquistava solo la scheda madre, per ottenere il computer funzionante bisognava aggiungervi un alimentatore, la tastiera, il display e un case. È per questo motivo che molti Apple I sono alloggiati in scatole di legno, gli utenti dovendosi procurare un case se lo costruivano con il legno. Come opzione era disponibile un'interfaccia per cassette al costo di 75 dollari.

Apple I essendo dotato di tastiera e monitor si distingueva dalla maggior parte dei computer. Le macchine concorrenti come l'Altair 8800 erano dotate solo di led e di interruttori e quindi rapportate all'Apple I sembravano pezzi da museo. L'Apple I era una macchina innovativa pur non essendo in grado di gestire grafica o suono. Il computer venne dismesso nel Marzo del 1977 quando venne presentato l'Apple II.

Apple II[modifica]

Apple II

L'Apple II è considerato il primo personal computer prodotto su scala industriale. Steve Jobs e Steve Wozniak nel 1976 avevano già costruito nel loro garage l'Apple I, un computer che però poteva essere appetibile solo ad un pubblico di appassionati di elettronica. Jobs desiderava rendere l'informatica accessibile a tutti quindi, rielaborando il progetto dell'Apple I, misero tutta l'elettronica in una scatola di plastica beige dotata di monitor e tastiera dando forma al personal computer che utilizziamo ancora oggi.

La presentazione avvenne nel 1977 al primo Computer show di Atlantic City. Era dotato di un microprocessore MOS 6502 funzionante alla frequenza di 1 MHz, la memoria RAM ammontava a 4KB espandibili fino a 48-64KB, 8 alloggiamenti di espansione, un Integer Basic su ROM, il monitor era a fosfori verdi, come unità dati un registratore a cassette o uno, due drive per floppy disk da 5" 1/4. Successivamente Apple produsse il suo primo hard disk: il profile da 5 MB (il cui costo era inavvicinabile, circa tremila euro). L'Apple II era interfacciabile con stampanti e modem, mediante una scheda con processore 8080 poteva utilizzare il CPM. Il sistema operativo fu inizialmente il DOS e alla fine degli anni '80 il ProDOS, i primi programmi: Visicalc, Apple Writer, ScreenWriter, Wordstar ed AppleWorks che fu il primo integrato. I linguaggi: Applesoft Basic, Apple Pascal, Assembly, Logo.

Apple Lisa[modifica]

Apple Lisa con hard disk esterno posizionato in cima

Apple Lisa era un personal computer rivoluzionario progettato agli inizi degli anni ottanta. Molte delle innovazioni legate all'interfaccia grafica GUI del Lisa sono derivate dal progetto Alto dello Xerox PARC. Il progetto Lisa è stato avviato nel 1978 e dopo una lunga gestazione è diventato il progetto di un computer dedicato all'utenza professionale dotato di un'interfaccia grafica a icone che per l'epoca era una notevole innovazione. Verso il 1982 Steve Jobs abbandonò il progetto Lisa per concentrarsi sul progetto Apple Macintosh una versione a basso costo del progetto Lisa. Contrariamente a quello che si pensa il Macintosh non è un diretto discendente del Lisa quanto piuttosto un "cugino povero" dato che condivideva alcune idee base ma per una questione di costi alcune caratteristiche avanzate del Lisa non erano state implementate nel Macintosh. Il significato del nome Lisa è un mistero. Secondo molti è l'acronimo di Local Integrated Software Architecture(Achitettura Software Locale Integrata), secondo altri è il nome della figlia del cofondatore dell'Apple Steve Jobs e l'acronimo è stato inventato solo in seguito e significherebbe Let's Invent Some A (Inventiamo un'altra sigla).

