Granchio blu
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Il granchio blu, noto anche come granchio reale blu o granchio azzurro (Callinectes sapidus Rathbun, 1896), è un crostaceo decapode appartenente alla famiglia dei Portunidi. Originario delle coste atlantiche del continente americano, questo granchio è una specie autoctona di quelle regioni.
Questa specie trova origine lungo le coste occidentali dell'oceano Atlantico, spaziando dall'area della Nuova Scozia fino all'Argentina. Essa si adatta persino ai corsi d'acqua, poiché può tollerare salinità inferiore al tre per mille. L'introduzione accidentale in diverse parti del mondo, come il Mare del Nord, il Mar Baltico, il Mar Nero, il Mediterraneo e il Mar Giallo, è avvenuta attraverso l'acqua di zavorra utilizzata dalle navi.
In Italia, i primi avvistamenti documentati risalgono agli anni '50: ufficialmente, le prime segnalazioni provengono da Marina di Grado nel 1949 e dalla Laguna di Venezia nel 1951. Successivamente, sono stati registrati avvistamenti presso il porto di Genova nel 1965 e in Sicilia nel 1970.
Diffusione della specie nell'ambiente marino del Mediterraneo
[modifica | modifica sorgente]Inizialmente, lungo le coste italiane, la specie non sembrava essersi stabilizzata almeno fino agli anni '90 del secolo scorso. Dopo le prime segnalazioni per la Laguna di Venezia nel 1951, non si erano verificati ulteriori avvistamenti fino al 1991.
A partire dagli anni 2000, però, la specie ha iniziato a comparire anche in altre regioni italiane. Si è estesa in Basilicata, colonizzando la foce dei fiumi lungo la costa jonica, e si è fatta notare lungo le coste adriatiche di Abruzzo e Puglia, nonché nell'alto Adriatico, da Goro ai lidi ferraresi.
Nel corso del tempo, ci sono stati vari punti di segnalazione. Ad esempio, nell'agosto del 2019 sono stati individuati esemplari lungo la costa del Cilento a Velia (SA) e a Sottomarina di Chioggia (VE). Sono stati avvistati anche a Roca Vecchia Marina di Melendugno (LE), Lesina e Peschici (FG). La specie ha mostrato una diffusione rapida nelle Valli di Comacchio e nell'area di Ravenna, sfruttando le acque tranquille e poco profonde come habitat di riproduzione e crescita. Successivamente, nel settembre 2019, sono stati avvistati esemplari sulla spiaggia di Marina di Pisciotta (SA), con un aumento significativo delle catture nella zona a partire da novembre 2019.
Nel 2020, segnalazioni provengono da varie località: il golfo di Manfredonia, Vieste, Vasto e San Salvo in Abruzzo, le lagune della provincia di Oristano in Sardegna (Marceddì). Nel 2020, è stata registrata anche la sua presenza a Marsala, all'interno della riserva della laguna dello Stagnone, dove la specie si è dimostrata particolarmente prolifica.
Tra il novembre 2021 e il febbraio 2022, ulteriori esemplari sono stati catturati nel Golfo della Spezia, precisamente nella costa lericina di fronte a San Terenzo.
L'espansione continua anche nel 2022, con segnalazioni dalla costa del Lazio e della Sicilia.
Nel 2023, la presenza invasiva si è ulteriormente intensificata. È stata riscontrata nelle maggior parte dei lidi ferraresi, specialmente a Volano e Porto Garibaldi, oltre che nelle zone di allevamento di molluschi nella sacca di Goro, di cui sembra essere particolarmente ghiotta. Segnalazioni recenti indicano la sua presenza anche all'Isola d'Elba nell'agosto dello stesso anno.
Descrizione
[modifica | modifica sorgente]Il granchio reale blu (Callinectes sapidus) è caratterizzato da una lunghezza massima di circa 15 cm e una larghezza di 23 cm. Ha una forma ellittica con un corpo più largo che lungo, dotato di due spuntoni ai lati e un margine anteriore seghettato. Le zampe sono lunghe, con il primo paio trasformato in chele, più grandi nei maschi rispetto alle femmine. Il colore del corpo è verde oliva nella parte superiore, mentre il ventre è bianco-azzurrino e le zampe presentano una tonalità di blu intenso all'attaccatura e sulla parte terminale.
Durante il periodo di muta, appaiono macchioline rosa sull'ultimo paio di zampe, adatte al nuoto, che gradualmente si trasformano in un colore rosso intenso man mano che la muta si avvicina.
Le femmine possono deporre oltre 2 milioni di uova.
Tra i predatori naturali del granchio reale blu ci sono anguille, pesci della famiglia Sciaenidae, il pesce Morone saxatilis, trote, alcuni squali, il pesce guitarra Rhinoptera bonasus e pesci della famiglia Dasiatidi.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica sorgente]Granchio blu invade la Sicilia - video Granchio Blu