Sefer כותב ישוע/Capitolo 11
XI
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Quando i miei cabalisti parlano di Luce con la L maiuscola si riferiscono alla Luce infinita del Creatore, la fonte di ogni nostro appagamento. Quando invece trattano di luce con la l minuscola intendono parlare della luce del sole o di una lampadina. Questi due tipi di luce, comunque, presentano analogie.
Sapete come funziona una lampadina? Al suo interno ci sono tre componenti:
- Un polo positivo (+).
- Un polo negativo (–).
- Un filamento che separa i due poli.
Il componente più importante è il filamento. Tecnicamente viene definito l'elemento « resistivo », perché il suo compito è quello di respingere la corrente inviata dal polo positivo e di impedire che si connetta direttamente con il polo negativo. Questa resistenza – ovvero l'atto di respingere l'energia – è ciò che permette alla lampadina di illuminare. Quando il filamento si rompe, il polo positivo entra direttamente in contatto con quello negativo provocando un cortocircuito. Dopo aver emesso un lampo di luce intensa, la lampadina si brucia. Si fa il buio. In altre parole, senza la resistenza non può esserci una Luce durevole.
- Il polo negativo corrisponde al Vaso.
- Il polo negativo corrisponde alla Luce.
- Il filamento corrisponde all'atto di Resistenza compiuto dal Vaso, atto che provocò il Big Bang.
Nel momento in cui nel Mondo Senza Fine il Vaso oppose Resistenza e smise di ricevere la Luce, passò dallo stato reattivo a quello proattivo. Da quell'atto di Resistenza, deriva il principio che regola i due tipi di luce (sia quella con la L maiuscola sia quella con la l minuscola).
Nella metafora
- Il polo negativo corrisponde ai nostri desideri reattivi.
- Il polo positivo corrisponde all'appagamento e alla Luce che cerchiamo di ottenere nella vita.
- Il filamento corrisponde al libero arbitrio che ci consente di scegliere di NON reagire, rinunciando così alla gratificazione immediata.
Proprio come la resistenza del filamento tiene accesa la lampadina, la nostra resistenza al comportamento reattivo fa sì che la Luce spirituale continui a risplendere. Quando invece non riusciamo a resistere e cediamo agli impulsi reattivi, si crea un cortocircuito poiché viene a crearsi un contatto diretto tra il nostro desiderio reattivo (il polo negativo) e la Luce della gratificazione (il polo positivo). Per un istante si verifica un lampo di piacevole autocompiacimento, ma poi si fa buio perché la «lampadina», l'anima, è bruciata a causa del cortocircuito.
L'idea che la Luce per manifestarsi abbia bisogno della Resistenza ricorre in ogni area della nostra vita. Il suono di un violino nasce dalle onde sonore prodotte dalla Resistenza che l'archetto oppone alle corde. Riusciamo a sentire la musica perché i nostri timpani oppongono Resistenza al suono. Ecco il potere creativo apparentemente magico della Resistenza.
Per chiarire ulteriormente il concetto, pensate a quelle stupefacenti immagini del pianeta Terra visto dallo spazio: risplende come uno zaffiro blu che si staglia sul velluto nero dell'oscurità. Anche qui entra in gioco la Resistenza: l'atmosfera terrestre resiste alla luce del Sole e in questo modo ottiene quell'effetto di luminosità. Nel vuoto cosmico, invece, non si verifica alcuna Resistenza e il risultato è l'oscurità assoluta, nonostante il vuoto sia permeato di luce solare.
Grazie al libero arbitrio gli esseri umani possono resistere alla piacevole energia prodotta dagli impulsi reattivi. Il libero arbitrio può esservi soltanto se qualcosa di potentissimo tenta di convincervi a non resistere: è proprio questo lo scopo dell'Avversario e degli ostacoli che vi pone davanti.
Il Settimo Principio Spirituale dichiara:
Resistere ai vostri impulsi reattivi crea
una Luce durevole.
L'Ottavo Principio Spirituale dichiara:
Un comportamento reattivo produce
intensi lampi di luce, ma alla
fine lascia dietro di sé l'oscurità.
Esiste una sottile linea di demarcazione tra il reprimere le nostre emozioni e interrompere il flusso del nostro sistema reattivo. Reprimere le emozioni provoca uno stress prolungato. A poco a poco le emozioni represse si fanno sempre meno gestibili. La pressione sale e alla fine... esplodiamo!
In un primo momento la Resistenza richiede uno sforzo arduo, ma quasi subito è seguita dalla tranquillità e dalla chiarezza. Per esempio, se qualcuno vi fa arrabbiare e voi mettete in atto con sincerità il concetto spirituale di Resistenza, invece di reagire aggressivamente come al solito, nel vostro cuore non ci sarà animosità. Non covate desideri di vendetta. Non vi sentite offesi o feriti. Se provate questo genere di sentimenti, se vi lasciate travolgere dal dramma del momento, significa che non siete riusciti a riconoscere l'opportunità spirituale che vi viene offerta. Questo è un indizio.
Se vi renderete conto che la rabbia e gli altri sentimenti negativi sono soltanto test cui la Luce vi sottopone per eliminare il Pane della Vergogna, avrete la certezza di avere opposto Resistenza. Percepirete la splendente presenza della Luce che è emersa dalla vostra azione spirituale. La conoscerete.
All'inizio, lo sforzo di resistere sarà una combinazione tra l'atto di reprimere e un'autentica Resistenza. Ma è una cosa normale. Questo sforzo eliminerà gradualmente i vari strati di emozioni reattive. A poco a poco lo sforzo costante per resistere ripulirà la vostra natura dai comportamenti sconsiderati, dai desideri egoistici e dai pensieri negativi. La certezza che state ricevendo la Luce, e la consapevolezza del processo che è in corso, sono importanti quanto i vostri sforzi di resistere.
