Discussione:Napoletano/Pronuncia

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Sciòre e h iniziale[modifica]

1) Sciòre è la forma più documentata. Shore foneticamente è sicuramente la forma più giusta ma molto difficile da fare accettare. 2) La H iniziale nel napoletano non esiste non è che non si pronuncia. Di conseguenza omme diventa uommene e no huommene.

Ciao grazie per la revisione dei contenuti che stai facendo. E' possibile avere una fonte attendibile (link online preferibilmente ;)) in cui si conferma quanto detto da te? Grazie mille e benvenuto su Wikibooks! Diablo 17:04, 28 ago 2007 (CEST)[rispondi]
  • Grazie per il benvenuto!!
    1) Dizionario etimologico napoletano di Francesco D'Ascoli edizione del Delfino porta scióre.
    Tante canzoni moderne ed epoca riportano la forma sciore:
    • 'O Sciore Cchiù Felice (Almamegretta)
    • 'O bene mio (Pino Mauro)
    • Bellu sciore! (Di Capua, Suppa)
    • L'urdema canzone mia (Russo, Di Capua)
    • Brigante se more (Canzone popolare lucana)
    • Era De Maggio(Di Giacomo - Costa)

    e tante altre....
    Su internet 1 vocabolario e 1 dizionario riportano sciòre:
    2) Sulla H vedi 'A lengua 'e Pulecenella, sottotitolo; Grammatica Napoletana, autore Carlo Iandolo, casa editrice Franco Di Mauro Editore, anche il Dizionario etimologico napoletano, autore Francesco D'Ascoli non riporta alcuna parla/termine che incomincia con la H, l'unica parlo o verbo coniugato che inizia con H è (hai), la però la H si sente. Fonti online sulla grammatica napoletana sono molto difficili da trovare e spesso non tanto affidabili, in realtà non esiste una vera e propria standardizzazione della grammatica napoletana, quindi infondo qui siamo un po' pionieri in questo campo. Lufer 02:26, 29 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Considerazioni[modifica]

Salve,

volevo portare alla vostra attenzione alcune mie considerazioni ed annotazioni varie, prese da vari libri in napoletano. In questo caso, più precisamente da "Lo cunto de li cunti" di Giovan Battista Basile, (riportato, ovviamente aggiungerei, come "Lo cunto de li cunte" in vari scritti in napoletano, tra cui "Lo vernacchio" risposta a "Lo dialetto napoletano" di Galiani), e dalle varie opere di Salvatore Di Giacomo.

Per quanto riguarda il termine "sciore", ne Lo Cunto de li Cunti, (conosciuto anche come Pentamerone, raccolta del '600 di fiabe popolari napoletane), troviamo la grafia "shiore". Mentre per quanto riguarda il verbo avere, nella fattispecie l'indicativo della seconda persona singolare, negli scritti di Salvatore Di Giacomo, lo troviamo come " e' " e mai come "hê".

Per quanto riguarda la "h", non è che nel napoletano non esista, è che è caratteristica propria più della lingua/dialetto arcaica/o che non di quella/o moderna/o. Anche "aggio/aggiu" in passato era scritto come "haggio".

Per il termine canzone invece, il napoletano corretto al singolare, dovrebbe essere "canzona", (come mano dovrebbe essere "mana"). Anche se lo stesso Di Giacomo, a volte scrive "canzone" e nell'opera di Basile troviamo scritto mano. Dovremmo però contare che "Lo Cunto" è un'opera del '600 e che, invece di trovare il classico "la capa" troviamo un più arcaico "la capo" (termine che attualmente si trova nei dialetti pugliesi meridionali).

Lo stesso capita per il termine "maro" (mare), che spesso è scritto mare. Così come Marochiaro, Marechiaro, Marechiare o anche malotiempo, maletiempo, malutiempo.

Anche perchè credo che "core" sia un'eccezione, essendo uguale sia al singolare che al plurale. Altrimenti, se mare e male sono termini singolari, e non avendo il napoletano, tranne pochi casi termini che finiscano in -i, (es. chilli - quelli, quei) qual è il plurale di questi termini ?

A mio avviso :

       nap.   ita.
       malo (male)
       male (mali)	

mentre :

       'o mmale (il male inteso come entità)

o per es.

       Il male / i mali del mondo
       'O mmale d' 'o munno

Inoltre, e scusate la presunzione, credo non sarebbe una cattiva abitudine, distinguere nello scritto le "e" semi-mute da quelle piene, magari accentando quelle che vanno pronunziate. E` mio avviso (e credo non solo mio) che se il napoletano avesse ereditato una grafia alla spagnola anziché all'italiana, ne sarebbe pieno. Ovviamente riempire una lingua di accenti è tutt'altro che utile, ma secondo me almeno la distinzione tra le varie "e" è d'obligo. In fondo è l'unica vocale che può essere muta anche all'interno delle parole, non solo se posta alla fine.

Come ultima cosa, vorrei far notare che non c'è nessuna fonte che riporti come canzone popolare lucana "Brigante se more", o almeno io non ne ho trovate. A parte "persone ignote" che asseriscono questo; ma lo potrei fare anche io... tant'è che questo canto di rivoluzione è nato a San Giovanni a Teduccio, quartiere periferico ad est di Napoli! A parte gli scherzi, anche su internet si possono trovare delle interviste fatte ad Eugenio Bennato nelle quali si attesta la sua paternità dell'opera. Inoltre Bennato asserisce di essere estremamente contento del fatto che la gente creda che in realtà questo sia un canto popolare. Anche perchè in fondo, parliamoci chiaro, in pratica significa che è riuscito a catturare il pensiero e le emozioni di un popolo e del difficile periodo storico che racconta. Se non bastasse poi, è scritta e cantata nel napoletano di Napoli e non in un dialetto lucano. E differenze tra i vari dialetti ce ne stanno... ad ogni modo, benvenute siano le fonti che attestano la paternità popolare del canto, anche perchè non apprezzo molto Bennato. Tuttavia, se anche fosse popolare non credo nell' origine lucana del "brano".

Salutandovi, spero che questa discussione sulla pronunzia napoletana non termini qui. In fondo, ci sono così tante cose da dire che sarebbe un peccato.

Sanso 09:36, 21 ago 2008 (CEST)[rispondi]


Dittonghi[modifica]

Mi sembra che manchi del tutto la pronuncia dei dittonghi, che nel Napoletano è completamente diversa dall'Italiano e che rende molto facile riconoscere un parlante napoletano.

Nel dittongo uo [wɔ] in Italiano l'accento è sulla o (tuòno, scuòla, uòmo, suòi, tuòi, buòi, vuòi, suòcera, nuòra, suòra, cuòre) mentre nel Napoletano è sulla u (túono, scúola, úomo, súoi, túoi, búoi, vúoi, súocera, núora, súora, cúore). 84.18.132.43 12:46, 9 ott 2018 (CEST)[rispondi]