Utente:Camelia.boban/Carlotta Buganza

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Carlotta Buganza[modifica]

« Tu sei il comandante e puoi rimproverarmi. Però ricordati che io sono venuta qui perché mi hanno mandata. Comunque sappi che tu hai bisogno di me, come hai bisogno di tutto il movimento femminile. Questo sia chiaro, perché voi, senza di noi, non fate niente[1] »

Carlotta Buganza (Concordia sulla Secchia, 1924 - 2017) è una partigiana italiana conosciuta con il nome di battaglia "Gianna".

Biografia[modifica]

Nasce a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, il 14 luglio 1924, in una famiglia antifascista. Il padre fa il bracciante e la madre lavora come ostetrica; il fratello Cesare, conosciuto con il nome di battaglia "Gianni", verrà nominato comandante del battaglione "Carlo" e morirà nel 1982[2]. Buganza frequenta le scuole fino alla terza aviamento[3]. Dopo la guerra si sposa e ha tre figli.

Muore nel 2017 all'età di 92 anni[2].

Resistenza[modifica]

« Come prendevano gli uomini questo «improvviso» risveglio di rivendicazioni femminili? Forse come oggi; anche allora era difficile per certi compagni ricevere in silenzio certe risposte, anche se erano giuste. Lo vediamo anche adesso, è così. Fino a due anni prima uscire di sera per una ragazza rappresentava per lo meno uno scandalo. Ebbene questa fu la nostra prima conquista durante la Resistenza: l'uscire di sera sole (per missioni) e quindi la conquista della fiducia da parte dei parenti[4]»

Durante la Resistenza è attiva come staffetta partigiana, nome di battaglia "Gianna", nella brigata "Remo", per la quale svolge funzioni di porta ordini e porta armi, affissione di manifesti e distribuzione dei viveri[2]. Coordina le stafette GAP e successivamente fa parte del Comitato di liberazione[3]. La Resistenza rappresentò per le donne un «momento di rottura e rinascita»[5]. Una nuova consapevolezza acquisita, che contrasta il cliché maschilista che vuole la femmina ai fornelli, presente anche dentro le formazioni partigiane, la porta a ribellari contro il suo comandante[6].

Dopo la Liberazione entra nel movimento per l'emancipazione delle donne, continua ad occuparsi di politica all'interno dell'Unione Donne Italiane (UDI), nel PCI ed come dirigente dell'ANPI Provinciale.

Note[modifica]

  1. Benedetta Tobagi, La resistenza delle donne, Giulio Einaudi editore, 2022, pp. 35-36
  2. 2,0 2,1 2,2 Non li dimenticheremo!, Resistenza & Antifascismo, N. 2 - aprile 2017
  3. 3,0 3,1 Intervista di Giovanna Ricci, A guardare le nuvole, Carocci Editore, 2004, pp. 79-80
  4. F. Canova, Oreste Gelmini, Amilcare Mattioli, Lotta di Liberazione nella Bassa Modenese, a cura dell'ANPI di Modena, 1974, p. 243
  5. Gloria Albonetti, Le Donne e la Resistenza, Filosofemme, 20 novembre 2023
  6. Simonetta Fiori, Le donne della Resistenza: pronte alla vita, l'Italia chiamò, La Repubblica, 22 ottobre 2022

Bibliografia[modifica]

  • A guardare le nuvole, Partigiane modenesi tra memoria e narrazione, a cura di Caterina Liotti e Angela Remaggi, Carocci Editore, 2004
  • Benedetta Tobagi, La resistenza delle donne, Giulio Einaudi editore, 2022, ISBN 9788858440810
  • F. Canova, Oreste Gelmini, Amilcare Mattioli, Lotta di Liberazione nella Bassa Modenese, a cura dell’ANPI di Modena, 1974