L'atto di opporre Resistenza alle emozioni reattive viene messo a punto e perfezionato attraverso l'esercizio. Via via che sperimentate tale processo, e interiorizzate questi principi spirituali, diventate più abili nell'arte della Resistenza.
Quando resistete all'impulso di reagire e lasciate che la luce inondi il vostro essere, l'energia spirituale che ricevete ha il potere di trasformare e purificare la vostra coscienza. Per esempio, saper semplicemente gestire un attacco d'ansia non consente di estirpare la radice della vostra paura né di evitare che si ripresentino altri attacchi.
La Resistenza, invece, riesce a farlo. Se resistete con la ferma convinzione e l'intento di eliminare il Pane della Vergogna, le vostre azioni andranno dritte al cuore del problema. In altre parole, la certezza di trasformarsi da entità reattive in esseri proattivi genererà Luce, e sarà proprio quest'ultima a mostrarvi la radice nascosta che alimenta la vostra ansia. Inoltre, la Luce scioglierà quel nodo esistenziale e a poco a poco vi libererà dal panico. Nella dimensione della Luce – nell'altra realtà – la negatività non esiste. Grazie alla Resistenza potete accedere a quel regno per purificare la vostra coscienza e sradicare una volta per tutte l'ansia che vi opprime.
Un mio discepolo che studiava la קַבָּלָה da circa sette anni, vi racconta ora della sua esperienza relativa agli attacchi d'ansia, chiarendo efficacemente la differenza che esiste tra imparare a gestire e resistere.
Prima di avvicinarmi alla Kabbalah mi bastava fare qualche chilometro in macchina per avere un violento attacco di panico. Andavo in iperventilazione e avevo la sensazione di non riuscire più a respirare. Quando dovevo prendere un aereo mi imbottivo di dramamina e Ativan, un tranquillante. Se mi toccava guidare per un tragitto lungo prendevo mezza pasticca di Ativan. La mia vita era arrivata a un punto morto. Così cominciai una terapia comportamentale che mi aiutò a gestire gli attacchi. Alla fine non avevo più bisogno di prendere le pillole, ma dovevo tenerle sempre in tasca per ogni evenienza, per sentirmi tranquillo. La terapia – insieme alle tecniche di rilassamento – mi aiutarono a gestire la mia ansia. Ma era comunque un compromesso. Non era vita, quella: era semplice sopravvivenza!
Poi ho scoperto la קַבָּלָה. Per farla breve, studiare la קַבָּלָה, servirmi dei suoi strumenti – tra cui la Resistenza – mi ha aiutato a individuare la causa profonda del mio problema, che era di natura spirituale, non fisica. Ho dovuto attraversare un periodo di purificazione, ho dovuto fare i conti con alcuni nodi irrisolti, vivere una crisi catartica, e finalmente ne sono uscito. E come se i ricordi e le esperienze relativi a quegli attacchi d'ansia fossero stati totalmente cancellati dalla mia coscienza, è questa la cosa che mi ha sorpreso di più. Ricordo la prima volta che misi piede su un aereo – tratta Roma-Tel Aviv, due ore di volo – senza aver preso tranquillanti (e senza averli neppure in tasca). Durante il volo non sentii il bisogno di ricorrere alle tecniche di rilassamento. Non facevo pensieri angosciosi. Non facevo previsioni. Niente. Non avevo neppure la tipica euforia che provi dopo aver superato un attacco. Ero assolutamente tranquillo perché ormai ero un essere umano (spirituale) normale che aveva estirpato dalla sua anima l'origine nascosta dei suoi attacchi d'ansia.
Come si è detto, la trasformazione spirituale non significa cercare di sfuggire ai problemi bruciando incensi e recitando mantra per far sparire le nostre preoccupazioni. Al contrario, dovete confrontarvi con le situazioni caotiche e con le vostre modalità di reazione.
Per aiutarvi a portare più Luce nella vostra vita, la mia קַבָּלָה vi offre il Nono Principio Spirituale:
Gli ostacoli vi offrono l'opportunità di
connettervi alla Luce.
Più numerose sono le barriere che incontrate, più possibilità avete di attingere alla Luce. Più ostacoli ci sono, più numerose sono le micce che innescano le vostre reazioni e di conseguenza maggiore sarà anche la possibilità di resistere e trasformarle. «Più ce n'è, meglio è!» Dopotutto, lo scopo della vostra vita è trasformarvi (vedi il Quarto Principio Spirituale), e solo un ostacolo può darvi questa opportunità!
La Resistenza che voi opponete in una determinata situazione determina anche la quantità di Luce che riceverete. Pensate a un sassolino nello spazio: riflette e genera una quantità di luce direttamente proporzionale alle sue dimensioni. E se invece di un sassolino ci fosse uno specchio gigantesco? Ci sarebbe una Resistenza molto più grande, dunque molta più Luce.
Questo semplice principio è la chiave per determinare la quantità di Luce che generate. Più Luce riflettete, più ne ricevete. Più resistete al vostro comportamento reattivo, più felicità e piacere pervaderanno la vostra esistenza. Funziona così:
- Più grande è il problema da affrontare, più forte sarà il vostro impulso a reagire.
- Più forte è la vostra reazione, maggiore sarà la Resistenza che dovrete opporle.
- Maggiore è la Resistenza che opponete, maggiore sarà la quantità di Luce nella vostra vita.
