Geografia OpenBook/Fondamenti di Economia: differenze tra le versioni

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https://en.wikipedia.org/wiki/Three-sector_theory
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==Globalizzazione economica e finanziaria==
Il fenomeno economico più caratteristico a scala mondiale è senza dubbio la globalizzazione economica e finanziaria.</br>
La globalizzazione è la capacità delle forze di mercato di oltrepassare i confini degli Stati, determinando la formazione di un mercato tendenzialmente mondiale, globale (da globo, appunto) composto da sistemi economici locali e regionali sempre più interdipendenti.

La globalizzazione si è affermata con evidenza negli anni '90 ma è possibile individuarne la nascita negli anni '80, in corrispondenza gli interventi di liberalizzazione e deregolamentazione dell'economia avviata in particolare dai Governi anglosassoni del Regno unito (Teatcher) e Stati Uniti (Reagan).

Le forze di mercato che costituiscono la globalizzazione sono espresse da soggetti economici, in particolare da grandi imprese, sotto forma di flussi internazionali di denaro, e cioè di: 1) importazioni ed esportazioni; 2) investimenti produttivi; 3) investimenti di portafoglio.

Mentre il ruolo delle imprese è quello di sviluppare questi flussi per migliorare la propria redditività, il ruolo dei Governi è stato quello di ridurre gli ostacoli pratici e legislativi a queste operazioni internazionali.

===Importazioni ed esportazioni===
Si tratta di acquisti e di vendite di materie prime, prodotti finiti e servizi, effettuati prevalentemente di imprese (in particolare grandi imprese), da un Paese ad un altro. L'insieme di queste operazioni è detto commercio internazionale.

La differenza fra l'ammontare delle esportazioni meno l'ammontare delle importazioni è detto bilancia commerciale.

Alcuni flussi di import/export sono particolamente significativi, come quelli riguaranti il petrolio, materia prima energetica di importanza primaria, che dai Paesi del Golfo Persico, dal Centro America, dal Golfo di Guinea vanno verso i principali Paesi economicamente sviluppati (Triade) e verso la Cina, divenuta da un decennio grande consumatore ed importatore di livello mondiale.

===Investimenti produttivi===
Si tratta di acquisti all'estero, eseguiti prevalentemente da grandi imprese, di attività produttive già esistenti (fusioni ed acquisizioni) o da realizzare (a prato verde). Queste operazioni di investimento in attività produttive, in qualsiasi settore economico (agricoltura, industria, servizi), sono dette IDE (investimenti diretti esteri).

Si tratta di capitali investiti nell'economia reale per lo sviluppo della produzione o per la delocalizzazione. In quest'ultimo caso l'investimento produttivo all'estero viene più o meno affiancato da un ridimensionamento o dalla chiusura di sedi produttive in una tradizionale area d'insediamento dell'impresa.

I maggiori investitori sono le multinazionali dei principali Paesi economicamente sviluppati, e in misura minore ma decisamente crescente le multinazionali dei Paesi emergenti. Le destinazioni degli IDE sono in gran parte rappresentate dai Paesi economicamente sviluppati (come la Triade) e in misura crescente i Paesi emergenti (come ad esempio la Cina)

===Investimenti di portafoglio===
Si tratta di acquisti all'estero, eseguiti prevalentemente da grandi imprese bancarie di attività finanziarie (azioni, obbligazioni, valute e strumenti derivati).
Questi flussi di capitali, fino a 100 volte superiori import/export ed Ide messi insieme, si svolgono nell'ambito finanziario in parte su mercati regolamentati (Borse) in parte altrove. Si tratta di movimenti di capitali estranei all'economia reale ma in grado di influenzarla profondamente, come si è visto durante la crisi finanziaria del 2008 e durante la crisi dell'euro del 2011, i cui effetti negativi durano ancora oggi.

La maggior parte di questi flussi ha una durata breve, per cui ad un acquisto segue presto la vendita allo scopo di ottenere un modesto ma rapido profitto, nella stragrande maggioranza dei casi inferiore ad un anno. Enormi flussi sui mercati finanziari regolamentati durano neppure pochi istanti e si aprono e nel complesso aprono e si chiudono in giornata. Parlare di investimenti in questi casi sembra fuori luogo, si tratta più propriamente di attività di compravendita più vicine alla speculazione.

I maggiori mercati azionari sono il Nyse di New York, il Lse di Londra, il Tse di Tokyo.
Il maggior mercato valutario è quello di Londra. L'Italia ha uno dei mercati obbligazionari più importanti del mondo, dove sono quotati i suo Titoli di Stato. Uno dei più impotanti mercati dei derivati è il Cbot di Chicago.