Il Lisa venne presentato il 19 gennaio 1983 al costo di 9.995 Dollari Statunitensi. Nonostante molti pensino che il Lisa sia il primo personal computer dotato di un'interfaccia grafica GUI ad essere venduto sul mercato, questa notizia non è in realtà corretta. Infatti a precederlo e a sottrargli il primato viene nel 1981 lo Xerox Star. Il primo Lisa era dotato di due Floppy Disk da 5.25" (chiamati drive "Twiggy") e utilizzava il LisaOS come sistema operativo. Il processore era un Motorola 68000, e era dotato di 1 MB di RAM e poteva utilizzare un Hard Disk esterno da 5 MB originariamente progettato per l'Apple III. Era dotato di multitasking cooperative e supportava la memoria virtuale, erano caratteristiche avanzate per l'epoca e forse anche per colpa loro il Lisa era un computer lento (Il Macintosh per la memoria virtuale dovrà attendere anni come anche per il Multitasking cooperative, presente dalla versione 6 del Mac OS). Concettualmente il Lisa ricorda lo Xerox Star, nel senso che entrambi erano macchine progettate per l'ufficio, e entrambi erano dotate di interfaccia grafica a icone. Il Lisa aveva due modalità di lavoro, il LisaOS e il Workshop.

Il Lisa è stato il più grosso fallimento commerciale dell'Apple dai tempi dell'Apple III. I potenziali utenti ritenevano il Lisa una macchina troppo costosa e relativamente lenta e quindi si rivolgevano alle macchine prodotte da IBM e dai concorrenti che sebbene fornissero un'interfaccia molto più ostica e fossero più limitate costavano alche molto meno. La definitiva morte del Lisa la si è avuta nel 1984 con la presentazione del Macintosh che era dotato dell'interfaccia a icone e del mouse. Gli utenti non riuscivano a percepire la superiorità del Lisa rispetto al Macintosh dato che per gli utenti memoria virtuale e multitasking erano parole senza senso. Il Lisa è un classico esempio di un prodotto troppo in anticipo per i suoi tempi. Apple rilasciò altre due versioni del Lisa, chiamate Lisa2 e Macintosh XL, quest'ultima versione era in grado attraverso un emulatore di far funzionare i programmi Macintosh sul Lisa. La linea del Lisa venne dismessa nell'Agosto del 1986

A quei tempi 96 KB di memoria RAM venivano considerati una stravaganza e per la maggior parte degli usi superflui. La generosa dotazione del Lisa venne vista come uno spreco di risorse e la sua generale lentezza non facilitò la vita della macchina, dato che un utente che spende 10000 dollari si aspettava una macchina velocissima, non una macchina avveniristica nella concezione ma lenta nella pratica quotidiana.

Sebbene sia stato un insuccesso commerciale il Lisa ha fatto molto parlare di se. Era troppo costoso per una elevata diffusione ma per un certo periodo quasi ogni grande società decise di dotare i suoi uffici principali di uno o due Lisa in condivisione per gli impiegati. Sebbene il software disponibile per il Lisa non fosse moltissimo, se utilizzato in congiunzione con una stampante ad aghi permetteva di realizzare delle relazioni e dei documenti dotati di una impaginazione e di una grafica quando i programmi per gli altri computer non consentivano niente. Il Lisa veniva utilizzato principalmente per impaginare i documenti. Nonostante molti utenti lo utilizzassero il numero di computer effettivamente venduti fu molto ridotto. Questi utenti si abituarono però a utilizzare l'interfacce a icona e quando fu disponibile il Macintosh lo accolsero a braccia aperte, dato che forniva una interfaccia grafica a un prezzo accessibile.

Una diffusa storia afferma che l'insuccesso del Lisa fu talmente elevato che più di 10000 furono utilizzati come materiale da riporto in una costruzione nello Utah. Come altri modelli pionieristici di computer con interfaccia grafica un computer Lisa funzionante vale per un collezionista diverse migliaia di dollari.