Perciò la prossima volta che vedrete profilarsi all'orizzonte una sfida davvero impegnativa ricordatevi del Decimo Principio Spirituale:
Più grande è l'ostacolo, più grande è
la Luce potenziale.
La maggior parte delle persone tende a scegliere la via della Resistenza minima. Quasi tutti cercano situazioni facili, comode. Ma la comodità non produce una Luce duratura. Dovete imparare a evitare ciò che è facile e comodo e buttarvi invece a capofitto nelle situazione «scomode», perché solo così potete applicare la massima Resistenza. Effettivamente, in un primo momento, questa via può creare disagio o sofferenza, ma è l'unica strada per raggiungere un appagamento duraturo. Per quanto possa sembrarvi difficile, dovete dare il benvenuto ai problemi e agli ostacoli, non tentare di evitarli, perché sono vere e proprie opportunità di evoluzione spirituale.
Siete stati programmati a evitare i problemi e a scansare gli ostacoli. Siete stati abituati a confutare e respingere le opinioni e le argomentazioni altrui, sia degli amici sia dei nemici.
Ipotizziamo che vi troviate in gravi difficoltà economiche. Arriva Dio e vi fa una proposta: vi darà un milione di euro ogni volta che qualcuno vi ferirà o vi farà un torto... ma a patto che non vi lasciate coinvolgere da sentimenti reattivi. In pratica non potete prenderla sul personale.
Quale sarebbe, allora, il vostro pensiero costante?
Non fareste che pregare Dio perché vi faccia incontrare persone che vi feriscano. Ogni mattina vi svegliereste con il chiodo fisso di trovare relazioni difficili, persone sgradevoli e situazioni caotiche!
Come le tradizioni spirituali orientali, la קַבָּלָה insegna che ciascuno di voi arriva in questo mondo portandosi dietro una «valigia» dalle esistenze precedenti. In questa valigia ci sono tutte le situazioni che vi hanno mandato in cortocircuito nelle vostre vite passate o in un momento dell'esistenza attuale che non riuscite a ricordare. Ogni volta che non sapete opporre Resistenza al vostro comportamento reattivo sarete tenuti a correggerlo in un determinato punto nel futuro. Questo concetto di correzione è chiamato «Tikkun תיקון». Possiamo avere un Tikkun con il denaro, le persone, la salute, l'amicizia o le relazioni. C'è un modo molto semplice per identificare il proprio Tikkun: tutto ciò che ci crea disagio è una parte del vostro Tikkun.
Anche tutte le persone che veramente vi infastidiscono e vi annoiano sono parte del vostro Tikkun. Se trovate difficile dire di no a una persona che vi telefona all'ora di cena cercando di vendervi qualcosa, è quello il vostro Tikkun e deve essere corretto. Se vi imbarazza chiedere lo sconto all'altezzoso commesso di una boutique, di sicuro quello è il vostro Tikkun. Se fate fatica ad affrontare un impiegato o un datore di lavoro, la causa scatenante va ricercata nel concetto di Tikkun.
Quando non riuscite a correggerlo resistendo al vostro comportamento reattivo, sarà ancora più difficile apportare una correzione in quella determinata area la volta successiva. Quel particolare tratto reattivo si rafforza. Il vostro Avversario si rafforza. Non soltanto dovrete affrontare nuovamente il problema, ma sarà anche emotivamente molto più arduo mettere in atto la Resistenza. E la prossima volta non significa necessariamente la prossima vita: quelle medesime correzioni possono ripresentarsi incessantemente nella vostra incarnazione attuale.
A volte è fin troppo facile dare la colpa dei problemi che incontrate in questa vita a un'esistenza passata. Di solito combinate abbastanza guai in questa vita per garantirvi il caos che vi travolge. È questa la ragione spirituale per cui si ripresentano sempre gli stessi problemi. Potrebbero benissimo emergere con persone diverse a distanza di anni, ma si tratta sempre dello stesso problema di fondo.
Cercare conforto e fuggire il nostro Tikkun genera una gratificazione e un sollievo momentanei, ma sul lungo periodo porta con sé il caos. Invece, più grande è l'ostacolo, più grande è la Luce potenziale.
Una volta compreso ciò, non potete più considerarvi vittime. Anche se vi piace, non potete dolervi delle fatiche, dei problemi e delle situazioni «scomode» che vi si presentano, perché tutte quelle difficoltà sono lì per far scendere la perenne Luce dell'appagamento nella vostra vita. Prima, però, c'è un Tikkun che deve essere corretto.
All'inizio è divertente cedere al comportamento reattivo. Vi approfittate degli altri e fate tutto per il vostro tornaconto. Ma alla fine il contraccolpo vi aspetta al varco ed ecco che vi ritrovate impantanati nel caos e nel dolore. Giorno dopo giorno vi trovate a dover affrontare sempre gli stessi problemi, eppure non imparate mai la lezione: non riuscite a cogliere la connessione tra le vostre reazioni e il caos in cui vi dibattete.
Ma poi – dopo aver vissuto anno dopo anno, esistenza dopo esistenza, in questo orribile incubo circolare – nel momento in cui raggiungete un punto di sofferenza insostenibile, ecco che conoscete una sorta di risveglio. Vi imbatteteo in un mio libro e capite che fermare le vostre reazioni, sconfiggere l'ego e prendersi più cura delle persone che vi circondano invece che del vostro Avversario, porta effettivamente nella vostra vita la vera Luce. Prima non avevamo mai sperimentato questo genere di Luce durevole perché avevamo finito per assuefarci agli « sballi » e ai brividi della reattività. Ma questa Luce durevole è diversa. Vi fa stare bene. Bene davvero. Ecco che cos'è la vera felicità!
