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Sefer כותב ישוע/Capitolo 8

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Mashiach
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VIII
VIII


I miei ispirati antichi cabalisti chiamarono Resistenza l'atto di respingere la Luce compiuto dal Vaso. Incontreremo ancora questa parola dunque, per favore, tenetela a mente. Nel momento in cui il Vaso impedì alla Luce di colmarlo, essa si ritrasse e creò uno spazio vuoto. La Luce si contrasse creando nel Mondo Senza Fine un punto di oscurità. L'infinito aveva dato origine al finito.

I concetti di tempo e spazio come li intendete voi ebbero origine da un evento cataclismico... il cui boato riecheggia tuttora.

Gli scienziati hanno individuato l'eco cosmica di questa esplosione, e le hanno dato un nome... il Big Bang!

L'idea che già seimila anni fa il mio popolo abbia compreso che il vostro universo ha avuto origine da una grande esplosione è dovuta alla mia Parola.

Naturalmente, tale Big Bang fu confermato recentemente dal satellite COBE della NASA. I quotidiani e i notiziari di tutto il mondo diedero grande enfasi a questa scoperta. Stephen Hawking, fisico di chiara fama, la definì la scoperta del secolo. L'astrofisico George Smooth disse che fu come «guardare Dio». In realtà bisognerebbe dire che fu come guardare il primo tentativo da parte del Vaso di eliminare il Pane della Vergogna.

La scienza, troppo concentrata sui come della realtà fisica, non ha gli strumenti per comprendere il significato spirituale del perché il Big Bang c'è stato. Eppure, è interessante confrontare il modo in cui l'antica קַבָּלָה e i fisici del XX secolo descrivono l'origine del vostro universo. Le analogie sono notevoli.

Circa quindici miliardi di anni fa, prima che si formasse l'universo, non esisteva niente. Né tempo né spazio. L'universo ebbe origine in un punto preciso. Quel punto era circondato dal nulla assoluto. Non aveva ampiezza né profondità né estensione. Questo puntino conteneva tutto lo spazio, il tempo e la materia. Esso esplose con una forza inimmaginabile espandendosi come una bolla alla velocità della luce. Questa energia, alla fine, si raffreddò e si conglomerò in materia: stelle, galassie e pianeti.

Feci dire a Isaac Luria:

« L'universo fu originato dal nulla da un unico punto di luce. Questo nulla è chiamato il Mondo Senza Fine. Il Mondo Senza Fine era colmo di Luce infinita. La Luce poi si contrasse in un unico punto originando uno spazio primordiale. Al di là di questo punto non si conosce nulla. Dunque tale punto è chiamato l'inizio. Dopo essersi contratto, il Mondo Senza Fine emanò un raggio di luce. Questo raggio, poi, si espanse. Tutta la materia ebbe origine da quel punto. »

E, a proposito, in base ai calcoli dello זֹהַר (Zohar, il mio Libro dello Splendore, della Luce appunto), anche l'evento sopra descritto si verificò circa quindici miliardi di anni fa.

Come un genitore amorevole non interviene e lascia che il bambino cada affinché alla fine impari a camminare, così la Luce si ritrasse nel momento in cui il Vaso disse: «Grazie, ma adesso basta. Vorrei imparare a creare e condividere un po' di Luce con le mie sole forze».

Trattenendo la propria emanazione per creare un punto di vuoto, la Luce diede al Vaso il tempo e lo spazio in cui fare evolvere la propria natura divina attraverso la ricerca della Luce.

Quel microscopico punto di vuoto, quel neonato granello di spazio e di tempo dato al Vaso è il vostro universo fisico, sconfinato e pieno di stelle.

Il fatto che la scienza abbia confermato ciò che i miei cabalisti sapevano già da molto tempo sulla Creazione riempie la gente di stupore, eppure, come avete già avuto modo di capire da ciò che ho scritto, non dovrebbe. Dopotutto, le teorie cabalistiche hanno trovato conferma anche in campo medico. Per esempio, circa venti secoli fa, il mio זֹהַר Zohar accennava ai pericoli connessi all'ostruzione arteriosa, alle placche arteriosclerotiche e al colesterolo in relazione all'origine dei disturbi cardiaci, mentre la medicina moderna è giunta alle medesime conclusioni solamente negli ultimi sessant'anni.