Macintosh[modifica]

Macintosh, abbreviato come Mac, è la più famosa famiglia di computer progettati da Apple. Il primo venne presentato nel 1984 e sfruttava il sistema operativo Mac OS (oggi Mac OS X). Il Mac originale è stato il primo computer con una interfaccia grafica e un mouse di serie, a conquistare un vasto pubblico di utenti, e ad entrare prepotentemente nel mercato. Con questo grande successo Apple riscattò l'iniziale tiepida accoglienza riservata al Apple Lisa, il suo predecessore, e dimostrò che l'idea del concetto di scrivania virtuale, che si basava su di una interfaccia WIMP (Windows, Icons, Mouse, Pointer) era vincente. Soprattutto Apple con questa mossa riuscì a dimostrare che il paradigma WIMP veniva apprezzato a livello mondiale anche da neofiti o da professionisti che non fossero addetti del settore dell'informatica, che un'interfaccia grafica faceva presa ed attirava la curiosità di grandi masse, e che infine, la semplicità ed intuitività del concetto di mouse associato ad una GUI desktop (appunto "scrivania" in inglese) apriva finalmente l'informatica domestica, hobbyistica e professionale ad un pubblico che, fino a quel momento, era stato timido e restio ad avvicinarsi a quel "misterioso" oggetto (così allora veniva considerato) che è il personal computer, visto come oggetto di élite e non di uso comune.

Origine del nome[modifica]

Il Macintosh, detto comunemente Mac (la Apple Computer non ha mai ufficialmente cambiato il nome della linea di prodotti, ma piuttosto sembra accettare entrambe le versioni), deve il suo nome ad una popolare varietà di mela (apple in inglese), la McIntosh. La scelta del nome è attribuita a Jef Raskin, l'esperto di interfacce di computer che ne sviluppò il progetto.

Storia[modifica]

Macintosh costituisce l'evoluzione dei precedenti modelli di computer quali Apple II (1978) e soprattutto Lisa (1983), il primo computer costruito da Apple a disporre di serie di GUI e mouse di serie, e che era rivolto a un'utenza professionale ed aveva avuto un successo limitato a causa dell'alto costo. Presentato con uno spettacolare spot televisivo durante la pausa pubblicitaria del XVIII Super Bowl il 22 gennaio del 1984, il Macintosh è stato il primo computer di grande successo verso il pubblico ad essere dotato di serie di interfaccia grafica e di mouse, caratteristiche per l'epoca assolutamente nuove e rivoluzionarie. A precedere il Mac nel primato di primo computer disponibile sul mercato con una GUI di serie, vengono solo altre due piattaforme: il "fratello" maggiore Lisa, "nato" nel 1983 ma soprattutto lo Xerox Star, presentato nel 1981, un computer veramente all'avanguardia per i suoi tempi ed oggi dimenticato dai più.

Del famoso spot era protagonista un'atleta femminile che gettava un martello contro l'immagine TV a schermo gigante di un dittatore (il Grande Fratello, ispirandosi al tiranno del romanzo 1984 di Orwell, ma alludendo anche all'azienda dominante a quel tempo, IBM). Il primo modello di Mac fu messo in vendita due giorni dopo, al prezzo di 2.495 dollari.

Il Macintosh ottenne un successo di mercato senza precedenti, grazie al suo approccio amichevole (user-friendly) e alla facilità d'uso. La sua interfaccia grafica usava per la prima volta metafore facili da comprendere, quali il cestino, la scrivania, le finestre, gli appunti ecc. aprendo l'uso del computer anche a persone con limitate conoscenze tecnico-informatiche. Per questo motivo il Macintosh è divenuto una pietra miliare nello sviluppo dell'industria del computer.

Inizialmente il successo del Mac fu frenato dal suo limitato parco software. Nel 1985, la combinazione del Mac con la sua GUI, di Adobe PageMaker e della nuova stampante laser di Apple diedero vita ad una soluzione a basso costo per l'editoria e la grafica pubblicitaria, un'attività che sarebbe diventata famosa con il nome di Desktop Publishing (DTP). L'interesse per il Mac esplose, tanto che costituisce a tutt'oggi un diffuso standard presso le tipografie, gli studi di grafica e le aziende editoriali.