Adesso siete motivati a trasformare tutti i vostri impulsi reattivi e a vivere in uno stato proattivo. Trovate la vostra anima gemella e potete vivere per sempre nella Luce.
E, per inciso, ricordatevi che non dovete raggiungere il punto di sofferenza massima per svegliarvi. Nel momento in cui cominciate a far vostri i miei insegnamenti, tutto cambia.
Ecco una serie di situazioni, le mie parabole, che vi aiuteranno a comprendere meglio il concetto di Resistenza e le opportunità insite nelle situazioni critiche che fanno parte di un Tikkun:
- RESISTENZA ALL'EGO
Vi trovate tra amici o colleghi di lavoro. Tutti parlano, ciascuno ostenta le sue competenze riguardo un determinato argomento, ma vi è chiaro che ne sapete più di chiunque altro. Sentite l'urgenza di parlare e di sfoggiare la vostra conoscenza. Resistete: è il vostro Ego! Non aprite bocca, non dite una parola. Riconoscete quest'opportunità spirituale e lasciatela andare. La Luce entrerà e voi potrete apprendere qualcosa di prezioso dalla conversazione.
- RESISTENZA ALL'EGO INVERSO
Al termine di una riunione di lavoro tutti fanno domande tranne voi. Vi sentite sotto pressione. Siete insicuri. Avete paura di quello che gli altri potrebbero pensare. Vi sentite a disagio, in imbarazzo. La vostra prima reazione sarebbe di cedere all'insicurezza. È la sindrome da Ego inverso, quella che vi fa pensare di non essere all'altezza. Resistete! Abbandonatela! Preoccuparsi di quello che pensano gli altri è un comportamento reattivo. Poi vedrete che sarete avvicinati da una mezza dozzina di persone che attaccheranno discorso con voi. Vi accorgerete che la vostra insicurezza non aveva alcuna ragion d'essere e che nessuno l'aveva notata.
- RESISTENZA ALLA PIGRIZIA
Vi viene un'idea magnifica. All'inizio siete eccitatissimi e vi date da fare per metterla a punto. Poi entra in gioco la tendenza a procrastinare. E cominciate a rimandare. Resistete alla pigrizia! Resistenza non significa necessariamente fermarsi e smettere di agire. Spesso significa arrestare il desiderio di fermarsi e di avvitarsi sui propri pensieri. In pratica, il vostro Tikkun non è in grado di finire ciò che avete cominciato.
- RESISTENZA AL GIUDIZIO
Scoppia un litigio tra i vostri famigliari o tra vostri amici. Uno dei litiganti vi racconta la sua versione e voi inorridite: siete già pronti a emettere la vostra sentenza e a schierarvi. Resistete! Lasciate perdere le vostre emozioni. Ascoltate l'una e l'altra campana. È probabile che il vostro Tikkun sia connesso a un comportamento censorio. Scoprirete che ogni medaglia ha sempre due facce.
Ecco una fondamentale e profonda legge universale: secondo la mia קַבָּלָה le vostre azioni reattive, i vostri peccati e il vostro comportamento negativo non possono assolutamente ritornare a castigarvi come giudici implacabili. Le vostre parole e le vostre confessioni non potranno mai a infliggervi una punizione. Neanche quella forza che chiamiamo Dio può giudicarvi. Il cosmo non vi penalizzerà mai. Questo è un principio della קַבָּלָה scolpito nella pietra. Quasi incredibile, vero?
Ma allora perché richiamate così tanti «castighi» nella vostra vita? Buona domanda.
La mia קַבָּלָה afferma che il mondo è organizzato strategicamente e costituito in modo tale che tutte le persone nella nostra vita – dagli amici più cari alle conoscenze casuali, dai famigliari più stretti agli sconosciuti che incontriamo per la strada – commettono i nostri stessi peccati. Ecco cosa accade: i tratti negativi altrui si paleseranno nel corso della vostra vita quotidiana. Nel momento in cui scegliete di giudicare (a ragione o a torto) un altro individuo, innescate il processo contro di voi. Soltanto le parole che dite contro il vostro prossimo permettono all'Avversario di infliggervi il contraccolpo indotto dalle vostre reazioni passate. Solamente quando date un giudizio su un'altra persona l'Avversario può emettere un verdetto di colpevolezza contro di voi.
Invece, se opponete Resistenza e vi astenete dal giudicare gli altri, non verrete giudicati. Pensate a come potrebbe essere, a che mondo gentile, misericordioso e clemente avreste se soltanto smetteste di giudicare gli altri ricorrendo allo strumento della Resistenza.
Dunque, se preparate la vostra mente a resistere a tutti gli atti di giudizio, potrete proteggervi dai vostri stessi atti deplorevoli e codardamente reattivi.
- RESISTENZA AL RIPIEGAMENTO SU SE STESSI
Dovete prendere una decisione importante e siete preoccupati per i risvolti che questa potrà avere sulla vostra vita. Fate considerazioni, analizzate, vi preoccupate, vi consumate, vi affannate e vi sforzate. Resistete alla tendenza ad angosciarvi per voi stessi! Uscite e fate qualcosa di buono per qualcun altro. Investite un po' del vostro tempo nell'aiutare gli altri a risolvere i loro problemi. Se uscite dal vostro guscio, le soluzioni arrivano quando meno ve lo aspettate.
- RESISTENZA ALL'AUTOCOMPIACIMENTO
Avete fatto qualcosa di strepitoso e tutti tessono le vostre lodi. Ora avete la tentazione di rivivere quel momento di gloria e di replicarlo all'infinito nella vostra niente. Resistete a questo «self-service» dei ricordi! Pensate più in grande. Che altro potete fare? Qual è il prossimo passo? Mettetevi in marcia verso nuove imprese positive.