Lo זֹהַר ha anche parlato di buchi neri nel cosmo e di universi paralleli. Ha descritto la Terra come una sfera con differenti zone temporali circa milleseicento anni prima che la scienza giungesse alla conclusione che il nostro pianeta non era piatto come un'asse da stiro.

I moderni studiosi e scienziati rimangono molto affascinati quando si imbattono in tali speculazioni racchiuse negli scritti dello זֹהַר. E dicono: è estremamente entusiasmante scoprire nel corso della ricerca scientifica che tra la fisica e la קַבָּלָה esiste una stupefacente somiglianza nella descrizione dell'universo e della sua creazione. La ricerca scientifica ha portato a concludere che tutto il vostro mondo fisico sembra essere costantemente sostenuto da un mare di luce quantica. Il mio «Sia la luce!» è un'affermazione chiave che dovrebbe illuminarvi in estrema profondità.

Ciò che colpisce di più in merito all'origine dell'universo descritta dalla mia קַבָּלָה è l'enfasi che ho dato alla Luce. Questo mi fa venire in mente il mare universale di luce quantica che viene definito campo elettromagnetico punto zero. Studi recenti hanno infine scoperto la possibilità che esista una connessione tra questo campo e alcune delle proprietà fondamentali della materia necessarie alla sussistenza dell'universo fisico quali l'inerzia, la gravitazione e la stabilità degli atomi. Ci state arrivando...

Come Melekh Mashiach sono strettamente legato agli insegnamenti che vi ispiro nella קַבָּלָה: riconoscere la luce come l'atto originano della creazione è un'intuizione antica quanto il libro della Genesi, e fisici come Stephen Hawking vi ricordano che ciò che è antico è anche attuale. Ma la tangenzialità tra scienza e Cbala, per quanto significativa, può dirsi completa solo nel momento in cui vi rendete conto che la Luce che è la vostra origine, è anche la fonte del vostro respiro nonché il vostro fine ultimo.

Racconto un'altra parabola:

C’era una volta un vecchio e gentile Inventapuzzle dotato di poteri magici. La sua gioia più grande nasceva dal creare bellissimi puzzle per i bambini che vivevano nel suo quartiere. Ma i suoi non erano puzzle normali. Avevano poteri magici: quando l'ultima tessera veniva inserita, le immagini irradiavano una luce intensa che colmava di gioia i bambini. Loro non dovevano fare altro che guardarle. Nulla di più. Era ancor meglio che mangiare diecimila biscotti o diecimila gelati.

Un bel giorno l'Inventapuzzle superò se stesso. Dipinse il suo quadro più bello servendosi di colori screziati di polvere di stelle e pennelli speciali con i manici d'oro. Era così entusiasta della sua creazione che decise di non spezzettarla nelle piccole tessere del puzzle: voleva che i bambini sperimentassero subito tutta la magia.

Quando finì di impacchettare il quadro entrò nel suo negozio un bambino, ansioso di vedere l'ultima creazione dell'Inventapuzzle. Entusiasta, l'uomo gli porse il quadro impacchettato. L'espressione luminosa del bambino sembrò svanire all'istante. Il suo viso si fece un po' triste. Ovviamente qualcosa lo aveva deluso. L'Inventapuzzle gli chiese: «Che cosa c'è che non va?» Il bambino spiegò che il vero divertimento stava proprio nel ricostruire il puzzle. L'uomo capì subito e, con lo stesso amore e la stessa cura che aveva messo nel creare l'immagine, tagliò e spezzettò il quadro. Poi sparpagliò delicatamente le varie tessere nella scatola e infine diede ai bambini ciò che veramente desideravano più di ogni altra cosa: la gioia e la soddisfazione di assemblare da soli i puzzle magici.

Per dare al Vaso l'opportunità di crearsi da solo il proprio appagamento, il Mondo Senza Fine fu spezzettato e trasformato in un puzzle. Permettendo al Vaso di riassemblare il puzzle della Creazione, voi – il Vaso – diventate artefici del vostro appagamento e la causa della vostra gioia, appagando in questo modo il vostro desiderio e il vostro bisogno più profondo.

Oltre a tutte quelle tessere di puzzle era necessario un altro elemento essenziale affinché il Vaso potesse realmente trasformarsi in un creatore di Luce...

