Guida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Chiave di lettura
CopertinaGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Copertina
- Chiave di letturaGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Chiave di lettura
- Il polo nord celesteGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Il polo nord celeste
- Fra Orsa Maggiore e LeoneGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Fra Orsa Maggiore e Leone
- Il Triangolo Estivo e dintorniGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Il Triangolo Estivo e dintorni
- Da Pegaso a PerseoGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Da Pegaso a Perseo
- Auriga, Orione e il Triangolo InvernaleGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Auriga, Orione e il Triangolo Invernale
- Arturo, Spica e il Polo Galattico NordGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Arturo, Spica e il Polo Galattico Nord
- Verso il centro della Via LatteaGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Verso il centro della Via Lattea
- Aquario, Balena e il Polo Galattico SudGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Aquario, Balena e il Polo Galattico Sud
- Eridano e i dintorniGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Eridano e i dintorni
- Lungo il dorso dell’IdraGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Lungo il dorso dell’Idra
- La regione del CentauroGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/La regione del Centauro
- La Nave Argo e dintorniGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/La Nave Argo e dintorni
- Il polo sud celesteGuida alle costellazioni - Carte delle stelle doppie e variabili/Il polo sud celeste
Le carte delle stelle doppie e variabili delle costellazioni contenute in questo supplemento seguono il medesimo ordine presentato nell’opera principale, col loro raggruppamento nelle medesime 13 sezioni omogenee.
Ciascuna di queste sezioni possiede lo stesso colore identificativo usato nell’opera principale, posto su un piccolo tratto del lato delle pagine, che aiuta nella ricerca a libro chiuso e facilita l’inquadramento della sezione consultata.
Le carte si presentano in bianco e nero e ricalcano quelle utilizzate nella descrizione delle singole costellazioni, con inquadrata la stessa area di cielo, alla stessa scala. Le sigle delle stelle e degli oggetti celesti sono state però rimosse, lasciando soltanto i nomi delle costellazioni e i nomi propri delle stelle più luminose, con le scritte in grigio. Anche la relativa legenda è stata adattata alle nuove esigenze presentate dalle carte in questo nuovo formato.
Gli unici colori utilizzati in queste carte sono quelli per le stelle doppie e variabili, secondo la regola indicata sotto.
- Le sigle delle stelle doppie sono riportate con un colore blu.
- Le sigle delle stelle variabili sono riportate con un colore rosso.
- Se una stella è sia doppia che variabile, per la sua sigla si utilizza il colore fucsia.
Benché per le stelle doppie esistano diversi cataloghi ad esse dedicate, si è qui scelto di utilizzare le sigle standard dei cataloghi per le stelle generiche, ossia le lettere di Bayer, i numeri di Flamsteed e i numeri del catalogo Henry Draper non preceduti dalla sigla HD; questa scelta è stata fatta per rendere più leggibile e più uniforme la raccolta delle carte presenti in tutta l’opera.
Per le stelle variabili si utilizza invece la nomenclatura standard a queste dedicate.
Quando una stella possiede una lettera greca di Bayer, la nomenclatura di stella variabile è omessa, come d’uso comune; quando invece una stella possiede una lettera latita di Bayer o un numero di Flamsteed, sono riportate entrambe le catalogazioni, con la lettera o il numero poste entro parentesi.
La magnitudine limite delle stelle nelle carte è 7,0, come per le carte presentate nell’opera principale. La posizione delle stelle doppie o variabili meno luminose di questa magnitudine limite sono riportate con un puntino di diversi colori: blu se è una stella doppia, rosso se è una stella variabile e fucsia se la stessa è sia doppia che variabile.
Le stelle doppie e variabili indicate in queste carte sono tutte quelle riportate nelle relative tabelle presenti nelle pagine descrittive delle costellazioni nell’opera principale, con l’aggiunta occasionale di qualche altra stella non citata.
La scelta di non includere queste carte nell’opera principale è stata dettata dall’esigenza di non appesantire eccessivamente le pagine delle descrizioni delle costellazioni in essa contenute, le quali sarebbero risultate troppo frammentate. In questo modo, anche il numero totale di pagine della già di per se corposa opera principale è stato contenuto.