Vai al contenuto

Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Veneto/Città metropolitana di Venezia/Venezia/Venezia - Cattedrale metropolitana di San Marco

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.
Indice del libro


Organo in Cornu Epistolæ

[modifica | modifica sorgente]
  • Costruttore: Gaetano Callido (Opus 30)
  • Anno: 1766
  • Restauri/modifiche: Franz Zanin (1995, restauro e rimontaggio)[1]
  • Registri: 16[2]
  • Canne: ?
  • Trasmissione: meccanica
  • Consolle: a finestra
  • Tastiere: 1 di 57 note con prima ottava scavezza (Do-1-Do5, Bassi/Soprani La2/Si♭2)
  • Pedaliera: a leggio di 20 note (Do1-Si2, reale in Do1-Si1), costantemente unita alla tastiera
  • Collocazione: in corpo unico, sul matroneo alla destra del presbiterio
  • Accessori: Tiratutti del Ripieno a manovella, posto sopra la tavola dei registri. Rollante azionato dall’ultimo tasto della pedaliera
  • Note: Temperamenento 1/4 di comma mesotonico.
Colonna di sinistra - Ripieno
Principale 16' Bassi
Principale 16' Soprani
Ottava 8'
Quintadecima 4'
Decimanona 2.2/3'
Vigesimaseconda 2'
Vigesimasesta 1.1/3'
Vigesimanona 1'
Trigesimaterza 2/3'
Trigesimanona 1/2'
Trigesimasesta 1/3'
Colonna di destra - Concerto
Voce umana 8'
Flauto in XII
Cornetta
Contrabbassi al Pedale
Ottava di Contrabbassi al Pedale

Organo in Cornu Evangelii

[modifica | modifica sorgente]
  • Costruttore: Gaetano Callido
  • Anno: 1766
  • Restauri/modifiche: William George Trice (1893, modifiche e ampliamento), Tamburini (1972, opus 638, modifiche e ampliamento)
  • Registri: 38
  • Canne: ?
  • Trasmissione: mista (meccanica per i manuali e il pedale, elettrica per i registri)
  • Consolle: a finestra
  • Tastiere: 2 con spezzatura Bassi/Soprani a Si2/Do3: la prima di 58 note (Do1-La5), la seconda di 63 (Fa0-La5, senza Fa#0 e Sol#0)
  • Pedaliera: di 30 note (Do1-Fa3)
  • Collocazione: in corpo unico, cantoria sinistra del presbiterio
  • Note: accordatura a temperamento equabile
I - Positivo espressivo
Principale 8' *
Ottava 4' *
Quintadecima 2' *
Decimanona 1.1/3' *
Vigesimaseconda 1' *
XXVI-XXIX 2/3'-1/2' *
Sesquialtera 2.2/3'-1.3/5'
Flauto tappato 8'
Flauto in VIII 4' *
Flauto in XV 2'
Violetta 8' *
Voce flebile 8' *
Oboe 8' *
Tremolo
* Registri di G.W. Trice (1893)
II - Grand'Organo
Principale 12' Bassi
Principale 12' Soprani
Ottava 4'
Quintadecima 2'
Decimanona 1.1/3'
Vigesimaseconda 1'
Vigesimasesta 2/3'
Vigesimanona 1/2'
XXXIII-XXXVI 1/3'-1/4'
Flauto traverso 8' Bassi
Flauto traverso 8' Soprani
Flauto a cuspide 8'
Flauto in VIII 4' Bassi
Flauto in VIII 4' Soprani
Flauto in XII 2.2/3'
Cornetta 1.3/5' Soprani
Voce umana 8' Soprani*
Tromboncini 8' Bassi
Tromboncini 8' Soprani
Tromba 8' *
Pedale
Contrabbassi 16'
Ottava 8'
Quintadecima 4'
Subbasso 16'
Bordone 8' *
Clarone 4'