==Simulazione dei processi economici cumulativi: il gioco del Monopoli==
==Simulazione dei processi economici cumulativi: il gioco del Monopoli==

Versione delle 19:25, 25 nov 2016

Settori Economici - Classificazione Attività Economiche

Le attività economiche sono quelle che hanno per obiettivo la soddisfazione di un bisogno attraverso la vendita di un prodotto o di un servizio realizzato appositamente per ottenere un profitto.

Le attività economiche vengono tradizionalmente ripartite un tre settori economici e relativi sub-settori:

  • Primario - Agricoltura, Allevamento, Pesca, Itticoltura/Acquacoltura, Silvicoltura;
  • Secondario - Estrazione mineraria, Manifattura/Industria (alimentare, tessile, autoveicoli, elettronica, energia, chimica, metallurgia (prodotti finiti, semilavorati, di base, leggera, pesante)), Edilizia;
  • Terziario - Tradizionale (trasporti, commercio), Pubblica Amministrazione (sanità, istruzione, esercito), Avanzato (ricerca e sviluppo, finanza, servizi ausiliari alla produzione, turismo, telecomunicazioni)

Negli ultimi anni si è proposto l'inserimento di un settore "Quaternario" che comprende le attività del settore terziario più avanzate destinate alla gestione e sviluppo sociale ed economico. Comprendono le attività di Ricerca e Sviluppo sia universitarie che aziendali, i vertici della Pubblica Amministrazione, delle grandi imprese, della finanza, dei mezzi di informazione.

Ripartizione settoriale degli addetti

https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_GDP_sector_composition


https://it.wikipedia.org/wiki/Settore_economico

Evoluzione settoriale degli addetti

Evoluzione settoriale degli addetti

https://en.wikipedia.org/wiki/Three-sector_theory


Simulazione dei processi economici cumulativi: il gioco del Monopoli

Monopoli: il tabellone

Il Monopoli è un gioco da tavolo molto conosciuto che prende il nome dal concetto economico di monopolio, il dominio del mercato da parte di un singolo grande venditore/fornitore.

La caratteristica del monopolio è la sua forza rispetto a tutti gli altri soggetti economici, sia eventuali concorrenti, sia acquirenti/compratori.

Il gioco, a cui partecipano generalmente da 3 a 6 giocatori, consiste nel vincere rimanendo da soli (monopolista) dopo aver sconfitto gli altri concorrenti facendoli fallire. A ciascun giocatore viene assegnato all'inizio la stessa quantità di denaro ed una pedina che li rappresenta sul tabellone. Il tabellone è costituito da una serie di caselle disposte lungo un percorso rettangolare; ciascuna casella rappresenta una proprietà, che può essere libera o acquistata da un giocatore. I giocatori spostano a turno la propria pedina secondo il risultato del tiro di due dadi: se si fermano su una proprietà libera, possono acquistarla per costruirci (pagando una banca immaginaria) case ed alberghi allo scopo di incassare la rendita pagata dai giocatori che vi si fermano; se si fermano su una proprietà già acquistata da un altro giocatore devono pagar loro un prezzo per questo.

Durante il gioco, lentamente, uno o due giocatori che sono riusciti a comprare le proprietà più redditizie o più numerose, anche se più costose nell'acquisto iniziale, iniziano a rafforzarsi ottenendo dagli altri pagamenti elevati ogni volta che la loro pedina ferma su queste caselle. Con il denaro ottenuto riescono poi a comprare altre proprietà, mentre i concorrenti a corto di denaro per via dei continui esborsi non riescono a investire in proprietà redditizie. Lentamente, ma inesorabilmente, il più ricco con numerose e redditizie proprietà fa fallire gli altri che debbono cedere le proprie per non rianere a corto di denaro ed una volta esaurito il denaro escono dal gioco. Alla fine chi rimane, estromettendo tutti gli altri ha vinto.

Questo processo, che vede partire inizialmente tutti con le medesime risorse e che lentamente ma inesorabilmente vede prevalere un unico soggetto rispetto a tutti gli altri si dice cumulativo. E' in pratica la simulazione semplificata di un processo economico in cui il mercato da una condizione di concorrenza perfetta tende al monopolio, ossia al rafforzamento di un unico grande soggetto generalmente a causa di economie di scala e processi cumulativi: il più forte diviene sempre più forte ed i più deboli sempre più deboli.

Giocare per credere!



Aggiungere: Collegamenti con Economia e Diritto
Mercato (dom./off., monop., oligop., concorr., economie di scala)
Sistema economico (soggetti, fattori, settori)
Economia mista e ruolo dello Stato
Finanza
Pil totale e pil pro capite. I livelli e le differenze di sviluppo economico
Differenze nello sviluppo economico
Addetti % nei tre settori nei P.sv. E P.v.s