- RESISTENZA AGLI IMPULSI CATTIVI
Le cose non stanno andando bene. Vi sentite un po' giù e non proprio sicuri di voi stessi. Un bel giorno arriva la telefonata di un amico. Dopo i soliti convenevoli, il tizio comincia a parlare male di un amico comune. La conversazione vi assorbe: fare a pezzi qualcun altro vi fa sentire meglio, perché venire a sapere dei suoi problemi cambia la percezione della vostra situazione. Resistete alla tentazione del pettegolezzo e a quella di parlare male degli altri! In termini cabalistici si commette peccato di omicidio non solo quando si uccide fisicamente un uomo ma anche quando se ne stronca la reputazione. Porre fine alla telefonata o cambiare argomento, quindi, equivale a salvare la vita alla persona in questione. Ciò libererà la Luce in tutta la sua potenza, cosa che vi aiuterà a risolvere i vostri problemi.
- RESISTENZA AL CONTROLLO
Siete uno scrittore in erba e avete appena terminato quello che secondo voi è un grande libro. Lo fate leggere a un amico, che si dà il caso sia un editor. Vi aspettate grandi lodi, ma ricevete svariate critiche. Prendete la batosta come un attacco alla vostra persona e cominciate a perdere fiducia. Resistete! La vostra reazione significa che credete che la vera fonte di ciò che avete scritto siete voi, non la Luce. Ma i veri artisti sanno di essere solo un canale. Inoltre, anche la critica proviene dalla Luce. Allora rinunciate al controllo. Abbiate fede in questo percorso e lasciate andare l'attaccamento alla vostra opera.
- RESISTENZA AL SENSO DI COLPA
Avete commesso un errore, uno davvero grosso, così vi autopunite in ogni modo possibile. Portate tutto il peso della colpa. Resistete a questo impulso all'autodistruzione! Abbandonatelo. Abbracciate la verità della mia Cabala קַבָּלָה: in ognuno di noi ci sono due lati, proattivo e reattivo, la Luce e la tenebra, l'anima e Satana, la parte che ha bisogno di essere corretta e cambiata e quella a immagine e somiglianza di Dio che ci aiuterà a trasformarci. Non chiudete gli occhi di fronte al fatto che possiamo compiere errori, ma guardate a questo come a un'opportunità. Cadere e rialzarsi è il modo in cui noi creiamo la trasformazione spirituale.
- RESISTENZA ALLE ASPETTATIVE
Avete molte aspettative riguardo al vostro lavoro, ma non si concretizzano. Vi aspettate certe reazioni dagli amici, ma non arrivano. Sapete come certe persone dovrebbero trattarvi dopo tutto quello che avete fatto per loro, ma si rivelano degli ingrati. Avete sognato a lungo questa vacanza e il risultato è che piove tutti i giorni e vi rubano anche la carta di credito. Resistete a tutti i sentimenti di delusione! Date uno stop al vittimismo. Qualcosa di meglio è in arrivo. Abbracciate il principio cabalistico di chiedere la Luce per ciò di cui avete bisogno nella vita, non per ciò che volete. Arriverà la vera felicità e capirete la ragione della vostra delusione.
La Luce vi porta ciò di cui voi avete realmente bisogno e non quello che potreste volere. C'è sempre un disegno più grande.
- RESISTENZA ALLA MANCANZA DI FIDUCIA
Dovete parlare in pubblico, oppure siete i responsabili di un progetto molto importante. La vostra reazione naturale potrebbe essere: «Non ce la faccio, non sono all'altezza, non voglio che gli occhi di tutti siano puntati su di me». Si tratta di Ego inverso. Smettete di pensare in modo così limitato. Non siete al centro del mondo. C'è un disegno più grande che comprende altre persone, non solo voi. Concentratevi su come aiutare gli altri a ottenere quello di cui hanno bisogno, così scoprirete che è possibile riuscire a fare le cose senza sforzo.
- RESISTENZA ALL'EGOISMO
Arrivate a casa dopo una giornata infernale. C'è una questione di lavoro che vi arrovella. I bambini richiedono la vostra attenzione, ma siete troppo intenti a mettere a punto la vostra strategia. Con i figli giocherete un'altra volta: dopo tutto – vi dite – è per la famiglia che state facendo tutto questo. Balle! Resistete a queste reazioni puerili, che si autoalimentano. Fate tutto solo per voi stessi. L'eccitazione per il nuovo affare. Il profitto e il potere: sono normalissimi impulsi egoistici. Regalate un po' di tempo ai vostri bambini quando è più difficile farlo.
Dovete resistere alle tentazioni egoistiche, superarvi e uscire da voi stessi.
Quando non siete più in grado di provare il genuino appagamento che la vita può offrirvi scattano dei veri e propri blocchi mentali. Quando mettete in atto la Resistenza, il guscio si rompe, i blocchi vengono rimossi e cominciate a vivere. Cominciate a sentire che cos'è la vera felicità.
Quando lasciate andare, cominciate a vivere con una tale pienezza che i bisogni dettati dal vostro egocentrismo non costituiscono più un problema. Ecco il vero appagamento: quando rompete quell'equilibrio fasullo tra affari, famiglia e condivisione; quando donate voi stessi perché è la cosa più naturale al mondo. Così avrete tutto.