Il potere dell'oscurità

Una candela accesa sullo sfondo di una luminosa giornata di sole sembra non emettere alcuna luce, ma in uno stadio buio perfino una singola candela è visibile nitidamente. Allo stesso modo il Vaso non riusciva a creare e a condividere in un regno che già irradiava Luce: era essenziale che nascesse una zona di oscurità per far sì che vi trasformaste da entità riceventi passive in esseri che davvero sanno guadagnarsi e creare la propria Luce e il proprio appagamento.

È naturale domandarsi: ma allora come ha fatto la Luce a nascondersi?

Per nascondere la Luce splendente del Mondo Senza Fine – e creare quel minuscolo puntino in cui sarebbe stato generato il vostro universo – furono innalzati dieci veli. Gradualmente, di velo in velo, l'intensità della Luce fu schermata, fino a trasformarsi in semioscurità.

Questi dieci veli diedero origine a dieci diverse dimensioni che in ebraico sono chiamate le Dieci Sefirot.

Albero della vita con le 10 Sefirot e le 22 lettere ebraiche, così come rappresentato nel Sefer Yetzirah. I differenti colori delle linee rappresentano i tre gruppi di caratteri: • rosso - le 3 lettere "madri" • blu - le 7 lettere "doppie" • verde - le 12 lettere "semplici"
Albero della vita con le 10 Sefirot e le 22 lettere ebraiche, così come rappresentato nel Sefer Yetzirah. I differenti colori delle linee rappresentano i tre gruppi di caratteri:
• rosso - le 3 lettere "madri"
• blu - le 7 lettere "doppie"
• verde - le 12 lettere "semplici"

Kether, la dimensione più elevata, rappresenta il regno più splendente della Luce, il più vicino al Mondo Senza Fine. Malchuth, situata nella posizione più bassa, rappresenta la dimensione più oscura, il nostro universo fisico.

L'unico residuo di Luce nel nostro universo oscuro è una «luce pilota» che ci permette di esistere. Tale «luce pilota» è la forza vitale dell'umanità. La forza che genera le stelle, alimenta i soli e mette in moto ogni cosa: dal battito del cuore al turbinio delle galassie fino agli operosi formicai.

Un puzzle può definirsi tale soltanto se esiste uno spazio tra i singoli pezzi e un tempo per riassemblarli. Il Mondo Senza Fine è un regno in cui lo spazio e il tempo non esistono. Perciò la Luce doveva crearli. Ciò accadde automaticamente nel momento in cui la Luce fu offuscata dai dieci veli.

Schermare la Luce significò oscurare i suoi attributi essenziali:

  • Se da una parte del velo esiste la Luce, dall'altra deve materializzarsi l'oscurità.
  • Allo stesso modo se è l'assenza di tempo la realtà esistente da un lato del velo, dall'altro si viene a creare l'illusione del tempo.
  • Se da un lato del velo c'è un ordine perfetto, nell'altra dimensione regna il caos.
  • Se da una parte del velo ci sono interezza e assoluta armonia, allora dall'altra esisteranno lo spazio e le leggi della fisica.
  • Se da un lato del velo Dio è una realtà manifesta e una verità, dall'altro l'assenza di Dio e l'ateismo saranno la realtà (gli atei dunque avrebbero ragione nel dichiarare che non esiste un'entità che possa chiamarsi Dio. Tuttavia, l'unico scopo dell'umanità in questo mondo è trascendere il reame dell'1 per cento e scoprire una verità più alta, che è poi l'argomento di questo mio libro.)

Cominciate a cogliere il mio disegno? Benvenuti in questo mondo fatto di oscurità e disordine! Ma io vi condurrò per mano verso la vera LUCE, l'Ordine del mio Splendore.

Niente depressione, niente disperazione, niente tristezza. Con me sta la gioia!

Anche se brancolate nel buio e nel caos di questo mondo fisico, non dovete disperare perché, in realtà, la Luce c'è ancora. Se coprite una lampada con degli strati di vestiti alla fine nella stanza ci sarà buio, eppure la luce risplende ancora come prima. La sua intensità non è mai diminuita, l'unica differenza è data dagli strati di tessuto che la ricoprono. Io vi insegno a rimuovere progressivamente quegli strati, a riassemblare il puzzle della Creazione e portare ancora più Luce nella vostra vita.

