Profili di donne venete/Scrittrici

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Indice del libro

Gaspara Stampa[modifica]

Nata a Padova nel 1523, alla morte del padre si trasferì a Venezia. Oltre alla sua particolare inclinazione per la poesia, si distinse come suonatrice di liuto. Frequentò il circolo letterario di Domenico Venier (letterato, fratello di Lorenzo) ed altri nella città di Venezia, e il salotto della sua casa a San Trovaso divenne luogo di ritrovo di artisti, poeti, letterati e nobili. In seguito alla morte del fratello e all’abbandono della persona amata, passò un periodo di depressione, e la scrittura di sonetti, dove venivano svelati sofferenza e solitudine, li diede in parte conforto. Morì nel 1554 e le sue poesie vennero stampate postume grazie all'interessamento della sorella[1].

Opere[modifica]

Caterina Dolfin Tron[modifica]

Vittoria Aganoor[modifica]

È stata una poetessa italiana. Nata il 26 maggio 1855 a Padova, era la figlia del conte di origini armene Edoardo Aganoor e di Giuseppina Pacini. Durante l’infanzia, insieme alle sue quattro sorelle si trasferisce a Venezia.[2]

Elena Aganoor[modifica]

Poesie[modifica]

  • Melanconia
  • Una lampada
  • Sola
  • In abbandono:

«Con che gioia ti fuggo, / O cameretta / Tomba de sogni miei, / De' miei pensieri, / Dove nella stagion che i moti affretta/ Passai le notti insonni e i giorni neri. / Dove l'anima mia sola, e costretta / Soffocando nel pianto i desideri, / Cercò dei libri la sapienza gretta».

(Elena Aganoor, In abbandono)

Note[modifica]

  1. Donne della storia veneziana, su Fondazione MUVE.
  2. http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/vittoria-aganoor/ Enciclopedia delle donne