È importante non buttarsi giù. Resistete anche a questo. Il fatto che siate coscienti di quanto sta accadendo e che vi state sforzando porterà la Luce in qualunque situazione. Sappiate che l'Avversario sta facendo scherzi alla vostra mente. Lui è dietro a ogni cosa, a tutti i vostri sogni di potere e di gloria. Se l'Avversario sta manovrando dietro le quinte, qualunque cosa voi facciate non avrà importanza: lui farà in modo che non vi sembri mai abbastanza. Nella vostra caccia inesorabile quanto inutile, la famiglia passa in secondo piano. La Resistenza evita che ciò si verifichi. Contrariamente a quanto vi viene detto da tutti, la Resistenza non è inutile. La Resistenza è appagamento! Spesso è difficile scorgere e sperimentare la vera Luce che proviene dalla famiglia. L'Avversario può fare in modo che l'eccitazione provocata dagli affari vi faccia sentire meglio – apparentemente – della tranquillità del focolare... finché non sarà troppo tardi. Comunque, quando mettete in atto il concetto di Resistenza, provate subito un senso di soddisfazione e gioia che non avevate mai provato.
- RESISTENZA ALL'INSICUREZZA
Voi e il vostro partner avete lavorato duro per parecchio tempo a un progetto che ha un successo straordinario. E adesso avete paura a dovervi dividere il merito. A cause della vostra insicurezza cercate di stabilire chi ha fatto cosa. Se tutti pensano che il vostro partner ha dato il maggior contributo al progetto, questo ferirà il vostro ego. Resistete a questi pensieri e a questi sentimenti reattivi! Allora cede te tutto il merito. Se lo fate, potreste pensare: «Dovrei resistere solo un po', non troppo, perché devo mettere in pratica i precetti della Cabala un passo alla volta». Sciocchezze!
Resistete anche a questi pensieri e date al partner tutto il merito. Ricordate: l'Avversario vi metterà alla prova a ogni passo del cammino. Ricordate: le lodi danno piacere per un momento, la Luce rimane per sempre. Non mandate all'aria l'attività per un po' di gratificazione personale.
- RESISTENZA ALL'IMBARAZZO
Fate un grosso errore. Se tutti se ne accorgono, arrossirete e vorrete sprofondare. Ma voi reagite e cercate di nascondere il vostro imbarazzo. Resistete! Amate l'umiliazione. Prendetela su di voi. Abbassate le difese. Abbassate la guardia. Vivete questa disavventura fino in fondo e lasciatevi travolgere dall'imbarazzo. Diventate vulnerabili. Rendetevi conto che rappresenta un'opportunità per cancellare il vostro ego. Alla fine, il vostro ego sarà soggiogato e vedrete che nessuno aveva notato il vostro errore. Ecco come agisce la Luce.
- RESISTENZA AL BISOGNO DI AMMIRAZIONE
Uscite con alcuni amici e fate nuove conoscenze. I vostri amici vi presentano come uno molto in gamba. Dovete rispondere a una domanda difficile e non siete del tutto sicuri della risposta. La vostra prima reazione è di improvvisare una risposta e di cavarvela meglio che potete. Resistete! Dite: «Non lo so» e basta. Lasciate perdere. Poi resistete anche al pensiero reattivo che vi sussurra che i vostri amici potrebbero non ammirarvi o cercarvi più.
- RESISTENZA AI DUBBI
Nella vita applicate la saggezza della קַבָּלָה, usate il principio della Resistenza in una situazione reale, ma i risultati non si vedono. Affiorano i dubbi. Non funziona, vi dite. Resistete a questi pensieri reattivi! È una prova per vedere se siete davvero arrendevoli. Tutte le volte che cercate i risultati, vanificate l'intero esercizio. Questo è il vero paradosso. Cercate i risultati e non li troverete. Rinunciate e avrete tutto!
Questo è quasi tutto ciò che questo libro può fare per voi su questo particolare argomento. Il resto tocca a voi. Dovete immergervi nel caos della realtà e agire, nient'altro. Conoscerete il potere e la magia della Resistenza quando la sperimenterete nella vita reale.
Ma provate a indovinare...
Una volta che siete passati da un atteggiamento reattivo a uno proattivo, avete eliminato il Pane della Vergogna. In quella situazione avete trasformato spiritualmente voi stessi. Ora siete pronti e in grado di ricevere la Luce eterna dell'appagamento in quel campo della vostra vita. Avete raggiunto l'obiettivo della vostra esistenza in quella circostanza specifica.
Però, l'Avversario ha un'altra freccia al suo arco...
Provate a ricordare quella volta in cui una lampadina di casa vostra si è bruciata. Quando è andata in cortocircuito, per un momento c'è stato un lampo di luce intensa, poi il buio.
Che cosa è successo?
Il filamento si è frantumato.
Il polo positivo si è collegato direttamente al polo negativo.
Puff!
Un cortocircuito.
Un lampo di luce.
Buio.
Avete notato come il lampo di luce generato dal cortocircuito era più intenso di quando la lampadina brucia normalmente. La Luce spirituale lavora nello stesso modo.
Il piacere momentaneo dovuto al comportamento reattivo è molto più forte e tossico del piacere duraturo della Luce generato dalla Resistenza. Ma il picco di piacere che ci deriva da un comportamento reattivo sarà sempre seguito dall'oscurità.
Sono queste le leggi della corrente elettrica. Sono queste le leggi della corrente spirituale.
Appena ne ha la possibilità, il vostro Avversario diffonde un immenso piacere a tutti e cinque i sensi. Troppo spesso tutti voi accettate la sua offerta, perché l'atteggiamento reattivo è una vera tentazione: libera una vampata irresistibile di energia.
L’intensità della Luce della Resistenza può non essere brillante quanto il lampo di un cortocircuito, ma il volume di illuminazione prodotto dalla Resistenza è assai superiore.