Nel corso di un processo la cui descrizione ho spiegato altrove, il Vaso infinito si ruppe in due forze distinte di energia spirituale: il principio maschile, chiamato Adamo, e quello femminile, chiamato Eva.

Questi due segmenti in seguito si frantumarono in innumerevoli pezzi creando anime maschili e femminili. Le scintille più piccole crearono il mondo animale. Quelle ancora più piccole andarono a costituire il regno vegetale e così via fino ai frammenti di materia ed energia che costituiscono il cosmo. Dagli atomi alle zebre, dai microbi ai musicisti, tutto ciò che esiste è una parte del Vaso originale.

Adamo era diventato atomo. O, per essere più precisi, Adamo diventò il protone di un atomo mentre Eva si trasformò nell'elettrone. Questi sono i principi dell'energia maschile e femminile che animano il vostro universo.

Tutte le anime appartenevano a quella prima, infinita Anima primordiale che si frantumò.

Dunque, secondo questa mia esposizione, tutto nell'universo è permeato di una propria scintilla di Luce, di una propria forza vitale. Ciò significa che anche gli oggetti inanimati hanno un'anima? Una roccia ha un'anima? La riposta è sì! L'unica differenza tra l'anima di una roccia e quella di un rocciatore è il grado e l'intensità del loro desiderio di ricevere la Luce.

Più un'entità desidera e riceve la Luce, maggiore sarà il suo grado di intelligenza e consapevolezza di sé. Un essere umano è più intelligente e consapevole di una formica e una formica è più intelligente e consapevole di una roccia.

Poiché il Vaso si ruppe, ogni singola scintilla spirituale ora dispone di qualcuno con cui condividere e con cui interagire per compiere il processo di creazione della Luce e riassemblare il puzzle.

Dunque ora sapete chi siete realmente: una scintilla del Vaso originario che andò in pezzi. E lo stesso vale tanto per il vostro miglior amico quanto per il vostro peggior nemico. E perfino per le piante che avete in giardino!

Adesso sapete anche che la vostra vera essenza, la sostanza di cui siete fatti è il desiderio. Voi desiderate la Luce. In altre parole voi desiderate felicità, saggezza, divertimento, appagamento, serenità, benessere e il piacere in ogni sua forma. Tutti questi elementi della Luce vennero nascosti affinché poteste diventare la causa dell'illuminazione.

Prima di rivelare in che modo vi trasformate nella causa effettiva della vostra Luce, è necessario parlare di una fase della Creazione più importante, in quanto vi spiega chiaramente dove si trova questa Luce e come averne accesso a vostro piacimento.

Nel preciso istante in cui il Vaso si ruppe le Dieci Sefirot ebbero un'improvvisa contrazione per predisporre la nascita del nostro universo.

Sei delle dieci dimensioni si raggrupparono in una sola e, nel loro insieme, prendono il nome di Mondo Superiore.

Quella contrazione è il mio segreto che si cela dietro la frase i Sei giorni della Creazione. E, in effetti, perché un Creatore onnipotente avrebbe avuto bisogno di una certa quantità di tempo per creare un universo? Dio dovrebbe riuscirci in un nanosecondo, non vi pare?

La קַבָּלָה l'ho fatta concordare. I sei giorni della Creazione non avevano nulla a che vedere con il vostro concetto di tempo, ma erano una mia espressione in codice per indicare il raggruppamento delle sei dimensioni in una sola.

Duemila anni dopo che gli antichi miei cabalisti rivelarono che la realtà si suddivide in dieci dimensioni – e che sei di esse si sono raggruppate in una – i fisici arrivarono alle stesse conclusioni e concepirono la Teoria delle super stringhe. In base a questa teoria il vostro universo sarebbe costituito da piccoli cicli di vibrazioni. Vibrazioni diverse creano diverse particelle di materia.

E come definite le superstringhe? Superstringhe, dimensioni nascoste e la ricerca della teoria ultima: come i diversi modi di vibrazione di una corda di violino danno origine alle varie note musicali, così diversi modi di vibrazione di una stringa fondamentale danno origine a vane masse e vane cariche di gauge (cioè quelle associate alle varie forze). L'universo può avere anche dimensioni aggiuntive, strettamente arrotolate in un piccolo spazio, così piccolo da essere sfuggito finora ai più raffinati apparati sperimentali.

