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Utente:Aurora Garbujo/Sandbox

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I pesci sono i primi vertebrati gnatostomi, ovvero provvisti di mascella. i loro primi fossili risalgono a 470 milioni di anni fa. Essi sono presenti in quasi tutti gli ambienti acquatici grazie al costante aumento della diversificazione e grazie ad alcune caratteristiche vincenti:

  • le pinne. i pesci le utilizzano come remi per muoversi nell'acqua. esistono due tipi di pinne: le impari e le pari. quelle imparino le pinne dorsali, caudali e anali. le pinne pari sono invece quattro (un paio di pinne pettorali e un paio di pinne ventrali) e sono l'equivalente dei quattro arti dei vertebrati terrestri;
  • la coda che facilita l'inseguimento delle prede;
  • le mascelle che consentono di catturare e mangiare le prede. le mascelle hanno subìto nel tempo un processo di evoluzione. infatti all'inizio le fessure branchiali erano utilizzate come filtri per trattenere le particelle di cibo presenti nell'acqua (A); le strutture in rosso e verde si sono trasformate gradualmente nelle mascelle e nelle strutture di sostegno (B); le restanti fessure branchiali si sono modificate per effettuare gli scambi gassosi (C). le branchie sono delle piccole lamine sfrangiate di colore rosso, che si trovano ai lati della testa. il colore rosso è dovuto alla presenza dei vasi sanguigni. il pesce apre la bocca per ingoiare acqua, e poi la spinge verso le branchie, che estraggono l'ossigeno. l'ossigeno arriva al sangue e i vasi sanguigno lo trasportano attraverso tutto il corpo. allo stesso tempo, sempre dalle branchie, il esce espelle l'anidride carbonica.
evoluzione della mascella dei pesci




I pesci sono detti "ectotermi" o animali a sangue freddo dato che la loro temperatura corporea varia in base a quella dell'acqua dove vivono. Essi si riproducono attraverso la fecondazione esterna: le femmine liberano le uova nell'acqua e i maschi si mettono vicini e fanno uscire gli spermatozoi che fecondano le uova. la maggior parte dei pesci espelle un numero molte elevato di uova, si basti pensare alla femmina del baccalà che ne può espellere fino a 7 milioni. Generalmente i genitori non si prendono cura di tutte le uova, motivo per cui molte di esse finiscono in pasto ad altri pesci. essi hanno un corpo affusolato, che li permette di muoversi più rapidamente nell'acqua. altri invece hanno il corpo appiattito perché si sono adattati a vivere sui fondali. la maggior parte dei pesci ha il corpo rivestito da delle piccole lamine, quasi trasparenti, dette scaglie, che hanno uno scopo protettivo. esse sono disposte una sopra l'altra e sono formate da una sostanza simile a quella della unghie.

i pesci si dividono in 2 grandi gruppi:

