Utente:Gabriel96/Sandbox

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CRIMINOLOGIA[modifica]

La Criminologia è una Scienza che studia la natura, l'estensione e le cause del crimine, le organizzazioni criminali, il sistema carcerario, la rieducazione dei detenuti e la prevenzione del crimine. La criminologia ha due compiti fondamentali: determinare le cause del comportamento criminale ed elaborare tecniche efficaci di controllo sociale del crimine. Per conseguire questi obiettivi si serve di discipline come la biologia, la psicologia, la sociologia e l'antropologia. Non è facile individuare le cause del crimine. Nel mondo antico si pensava che i criminali fossero persone possedute da demoni. Nel XVIII secolo uno dei primi tentativi di spiegazione scientifica del crimine si deve al medico e anatomista tedesco Franz Joseph Gall, il quale studiò la relazione tra la conformazione del cranio e la tendenza criminale. Questa teoria, divenuta popolare durante il XIX secolo, è stata oggi definitivamente abbandonata. Una teoria biologica più sofisticata fu elaborata dal criminologo italiano Cesare Lombroso. Ancora oggi alcuni ricercatori sostengono l'esistenza di una relazione tra specifiche anomalie del cervello e del sistema endocrino e l'inclinazione a delinquere. Un approccio diverso alla spiegazione del crimine fu quello inaugurato dal filosofo francese Montesquieu, il quale cercò di collegare il comportamento del delinquente all'ambiente nel quale vive. Altre ricerche mostrarono che l'incidenza del crimine è direttamente proporzionale agli sbalzi della pressione atmosferica, all'aumento dell'umidità e all'innalzamento della temperatura. Nel XIX secolo alcuni criminologi inclusero tra i fattori del crimine la povertà e sottolinearono che coloro che non sono in grado di provvedere al sostentamento proprio e della propria famiglia con mezzi legali, spesso sono indotti a rubare e a prostituirsi. L'incidenza del crimine, inoltre, tende a crescere in tempi di diffusa disoccupazione. La criminologia contemporanea considera il crimine in rapporto a tutte le condizioni ambientali legate alla povertà. Le condizioni di vita delle fasce più povere della popolazione, in particolar modo entro i contesti urbani, sono caratterizzate da sovraffollamento, assenza di spazi per qualsiasi forma di attività ricreativa e carenza di igiene. Condizioni simili generano una sensazione di abbandono e disperazione e conducono al crimine quale strumento di evasione e rivalsa sociale; a ciò contribuisce anche l'esempio di coloro che mediante il crimine hanno apparentemente migliorato la qualità della propria vita.Alcuni studiosi collegano l'incidenza del crimine alla condizione culturale generale, evidenziando specialmente l'impatto delle crisi economiche, delle guerre e delle rivoluzioni e il senso generale d'insicurezza e inadeguatezza cui questi fenomeni conducono.--Gabriel96 17:24, 16 apr 2008 (CEST)