Utente:Camelia.boban/Ivonne Borelli

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Ivonne Borelli[modifica]

Ivonne Borelli (Castelfranco Emilia, 1925 - Castelfranco Emilia, 2016) è stata una partigiana italiana.

Biografia[modifica]

Nasce a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, il 9 febbraio 1925, in una famiglia di antifascisti. Il padre fa il muratore ed è iscritto al Partito Comunista clandestino e la madre fa la casalinga. Borelli frequenta le scuole fino alla quinta elementare. Quando i suoi genitori si ammallano di TBC, per quasi due anni Ivonne ed il fratello vengono affidati ad un orfanotrofio del paese. Al ritorno dal sanatorio, il padre lascia il lavoro da muratore e si dedica alla vendita del carbone vegetale e successivamente a raccogliere saggina, per la produzione di spazzole, in Friuli[1].

Muore nel 2016 all'età di 91 anni.

Resistenza[modifica]

Inizia a fare la stefetta insieme al padre; la loro casa diventa base per i dirigenti comunisti del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) in clandestinità e responsabili dei Gruppi di Azione Patriottica (GAP). Con il nome di battaglia "Manuela" coordina un gruppo di stafette della brigata Walter Tabacchi attivo tra Bologna e Modena[1].

Dopo la Liberazione fa attività politica e volantinaggio per la rivista "Noi donne". Si impegna nel movimento democratico per l'emancipazione delle donne[2] iscrivendosi all'Unione delle Donne Italiane (UDI), che abbandona alla morte del figlio[1].

Note[modifica]

  1. 1,0 1,1 1,2 Intervista di Giovanna Ricci, A guardare le nuvole, Carocci Editore, 2004, pp. 79-80
  2. Non li dimenticheremo!, Resistenza & Antifascismo, N. 2 - aprile 2016

Bibliografia[modifica]

  • A guardare le nuvole, Partigiane modenesi tra memoria e narrazione, a cura di Caterina Liotti e Angela Remaggi, Carocci Editore, 2004