  • I condritti, che sono detti anche pesci cartilaginei perché hanno la peculiarità di possedere uno scheletro interno cartilagineo ovvero un tessuto connettivo di sostegno specializzato. È costituito da cellule dette condrociti, immerse in un'abbondante sostanza amorfa intercellulare, sintetizzata da essi, che è formata da fibre collagene e da una matrice amorfa gelatinosa. Le principali caratteristiche di questo tessuto sono la solidità, la flessibilità e la capacità di deformarsi limitatamente. essi sono inoltre composti da scaglie sulla cute e nel tempo hanno subito pochi cambiamenti. i pesci che fanno parte di questo gruppo sono formidabili predatori, nuotatori veloci dal corpo idrodinamico e dalle mascelle potenti. la maggior parte di essi è dotata di una struttura detta "sistema della linea laterale", che consiste in una fila di recettori sensoriali su ogni lato del corpo, sensibili ai cambiamenti di pressione dell'acqua e alle vibrazioni che causano i pesci nel nuotare. gli squali, che fanno parte di questa specie, hanno una vista e un olfatto molto sviluppati, sul capo sono dotati di speciali elettrosensori in grado di percepire i deboli campi elettrici prodotti dalle contrazioni muscolari delle prede. mentre, il corpo delle razze, che è appiattito e con gli occhi nella parte superiore, rivela l'adattamento alle vita sul fondale; inoltre, la coda di alcune specie (pastinache) è provvista di un aculeo per iniettare il veleno. Le mante giganti, come altri raiformi, non vivono sui fondali, ma nuotano in oceano aperto, filtrando il plancton. La loro riproduzione è sessuata con fecondazione interna, ed evoluzionisticamente si sono sviluppati per radiazione dai Placodermi durante il Devoniano, contemporaneamente agli Osteitti.
  • gli Osteichthyes (o pesci ossei) rappresentano la maggior parte dei pesci viventi conosciuti. A differenza dei pesci cartilaginei, gli osteitti possiedono uno scheletro osseo che si viene a formare per ossificazione dello scheletro embrionale cartilagineo. Si riconoscono anche per una maggiore simmetria sull'asse orizzontale rispetto ai pesci cartilaginei, in particolare per quanto riguarda la posizione della bocca (terminale) e della pinna. La loro età si misura attraverso l'analisi delle otoliti, una minuscola concrezione di ossalato di calcio inglobato in una matrice gelatinosa (contenuta nell'endolinfa dell'orecchio interno) che stimolano le cellule ciliate le quali fanno sinapsi con le terminazioni nervose determinando, quindi, le sensazioni statiche e di equilibrio presenti nei canali semicircolari dell'orecchio interno. essi sono divisi in 2 ulteriori gruppi:
  1. gli attinopterigi (o pesci dalle pinne raggiate) sono chiamati così per sottolineare la loro struttura a raggi o spine che regge ogni loro pinna, i raggi sono collegati direttamente allo scheletro osseo. essi sono la classe numericamente dominante di vertebrati, infatti comprendono il 99% delle oltre 30.000 specie di pesci esistenti, inoltre essi sono presenti in tutti gli habitat acquatici. la pelle presenta scaglie appiattite ricoperte da un rivestimento mucoso, che riduce l'attrito, mentre su ogni lato dl corpo è presente una piega protettiva, l'opercolo, che copre la cavità dove si trovano le branchie. grazie al suo movimento il pesce può permettersi di respirare senza nuotare. inoltre una struttura piena di gas, la vescica natatoria, contribuisce al galleggiamento del pesce. essa ha compiuto un processo di evoluzione a partire dai polmoni sacciformi di pesci ancestrali.
  2. I Sarcopterygii sono conosciuti anche come "pesci dalle pinne lobate" e anche se fanno parte dei pesci ossei, un'analisi cladistica scrupolosa includerebbe in questo gruppo tutti i vertebrati terrestri. Sarcopterigi ancora oggi esistenti sono i celacanti, i dipnoi e, in generale, tutti i tetrapodi. Presentano pinne carnose, a lobi, in numero sempre pari, e collegate con un solo osso dello scheletro, queste differiscono da tutti gli altri tipi esistenti nei pesci perché non partono direttamente dal corpo ma sorgono su un prolungamento dello stesso. Le pinne pettorali e quelle pelviche hanno articolazioni simili a quelle presenti nei primi tetrapodi terrestri: infatti durante il Devoniano le usavano come zampe per "camminare" sott'acqua lunghe le zone umide costiere. oggi sono sopravvissute solo re linee evolutive:
  • i crossopterigi che sono rappresentati da due specie di elacanto, sono stati scoperti nel 1938, sebbene si ritenessero estinti da milioni di anni;
  • i pesci polmonati, o dipnoi, che includono 3 generi e 6 specie. essi sono in gradi di sopravvivere per 4 anni fuori dall'acqua, inghiottendo l'aria nei polmoni;
  • i tetrapodi che si sono adattati a vivere nella terraferma pressapoco alla fine del Devoniano, essi hanno dato origine ai vertebrati terrestri (rettili, uccelli, anfibi e mammiferi).


Bibliografia

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https://www.scuoladelia.it/pesci/

https://ilmondodeglianimali.altervista.org/le-caratteristiche-dei-pesci/

"biologia- concetti e collegamenti" - Campbell