Innovazioni[modifica]

Innovazioni introdotte o rese popolari dal Macintosh originale:

  • Una interfaccia utente grafica, le icone, una scrivania ecc.
  • L'uso di un mouse (o altri dispositivi di puntamento) nei Personal Computer
  • I concetti di "punta", "clicca" e "trascina" per eseguire azioni con un dispositivo di puntamento
  • Editing di testi e grafica di tipo WYSIWYG ("what you see is what you get", ovvero "ciò che vedi è ciò che ottieni")
  • Nomi di file lunghi, con spazi bianchi e nessuna estensione del file (fino a 31 caratteri con il Mac OS, poi espansi a 255 con il Mac OS X)
  • Il floppy disk da 3.5" di serie
  • Sistema audio integrato nell'hardware (altoparlante compreso).
  • Un design esteticamente piacevole ed ergonomico (migliorato ulteriormente con i modelli successivi, in particolare con l'iMac nel 1998)

Macintosh 128K[modifica]

Il primo modello di Macintosh

Il Macintosh 128K Personal Computer è il primo Apple Macintosh. È stato distribuito in un case beige e era progettato come un computer auto sufficiente. Era fornito anche di una rientranza nella parte superiore del case da essere utilizzata come maniglia per il trasporto del computer. Questo modello di Macintosh non era espandibile. Era previsto come un dispositivo autosufficiente e completo, alla stregua di un qualsiasi elettrodomestico, come un aspirapolvere o una televisione. Era fornito con 128 KB di memoria che per l'epoca erano molti considerando che la maggior parte dei computer erano dotati di 64 KB. Era dotato di connettori solo per collegare il mouse, la stampante (prima ImageWriter e in seguito LaserWrite), il modem, il Floppy Disk esterno e un altoparlante monofonico. Tutte le periferiche utilizzavano connettori proprietari e diversi, ciò impediva all'utente di sbagliare i collegamenti ma nello stesso tempo lo legava ai prodotti Apple almeno inizialmente.

Conteneva un Floppy Disk da 400 KB e non supportava nessun Hard Disk. In quella epoca un Floppy Disk era più che sufficiente per contenere l'intero sistema operativo, le applicazioni più comuni (All'inizio erano disponibili solo MacWrite e MacPaint) e i file generati dall'utente. Il Floppy Disk da 400 KB era considerato molto capiente se paragonato ai 128 KB che offrivano i Floppy Disk della concorrenza. Comunque molti utenti preferivano bloccare la scrittura sul Floppy del sistema operativo e utilizzarne un secondo per i programmi e i dati. Molti utenti per evitare i continui cambi di dischetto acquistavano il Floppy Disk esterno (costava 495 Dollari) dell'Apple. L'unità All-in-one originale comprendeva un monitor monocromatico da 9" in grado di mostrare immagini con una definizione di 72 punti per pollice, questo tipo di monitor verrà utilizzato in molti modelli futuri. La tastiera non era dotata di tastierino numerico separato e il mouse aveva un solo tasto. Non era dotato di ventola di raffreddamento e quindi era un computer molto silenzioso. Steve Jobs era il principale sostenitore del computer senza ventola, e infatti i primi modelli di Macintosh ne erano sprovvisti. La mancanza della ventola di raffreddamento danneggio molti computer infatti quando Jobs venne estromesso da Apple gli ingegneri finalmente poterono inserire la ventola nei case e quindi ridurre la "mortalità" dei computer.

Le applicazioni MacPaint e MacWrite erano fornite con il Macintosh. Il primo Macintosh non fu un successo commerciale travolgente ma nemmeno un disastro come il Lisa, era evidente che il pubblico apprezzava l'idea ma che per raggiungere il successo mancava ancora qualcosa. I manager Apple ne erano consci e infatti proseguirono sulla strada del Macintosh rilasciando il Macintosh 512K che ebbe un'accoglienza decisamente migliore da parte del pubblico pur essendo in sostanza uguale al Macintosh 128K ma con 512 KB di ram, una quantità di memoria sufficiente per rendere la macchina produttiva.

