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Utente:Sofia Nonominato/Sandbox

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Angiosperma ermafrodite

Caratteristiche principali

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Il fiore è la struttura delle piante da frutto (angiosperme) che al suo interno ospita gli organi riproduttivi dell’organismo. Ad ogni elemento del fiore corrisponde una precisa funzione. I fiori possono essere ermafroditi (stami e pistilli nello stesso fiore) o unisessuali (maschili o femminili). Nelle piante dioiche i fiori maschili e femminili sono portati su piante diverse, mentre in quelle monoiche sono entrambi presenti sulla stessa pianta.

Elementi esterni del fiore

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Primo strato di petali dopo i tepali

Quattro tipologie di foglie trasformate (sporofilli) sono collocate alla base del fiore circolarmente, più precisamente nel ricettacolo. I sepali formano lo strato più esterno del cerchio (chiamato calice), sono in grado di svolgere la fotosintesi e hanno la funzione di proteggere la gemma fiorale. I sepali racchiudono lo strato più interno di petali e hanno funzione vessillare, cioè presentando colori più appariscenti, attirano gli animali impollinatori. Nel loro insieme i petali costituiscono la corolla. Quando non è possibile distinguere i sepali dai petali si parla di tepali. Sepali e petali sono le componenti sterili del fiore, mentre carpelli e stami quelle fertili.

Organi riproduttivi

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Stimma/stigma

Gli organi addetti alla riproduzione sono, per la parte maschile, gli stami, chiamati anche androceo, mentre per la parte femminile i carpelli, chiamati anche pistilli o gineceo.

Il gineceo si sviluppa in tre parti: lo stilo si prolunga dall’ovario, che è situato alla base del pistillo e racchiude una cavità contenente gli ovuli dotati di uno sporangio che produce un gametofito femminile addetto allo sviluppo delle cellule uovo. L’apparato poi termina con un’estremità appiccicosa detta stimma, che può catturare il polline per la fecondazione. Ogni ovulo poi subirà una trasformazione per diventare seme e l’ovario diventerà un frutto della pianta.

L’androceo invece è costituito da filamenti che sostengono le antere, contenitori degli sporangi addetti alla produzione dei granuli di polline. [1] [2]

Ciclo vitale delle angiosperme

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Ciò che si può osservare quando si guarda una pianta è uno sporofito che rappresenta la generazione dominante nelle angiosperme. Il gametofito si forma all'interno dei fiori, più precisamente quello maschile è costituito dal granulo pollinico mentre quello femminile si riconosce grazie al sacco embrionale che viene prodotto all'interno dell’ovulo.

Impollinazione e fecondazione

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Un granulo pollinico è formato da 3 cellule aploidi: due cellule spermatiche e una che formerà il tubetto pollinico. La superficie appiccicosa dello stimma tratterrà poi il gametofito maschile. La germinazione della cellula del tubulo porterà alla formazione di un canale, il tubulo pollinico, capace entrare nell'ovulo e raggiungere la cellula uovo per dare inizio alla fecondazione.

Animale impollinatore preleva granuli di polline

I due nuclei spermatici non si uniranno entrambi alla cellula uovo, ma solo uno di essi porterà avanti il processo di fecondazione. L’altro andrà a unirsi con il gametofito femminile, formando quello che poi, maturando, diventerà l’endosperma. Questa doppia destinazione, che porterà alla duplice fecondazione da parte dei due nuclei spermatici, viene definita doppia fecondazione, ed è tipica del ciclo delle angiosperme.

Nelle antere del fiore avviene la meiosi che produrrà spore aploidi che subiranno la mitosi per formare gametofiti maschili. Nell'ovulo la meiosi invece produrrà una spora aploide che tramite mitosi darà origine ai pochi gametofiti femminili. A questo punto può avere inizio l’impollinazione ed in seguito la fecondazione della cellula uovo grazie all'allungamento del tubetto pollinico che formerà poi uno zigote. [3]


Formazione seme e frutto

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frutto

Da ogni ovulo avverrà lo sviluppo in un seme formato dal nuovo sporofito sotto forma di embrione con intorno una riserva nutritiva ed un tegumento protettivo. Durante lo sviluppo dei semi avrà inizio la formazione del frutto che li racchiuderà e ne faciliterà la dispersione. In caso di condizioni favorevoli il seme germinerà e parallelamente crescerà l’embrione fino all’inizio della fotosintesi. Viene così completato il ciclo vitale.

Gli adattamenti fondamentali e caratteristici delle angiosperme sono:

  • fiori capaci di attirare gli animali impollinatori
  • capacità di riprodursi rapidamente (in poche settimane)
  1. https://library.weschool.com/lezione/come-si-riproducono-piante-fiori-polline-ciclo-vitale-angiosperme-5710.html
  2. https://www.scienzafacile.com/il-fiore/
  3. http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/biologia/Organizzazione-e-funzioni-degli-organismi/La-struttura-delle-piante---superiori/Fiore.html