Si scopre che il numero di dimensioni richiesto affinché la teoria stia in piedi (10) e il numero di dimensioni che si sono arrotolate e compattificate in una (6), corrispondono perfettamente alle cifre riportate dagli antichi miei cabalisti.

Ed io vi dico: l'Universo è una sinfonia di stringhe vibranti. Quando entrano in uno spazio-tempo a dieci dimensioni, esse modificano la realtà spazio-temporale che le circonda con una dinamica del tutto conforme alla relatività generale. Al momento del Big Bang sei delle dieci dimensioni si arrotolarono su se stesse, si compattificarono, in una sorta di piccolo gomitolo, mentre le restanti quattro nel corso dell'esplosione si espansero dando vita all'Universo che conoscete.

Non notate le affascinanti analogie che esistono tra la קַבָּלָה e la Teoria delle superstringhe? Non trovate vagamente inquietante che i numeri magici della fisica e la teoria unificata di campo si ritrovino nella mia קַבָּלָה?

Dove ci portano tutte queste interessanti disquisizioni scientifico-cabalistiche? Che cosa c'entrano gli eventi che accadono nella vostra vita con un'esplosione avvenuta circa quindici miliardi di anni fa? Che cosa vi può importare del fatto che l'universo abbia dieci dimensioni o ne abbia cinquanta? Che cosa c'entra il Pane della Vergogna con lo stress che vivete quotidianamente? Molti studiosi e scienziati si sono accorti delle profonde analogie che esistono tra la קַבָּלָה, il Big Bang e la Teoria delle superstringhe. E allora?! In che modo ciò può influire sulle vostre paure, fobie e sul vostro desiderio di trovare un appagamento permanente? Qual è il nesso con il vostro costante anelito per una felicità senza fine?

Vorrei sintetizzare questi concetti e portarli per voi a un livello che vi consenta di cogliere con chiarezza la loro importanza per la felicità umana.

Come abbiamo già detto, le sei dimensioni che stanno immediatamente al di là della vostra percezione, prendono nel loro insieme il nome di Mondo Superiore. Tale mondo è il reame del 99 per cento di cui abbiamo parlato nei primi Capitoli.

  • È questo reame del 99 per cento che sperimentate in quei rari momenti di lucidità, estasi, intuizione mistica, stato di grazia della coscienza, illuminazione...
  • Quando il vostro cuore batte all'impazzata e la passione vi travolge incrociando per la prima volta lo sguardo della vostra anima gemella, state toccando il reame del 99 per cento.
  • Quando siete sdraiati su una spiaggia a crogiolarvi al sole senza avere una sola preoccupazione al mondo, questo stato di serenità quasi soprannaturale proviene da mondi eccelsi.
  • Ogni volta che avete provato piacere, felicità, tranquilli tà, pace ulteriore, calma e quel senso di sicurezza in cui sentivate di poter ottenere qualunque cosa, eravate con nessi con uno dei livelli superiori nelle Dieci Sefirot.

È questo il regno di cui scriveva Platone: il mondo senza tempo delle Idee o delle Forme che esiste «al di là» del mondo fisico governato dai cinque sensi. È interessante osservare che Isaac Newton, considerato il più grande scienziato di tutti i tempi, notò che Platone aveva mutuato quei concetti dalla קַבָּלָה e se ne era servito per sviluppare la sua visione della realtà. In uno dei suoi scritti teologici Newton dichiarò:

« Platone viaggiando in Egitto, quando gli ebrei vi vivevano numerosi, sviluppò le sue opinioni metafisiche in merito agli esseri superiori e alle cause formali di tutte le cose, che egli chiama Idee e i cabalisti chiamano Sefirot... »

Quando voi vi elevate fino ad abbracciare questo mondo superiore portate cambiamenti duraturi e positivi nella vostra vita. Ricordatevi: muovete il braccio che crea l'ombra sul muro ed essa risponderà automaticamente.

Quante volte vi siete chiesti: «Dov'è Dio quando ho più bisogno di Lui?»

Quante volte vi siete chiesti perché è così difficile entrare in contatto con il Creatore? La chiave per connettervi con me e trovare ascolto alle vostre preghiere sta nel sapere come mettersi in connessione con il Mondo Superiore, ovvero il reame del 99 per cento.

Imparerete come farlo nelle pagine che seguono.