Organo De Martino

[modifica | modifica sorgente]
  • Costruttore: Tommaso De Martino[3]
  • Anno: 1720
  • Restauri/modifiche: Franz Zanin (1995, restauro)[4]
  • Registri: 7[5]
  • Canne: ?
  • Trasmissione: meccanica
  • Consolle: a finestra
  • Tastiere: 1 di 45 note (Do1-Do5), con prima ottava corta
  • Collocazione: in corpo unico nella nicchia absidale in Cornu Epistolae
  • Accessori: Tiratutti azionato da tirante a pomello in metallo
  • Note: accordatura a temperamento mesotonico 1/4 di comma
Principale [8']
Ottava [4']
Quintadecima [2']
Decimanona [1.1/3']
Vigesimaseconda [1']
Vigesimasesta [2/3']
Flauto in XII [2.2/3']

Organo Cimmino

[modifica | modifica sorgente]
  • Costruttore: Fabrizio Cimmino[6]
  • Anno: 1779
  • Restauri/modifiche: Giorgio e Cristian Carrara (1999, restauro)[7]
  • Registri: 9[8]
  • Canne: ?
  • Trasmissione: meccanica
  • Consolle: a finestra
  • Tastiere: 1 di 45 note (Do1-Do5), con prima ottava corta
  • Pedaliera: a leggio di 8 tasti (Do1-Si1), costantemente unita al manuale
  • Collocazione: in corpo unico, accanto all’altare della Beata Vergine Nicopeia
  • Accessori: Tiratutti azionato da tirante a pomello in metallo. Usignoli.
  • Note: temperamento mesotonico 1/4 di comma
Principale [8']
Ottava [4']
Quintadecima [2']
Decimanona [1.1/3']
Vigesimaseconda [1']
Vigesimasesta [2/3']
Vigesimanona [1/2']
Voce umana [8']
Flauto in XII [2.2/3']

Strumenti precedenti

[modifica | modifica sorgente]

Tamburini opus 382 (1958)

[modifica | modifica sorgente]
  • Costruttore: Tamburini (Opus 382)[9]
  • Anno: 1954-1958[10]
  • Registri: 63
  • Canne: ?
  • Trasmissione: elettrica
  • Consolle: mobile indipendente
  • Tastiere: 3 di 61 note (Do1-Do6)
  • Pedaliera: concavo-radiale di 32 note (Do1-Sol3)
  • Collocazione: in due corpi, sulla cantoria in controfacciata
  • Note: utilizzato fino al 1990, rimosso nel 1994. Attualmente si trova nella chiesa di Santa Rita da Cascia a Mestre.

Mascioni opus 284 (1909)

[modifica | modifica sorgente]
  • Costruttore: Mascioni (Opus 284)
  • Anno: 1909
  • Registri: 12
  • Canne: ?
  • Trasmissione: pneumatico-tubolare
  • Consolle: indipendente
  • Tastiere: 2 di 58 note (Do1-La5)
  • Pedaliera: di 30 note (Do1-Fa3)
  • Collocazione: in corpo unico, sulla cantoria di destra
  • Note: rimosso nel 1994. Attualmente si trova nella chiesa di Santa Maria della Pace a Mestre.
I - Grand'Organo
Principale 16'
Principale 8'
Dolce 8'
Ottava 4'
Doublette 2.2/3'
Ripieno 4 file
II - Espressivo
Gamba 8'
Bordone 8'
Coro viole 8'
Flauto viennese 4'
Pedale
Contrabasso 16'
Basso 8'
  1. Lo strumento venne rimosso nel 1909 e ricollocato nel 1995
  2. Registri azionati da tiranti a pomello disposti su due colonne alla destra del manuale
  3. Reca l’originale iscrizione “THOMAS DE MARTINUS NEAPOLITANUS REGIAE CAPPELLAE SUAE MAJESTATIS ORGANARIUS FECIT”
  4. Acquisito dalla Procuratoria Marciana
  5. Registri azionati da tiranti a pomello in metallo disposti alla destra del manuale
  6. All’interno della secreta del somiere reca il monogramma "FC 1779"
  7. Acquisito dalla Procuratoria Marciana e collocato in Basilica nel 2014
  8. Registri azionati da tiranti a pomello in metallo disposti alla destra del manuale
  9. su progetto di Fernando Germani.
  10. inaugurato con un concerto di Fernando Germani e benedetto dal patriarca di Venezia Angelo Roncalli il 5 gennaio 1958.

Altri progetti

[modifica | modifica sorgente]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica sorgente]