Twentieth Anniversary Macintosh[modifica]

Apple presenta il Twentieth Anniversary Macintosh (Macintosh dell'anniversario del ventennale) nel Maggio del 1997 come un computer commemorativo per il ventennale della fondazione di Apple Computer, non del Macintosh che venne presentato nel 1984. Il computer doveva rappresentare lo stato dell'arte, il meglio disponibile al momento e quindi aveva un prezzo elevato rispetto agli altri computer.

Il Twentieth Anniversary Macintosh completo di casse bose

Venne concepito come un progetto futuristico, il TAM (come viene chiamato affettuosamente da alcuni utenti) utilizzava un futuristico (per i tempi) schermo LCD a matrice attiva, un scheda grafica ATI 3D Rage II video chipset, una trackpad derivata da quella utilizzata dal PowerBook 3400, e una motherboard derivata dal Power Macintosh 6500 con un processore PowerPC 603 a 250 MHz. Il sistema può utilizzare un'unica risoluzione,800 x 600 a 16-bit di colore. Il computer era fornico col Mac OS 7.6.1 e in seguito era necessaria una versione speciale del Mac OS 8 per funzionare. La versione 9 e le versioni successive del Mac OS sono incompatibili col TAM.

L'uso della scheda madre del Power Macintosh 6500 consentiva delle possibilità inusuali per un computer del tempo. Una di queste opzioni era quella di inserire una scheda per sintonizzare la radio o vedere la TV tramite il computer. Per utilizzare queste schede o altre schede PCI però era necessario sostituire il coperchio posteriore con uno più capiente per problemi di spazio.

Il design del TAM era molto ricercato, quando fu progettato si cercò di renderlo più simile a un oggetto d'arredo e meno a un classico computer, tutti i cavi furono nascosti posteriormente al sistema e il case in metallo posizionato verticalmente e con il monitor integrato lo rendeva un oggetto esteticamente molto bello e ricercato. Per risparmiare spazio nel case il lettore CD-ROM fu collocato verticalmente e vennero utilizzati degli altoparlanti Bose per ottenere la massima qualità audio. L'alimentatore era esterno, e nel gruppo di alimentazione vi era integrato anche il Subwoofer sempre della Bose.

La piccola tastiera non aveva il tastierino numerico ma aveva una touchpad che poteva essere staccata e posizionata dove la si ritenesse più comoda. Il sistema inizialmente fu presentato come un prodotto elitario, destinato a una piccola nicchia del mercato. Inizialmente il computer era venduto con un servizio di assistenza personalizzato che provvedeva a montare e configurare il computer a casa dell'utente. Il servizio venne abbandonato quasi subito date le scarse vendite del computer. Apple abbasso progressivamente il prezzo ma comunque le vendite erano sempre molto basse. Apple aveva realizzato 12000 TAM e le scorte rimanti le vendette sottocosto ai suoi sviluppatori.

Nonostante le scarse vendite il TAM è un prodotto molto conosciuto, le sue idee innovative (la disposizione verticale del computer ricorda l'iMac G5) e la sua linea futuristica gli hanno consentito di ritagliarsi una posizione di rilievo della storia dei Macintosh. Gli utenti del TAM erano molto affezionati al proprio computer e infatti vennero creati dalle terze parti schede di espansione per prolungare la vita del TAM.

Power Mac G4 Cube[modifica]

Power Mac G4 Cube (conosciuto anche come Power Macintosh G4 Cube) è un computer silenzioso, senza ventole e compatto prodotto dal 2000 al 2001.

Apple aveva progettato il Cube per gli utenti che si collocavano tra l'iMac e il Power Macintosh G4. Le dimensioni erano di 20x20x26 centimetri, nel Cube era allogiato un PowerPC G4 funzionante a 450 o 500 megahertz, e un lettore DVD a caricamento verticale. Per funzionare serviva un monitor e, a differenza dell'iMac, la scheda grafica era su slot AGP e quindi aggiornabile in caso di necessità. Il Cube era dotato di due porte FireWire e di due porte USB. L'audio era fornito da degli autoparlanti Harman Kardon da 20 Watt. Il sistema di raffreddamento era senza ventole, il che rendeva questo computer molto silenzioso, dato che gli unici elementi che producevano rumore erano l'hard disk e l'unità ottica.