L'alcol e le droghe hanno una potenza analoga a quella di un cortocircuito. Secondo la mia קַבָּלָהle sostanze stupefacenti portano l'anima ai livelli più elevati dell'atmosfera spirituale. Come sottolineava Carl Jung, non è un caso che l'alcol sia chiamato anche spirito. Il problema è che le droghe vi connettono in maniera molto diretta con queste energie; e il risultato è che andate in cortocircuito: bruciate e poi scoppiate.
C'è un distinguo importante tra i motivi per cui bisogna evitare le droghe dettati dalla morale e il punto di vista della קַבָּלָה. Se nella vita il vostro obiettivo è ascendere a livelli superiori di coscienza, alcol e droghe sono assolutamente inadeguati a soddisfare questo proposito. Dovete trovare vie per raggiungere in modo permanente e non momentaneo questi livelli più alti di esistenza. Ma l'Avversario usa costantemente il potere della gratificazione istantanea e degli «sballi» momentanei per innescare la vostra reazione. Il suo unico obiettivo è creare cortocircuiti così da farvi piombare nelle tenebre.
Ogni giorno, sul lavoro, nella vita sociale e in quella famigliare dovete prendere decisioni difficili. Dovete continuare a reagire a tutti quegli stimoli esterni provenienti da ogni direzione? O dovete fermare queste reazioni per portare un po' di sanità spirituale nelle vostre vite?
Per qualche ragione, non è facile resistere alla gratificazione immediata. Orientate le vostre menti verso il traguardo della non reattività, ma quando arriva il momento venite sviati dal piacere fugace di reagire all'istante. Leggendo tali considerazioni in questo mio libro, momentaneamente vi esaltate. Il giorno dopo qualcuno vi insulta, un affare va a rotoli, qualcuno parla male di voi e ricadete nella vostra modalità reattiva.
Prima di scoprire perché per voi sia così difficile resistere alle tentazioni, dovete scoprire un'altra arma dell'arsenale dell'Avversario.
Quando le cose cominciano ad andare veramente bene, potete cadere nella trappola di credere che i tempi felici non finiranno mai. Diventate arroganti. Pensate di essere infallibili.
La קַבָּלָה vi insegna che la Luce emana da due fonti: il Creatore e l'Avversario. Ricordate che la Luce del Creatore è una fiamma eterna. La Luce dell'Avversario, invece, è il scintillio della miccia di un candelotto di dinamite. Quando vi sforzate di ottenere il successo con un comportamento reattivo, il successo vi giungerà dall'Avversario. Più siete reattivi, più vittorie avrete... ma a che prezzo! Secondo la קַבָּלָה il mito di Faust che vende l'anima al Diavolo è molto vicino alla realtà.
Il principio faustiano è all'opera quasi tutti i giorni: siate reattivi e l'Avversario vi darà la Luce, anche se temporaneamente. Dopodiché comincerà a impossessarsi della vera Luce del Creatore. Una volta che la dinamite è scoppiata, voi vi ritrovate nel caos.
La קַבָּלָה vi insegna che per un po' l'Avversario vi ripagherà bene, solo per tenervi in uno stato mentale reattivo. In altre parole, vi dà semplicemente un candelotto di dinamite con una miccia (tempo) lunghissima, in modo tale che l'illusione del successo e la Luce durino di più.
Quando volate in alto, credete di essere i brillanti artefici del vostro successo. Il vostro ego si gonfia come una mongolfiera: è pieno solo di aria calda e, quando meno Ve lo aspettate, si affloscerà.
Quasi tutti conoscono la storia biblica dell'Esodo, ma la maggior parte delle persone – compresi rabbini e sacerdoti – non ne coglie il recondito significato spirituale e la fondamentale importanza per la vostra vita.
La storia ci dice che per quattrocento anni gli Israeliti rimasero in schiavitù in Egitto. Erano schiavi figli di schiavi, tenuti prigionieri dallo spietato faraone, signore dell'Egitto. In seguito giunse un grande capo chiamato Mosè che, su missione di Dio, conquistò la libertà per il suo popolo. Poi condusse coloro che un tempo erano schiavi in un lungo e arduo viaggio, che vide il famoso passaggio attraverso il Mar Rosso e la salita al Monte Sinai per un appuntamento con il destino.
Ma ecco la parte interessante: per la prima volta dopo secoli gli Israeliti stavano assaporando la libertà, eppure presero a lamentarsi, a piagnucolare e a brontolare quando il deserto si fece un po' più caldo e afoso. Arrivarono perfino a scongiurare Mosè perché li riconducesse in Egitto!
Secondo la mia קַבָּלָה tutta questa storia è un codice. Egitto è la parola in codice che indica la vostra esistenza materiale nel mondo fisico del caos. Faraone si riferisce al vostro ego e alla natura umana incessantemente reattiva, egoista e intollerante. Ogni tratto della vostra natura in grado di tenervi sotto controllo è il faraone!
- Paura
- Rabbia
- Competitività
- Insicurezza
- Scarsa autostima
- Egoismo
- Invidia
- Ansia
- Impazienza
Tutte queste emozioni, nate dall'ego, vi tengono sotto controllo e vi imprigionano costantemente. Sono come una palla al piede che vi rallenta e vi impedisce di avanzare. Sono come manette che vi vincolano, barre di ferro che vi intrappolano, fruste che vi tormentano. Nella Creazione questa è la più antica relazione tra schiavo e padrone, e assume molteplici forme:
Siete schiavi degli aspetti della nostra esistenza materiale radicati nell'ego – automobili, vestiti, case lussuose, prestigio, potere e status sociale.
Siete preda dei vostri capricci e dei vostri desideri egoistici.
Siete schiavi della vostra carriera, delle vostre relazioni, delle vostre paure e dei vostri dubbi.
