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Utente:Ferdi2005/Sandbox

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Quando le ecomafie operano nel campo della produzione alimentare, prendono il nome di agromafie (da ager che significa terreno coltivato o campo e mafia).

Una delle modalità di azione più frequenti è quella delle frodi alimentari. Altrettanto frequente è il fenomeno del caporalato.

Frodi alimentari

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Le frodi alimentari si concretizzano nella messa in commercio di alimenti dannosi per la salute pubblica o comunque non conformi alle attuali prescrizioni normative.

In quest'ambito, per alimento s'intende qualsiasi sostanza prodotta per essere ingerita dall'uomo. Sono quindi compresi sia la carne, i latticini e il pesce sia l'acqua, il vino, l'olio e così via.

È possibile praticare un'iniziale distinzione tra:

  • frodi sanitarie, che consistono nella messa in commercio degli alimenti pericolosi o nocivi oppure nel renderli tali, mettendo a rischio la salute pubblica.
  • frodi commerciali, che riguardano non solo gli alimenti, ma anche le loro confezioni ed etichette. Ricomprendono tutte le azioni messe in atto per ottenere ingiusti guadagni truffando il consumatore, per esempio vendendogli una cosa per un'altra.

Più nello specifico, è possibile suddividere le frodi alimentari nelle specifiche operazioni che risultano nell'alterazione degli alimenti: la sofisticazione, l'alterazione, la contraffazione e poi, l'unica non intenzionale, l'alterazione.

Sofisticazione

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La sofisticazione consiste nell'introduzione in un alimento di sostanze di norma non presenti con lo scopo di farlo apparire migliore, per esempio rendendolo più gradevole alla vista o occultandone dei difetti.

Il termine non è direttamente presente nel codice penale, ma è stato utilizzato a più riprese nella giurisprudenza e nelle ordinanze ministeriali sull'argomento.

Adulterazione

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L'adulterazione consiste nella deliberata[1] sostituzione degli ingredienti di un alimento così come originariamente previsti con delle sostanze estranee o nella modifica delle loro quantità, senza che ciò si ripercuota sull'aspetto esteriore.

Contraffazione

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Nel 2016 l'FDA ha sequestrato 60 tonnellate di zucchero spacciato per miele, un vero e proprio caso di contraffazione.[2]

La contraffazione consiste nella creazione di un alimento che ne imita uno con ingredienti e proprietà distinte, ma che ha con esso una somiglianza tale da sembrare originale o comunque normale.

Tipico esempio è quello della vendita dell'olio di semi di girasole come olio d'oliva.

L'alterazione è invece un processo naturale consistente nel deterioramento degli alimenti, non dovuto ad un intervento esterno, ma al più ad una non corretta conservazione.

Situazione legislativa

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Sono diversi gli articoli del Codice penale che puniscono le frodi alimentari.

Il bene giuridico che, insieme al resto della legislazione italiana in merito, esso si pone di tutelare è:

  • la salute pubblica, quando punisce frodi sanitarie;
  • l'ordine economico[3], quando punisce le frodi commerciali.

Gli articoli di legge che puniscono le frodi sanitarie sono contenuti nel Capo III del Titolo VI Dei delitti contro l'incolumità pubblica. Anche in questo caso è necessario fare una distinzione, quella tra nocività e pericolosità: un alimento è pericoloso quando potrebbe ipoteticamente danneggiare la salute di chi lo consuma, ma se invece può farlo immediatamente e concretamente è nocivo.

L'adulterazione e la contraffazione sono punite dall'articolo 440 con pene fino a dieci anni di carcere. L'articolo 444 riguarda invece la distribuzione di alimenti nocivi, ma non contraffatti o adulterati, minacciando fino a tre anni di carcere. A chi viene condannato per questi reati viene inoltre proibito l'esercizio della professione o attività che l'hanno portato a compierli, in base all'articolo 448.

Invece, nel Capo II del Titolo VIII Dei delitti contro l'industria e il commercio è possibile ritrovare i reati relativi alle frodi commerciali.

Con l'articolo 516, appartenente a tale capo, il legislatore punisce chi «pone in vendita o mette altrimenti in commercio come genuine sostanze alimentari non genuine». Si fa dunque riferimento al concetto di genuinità, che dalla giurisprudenza è stato preso in considerazione sotto due differenti aspetti:

  • la genuinità naturale, ovvero l'assenza di frodi alimentari
  • la genuinità legale o formale, ovvero la rispondenza a tutti i requisiti legali previsti.

In tutti i casi, non c'è necessità che gli alimenti siano effettivamente venduti all'acquirente finale, ma basta che siano offerti al pubblico con la loro messa in commercio.

Politica agricola comune

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L'Unione Europea promuove la Politica agricola comune (PAC), nell'ambito della quale eroga 25 miliardi di fondi destinati al miglioramento delle condizioni degli agricoltori, delle forniture alimentari e della loro sostenibilità.[4]

Spesso tali fondi cadono nel mirino delle agromafie, come tutti gli altri fondi europei. Le autorità competenti hanno individuato infatti diverse richieste con dichiarazioni parzialmente o totalmente false, attraverso le quali vari soggetti, anche collusi con la mafia, cercavano di accedere ai fondi della PAC pur senza averne diritto.[4]

Le forze dell'ordine e le autorità italiane che hanno l'obiettivo di contrastare le attività delle agromafie, identificando gli alimenti oggetto di frode alimentare, bloccandone la vendita e sanzionando i responsabili sono, oltre alla Guardia di finanza:

  • il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare[5], che esegue materialmente controlli e perquisizioni. Esso opera anche nell'ambito della verifica del corretto impiego dei fondi della Politica agricola comune dell'Unione Europea;
  • l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari[6], dipartimento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che vigila anche sui marchi protetti dalla legge europea come DOP, IGP e Bio, spesso falsificati nell'ambito delle frodi commerciali.

Inoltre, l'Eurispes e la Coldiretti pubblicano periodicamente un rapporto congiunto sul fenomeno, nel quale analizzano il fenomeno delle agromafie nelle sue varie declinazioni e propongono eventualmente delle soluzioni.[4]

  1. Non determinano un'adulterazione le modifiche naturali o comunque accidentali, è invece necessario che l'origine delle stesse sia umana.
  2. (EN) Counterfeit cuisine? How food fraud can get into your kitchen, in ABC 7 Chicago, 24 febbraio 2017.
  3. Per ordine economico s'intende l'equilibrio delle attività produttive e del commercio.
  4. 4,0 4,1 4,2 Eurispes e Coldiretti, 6º rapporto sui crimini agroalimentari in Italia, Roma, Minerva, 2019, pp. 365-366, ISBN 9788833241272.
  5. Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, su Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
  6. Competenze ICQRF, su ICQRF - Ispettorato centrale repressione frodi, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Collegamenti esterni

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