Insuccesso commerciale[modifica]

Inizialmente il Cube è stato percepito dai potenziali acquirenti come un computer eccessivamente costoso per le caratteristiche fornite, costava infatti quanto un PowerMac di fascia bassa ma non era espandibile quanto un PowerMac. Le vendite già fiacche vennero ulteriormente rallentate dalla scoperta che la plastica che formava il case era troppo fragile e si rompeva con facilità. Apple cercò di risollevare le vendite aggiungendo del software al computer, riducendone il prezzo ed effettuando un aggiornamento della macchina. Venne aggiunto il masterizzatore CD come opzione e venne offerta una potente scheda grafica NVidia (GeForce 2 MX) come opzione. Tutti gli sforzi fatti da Apple non riuscirono però a far decollare le vendite del Cube: oramai il pubblico riteneva il Cube un prodotto non riuscito e le offerte di Apple non riuscirono a scalfire questa convinzione. Il Cube venne ritirato nel luglio del 2001; in totale ne furono venduti 148.000 esemplari e rappresentò circa il 5% delle entrate di Apple.

Evoluzioni[modifica]

Pur essendosi rivelata una scelta errata per Apple a causa del posizionamento del mercato, il Cube il suo design peculiare aveva affascinato molti utenti Apple, che hanno sperato in una sua evoluzione. Nel gennaio del 2005 Apple ha presentato il Mac mini, un modello che riprende le linee e la filosofia del Cube, pur essendo più economico e più compatto a causa dell'avanzamento della tecnologia costruttiva.

iMac G3[modifica]

L'iMac (conosciuto anche come iMac DV G3) è stato presentato nel 1998 e il suo successo ha rilanciato commercialmente l'Apple che in quell'epoca versava in gravi difficoltà economiche. Particolarità dell'iMac è la forma monoblocco, proprio come il primo Mac (abbreviazione di Macintosh), completo di Modem Interno, Scheda di Rete, Porte USB, Lettore CD-ROM, schermo 15 pollici a colori, case colorato semitrasparente. Progettato come strumento personale ideale per l'utilizzo in modo semplificato di Internet e dotato di processori PowerPC G3 pubblicizzati come capaci di "bruciare" gli equivalenti della gamma Pentium di Intel. L'iMac fu disegnato, progettato, realizzato e commercializzato sotto le direttive di Steve Jobs. Il modello DV, è possibile aggiornarlo fino alla versione di Mac Os X 10.3.9.

iMac G4[modifica]

L'iMac G4 è la terza incarnazione del progetto iMac, è un computer dedicato all'utenza domestica che desidera un prodotto semplice e funzionale e che non ritiene l'espandibilità una caratteristica essenziale. L'idea di partenza era di seguire la filosofia della prima generazione di iMac quindi computer semplici e funzionali, ma Apple con il cambio di generazione decise di modificare radicalmente anche il design del computer rendendo il case una calotta semisferica bianca e integrando un monitor a schermo piatto collegato alla base da un braccio snodato. Questo stile molto particolare fece discutere ad alcuni appassionati parlarono di un computer lampada.

iMac G5[modifica]

Con il cambio di generazione Apple decise nuovamente di intervenire sul design e realizzò un computer estremamente piatto e tutta l'elettronica era posizionata dietro il monitor piatto. Difatti molte persone, vedendolo, si chiedevano dove si trovasse il computer, dato che loro vedevano solo il monitor. Dal punto di vista tecnologico l'iMac G5 era dotato di un veloce processore PowerPC G5, ma era penalizzato da un bus di sistema lento che quindi gli impediva di entrare in competizione con i PowerMac pur essendo dotato degli stessi processori. In seguito al passaggio ad Intel, Apple ha rilasciato una evoluzione dell'iMac dotata di processore Core Duo. Questo modello esteticamente si differenzia dal precedente per la presenza di una webcam integrata nel case e per la presenza di un telecomando per comandare il computer in remoto.