Siete prigionieri del modo in cui vi vedono gli altri.
Siete alla mercé del vostro disperato bisogno di essere accettati.
Siete in balia del costante bisogno di superare i vostri amici e colleghi.
Alcuni di voi sono intrappolati in una professione.
Altri si sentono legati e imbavagliati dai vincoli di un matrimonio.
Tutti siete schiavi del mondo fisico che vi circonda.
Ma nel momento in cui prendete coscienza di essere ancora prigionieri in Egitto – schiavi del nostro ego – potete carpire la chiave che vi libera dalle catene e raggiungere la libertà assoluta. Ecco quale è il vero potere spirituale della mia קַבָּלָה.
Fuggendo gli Egizi, gli Israeliti finirono con le spalle al muro sulle sponde del Mar Rosso. Il faraone e il suo esercito stavano per sferrare l'attacco, decisi a sterminarli. All'improvviso il Mar Rosso si divise, creando due imponenti mura d'acqua che s'innalzavano fino al cielo. Secondo lo Zohar tutte le acque della Terra si divisero ergendosi verso il cielo. E gli Israeliti ebbero la loro libertà. Mentre il faraone e il suo esercito si facevano sempre più vicini, Mosè aveva gridato aiuto a Dio. Lo Zohar insegna che Dio gli rispose con una misteriosa domanda: «Perché mi chiami?» In queste parole si cela una profonda verità spirituale. Non fu Dio a separare le acque del Mar Rosso! Anzi, fu addirittura sorpreso quando Mosè lo invocò. Ma se non fu l'onnipotente Creatore a separare le acque, chi è stato?
Gli Israeliti, messi alle strette a un passo dal baratro, fuggirono e, certo, le acque del Mar Rosso (come tutte quelle della Terra) si separarono magnificamente. Ma non fu Dio a farlo. Quando Dio chiese a Mosè perché Lo stesse invocando, Egli lasciò sottointendere che Mosè e gli Israeliti avevano il potere di separare da soli le acque del Mar Rosso. Dio stava rivelando una delle Leggi Spirituali della Vita: Vinci la tua natura reattiva e il cielo ti risponderà aiutandoti a vincere le leggi di Madre Natura, poiché entrambi sono intimamente connessi.
Per riuscire nell'impresa, però, è necessaria la certezza assoluta. È questa la segreta chiave di lettura della storia. Gli Israeliti furono costretti a entrare nel mare e avanzarono con certezza assoluta prima che una sola goccia d'acqua cominciasse a dividersi. Dovettero resistere all'immensa incertezza radicata nella loro natura. In effetti, i miei saggi cabalisti spiegarono che il Mar Rosso non si divise fino a che le acque non raggiunsero le narici degli Israeliti. Quando l'acqua cominciava già a riversarsi loro in gola, gli Israeliti rinunciarono al controllo ed ebbero fede nella salvezza. Misero la loro vita nelle mani della Luce. Un istante dopo respiravano aria fresca mentre le acque si separavano ergendosi verso il cielo.
Secondo molti insegnamenti spirituali, la coscienza crea la nostra realtà. Ciò che desideriamo è quanto riceviamo. Se siamo incerti, riceviamo l'energia dell'incertezza. Se reagiamo alle crisi con la preoccupazione e il pensiero negativo, accresciamo la probabilità di un esito doloroso.
Ma le cose possono cambiare radicalmente. Potete mettere fine alla vostra incertezza, ai vostri dubbi. Potete buttare all'aria i piani dell'Avversario. Opporre Resistenza significa lasciarsi permeare dalla Luce.
Se volete assistere a dei veri miracoli, cercate di smettere di dubitare dei risultati positivi. Concentratevi per eliminare il Pane della Vergogna e smettetela di rissarvi sugli esiti. Ricordate che i risultati esistono già nel Mondo Senza Fine.
Per eliminare il Pane della Vergogna, trasformate il vostro atteggiamento reattivo in proattivo, realizzando quindi l’obiettivo originario del Vaso – diventare la causa del proprio appagamento anziché essere un effetto reattivo; creare qualcosa di nuovo – essere una coscienza proattiva invece che reattiva.
Compiuta questa impresa, la Luce può fluire liberamente, realizzando lo scopo della creazione.
L'Undicesimo Principio Cabalistico vi aiuta a mantenere uno stato mentale proattivo nelle situazioni difficili:
Quando le sfide sembrano impossibili,
infondete certezza.
La Luce è sempre presente!
Infondere certezza in una situazione non significa che otterrete sempre il risultato sperato. Avere certezza significa sapere che la mano nascosta della Luce è dalla vostra parte. Potreste perdere punti, ma alla fine non perderete. La mia קַבָּלָה vi insegna che ogni avversità è un elemento assolutamente positivo. Come l'antidoto al morso velenoso di un serpente è contenuto nel veleno stesso, così la Luce è racchiusa negli ostacoli della vita.
Quando comprendete questo principio, abbracciate con entusiasmo le difficoltà dell'esistenza. Le vedete come opportunità di eliminare il Pane della Vergogna e di diventare i veri Creatori della vostra vita.
Ricordate che certezza non significa che otterrete ciò che volete, bensì che otterrete ciò di cui avete bisogno per favorire la vostra crescita spirituale. Significa avere certezza in qualsiasi risultato vi attende. Significa accettare la responsabilità per la negatività che si abbatte nella vostra vita. Significa rendersi conto che se state vivendo situazioni più o meno spiacevoli è perché, a un certo punto del vostro passato, avete piantato un seme negativo. Nel momento in cui supererete la vostra incertezza, farete miracoli.