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Utente:Ettore Carrozza/Sandbox

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CONCETTO 6 e 7

Nelle soluzioni, i legami fra particelle di solvente e soluto modificano alcune proprietà della soluzione rispetto al solvente puro, come ad esempio tensione di vapore (ossia la pressione esercitata in un sistema chiuso ed equilibrio termodinamico dal vapore sul liquido da cui si è formato), punto di ebollizione e punto di fusione. Tali proprietà sono dette “proprietà colligative”. Dato che le molecole di solvente sono attratte con più forza dalle molecole di soluto che da altre molecole di solvente, hanno bisogno di più energia per sfuggire alla soluzione e diventare vapore: la tensione di vapore di una soluzione dal soluto non volatile (cioè che non passa allo stato di vapore) sarà quindi più bassa rispetto al solvente puro, il punto di ebollizione sarà più alto e il punto di congelamento più basso, perché le molecole di soluto ostacolano quelle di solvente.

Queste considerazioni sono valide per le cosiddette “soluzioni ideali”, ossia con una molarità (n soluto/V solvente) inferiore a 0,1.

Secondo la legge di Raoult la tensione di vapore di una soluzione il cui soluto non è volatile è direttamente proporzionale alla frazione molare e la tensione di vapore del solvente.

P soluzione = P solvente x X solvente

X solvente = n solvente/n soluzione


Una soluzione è ottenuta sciogliendo 5,00g di saccarosio, C12H22O11, in 100,0g di acqua. Calcola la sua tensione di vapore a 20°C, sapendo che, alla stessa temperatura, la tensione di vapore del solvente è pari a 17,54mmHg:

  1. determina la massa molare dei due componenti
  2. la loro quantità chimica in moli
  3. la frazione molare del solvente