Utente:VeraaCarniel/Sandbox

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I PROTISTI[modifica]

Caratteristiche generali[modifica]

Protisti

I protisti sono organismi eucarioti (per la maggior parte unicellulari) che non sono né piante, né animali, né funghi, pur presentando caratteristiche simili, le cui cellule sono fra le più complesse e vengono classificati in più regni all'interno del dominio degli eucarioti. Essi rappresentano il primo e fondamentale stadio evolutivo degli organismi eucarioti

Il regno dei protisti è nato poiché gli studiosi non riuscivano a classificare nei regni già conosciuti alcune specie come ad esempio alghe prive di cloroplasti che si nutrivano di altri microrganismi o muffe dotate di movimento ameboide.

Nutrimento[modifica]

I protisti ricavano nutrimento in maniera diversa:

  • LE ALGHE: sono autotrofi e ricavano nutrimento dalla fotosintesi
  • I PROTOZOI: sono eterotrofi e si nutrono di batteri e di alti protisti
  • I PARASSITI: si nutrono a spese di altri organismi
  • I FUNGHI: si nutrono per assorbimento
  • I MIXOTROFI: sono sia eterotrofi sia autotrofi a seconda della disponibilità di luce e di nutrienti

Autotrofi[modifica]

I protisti autotrofi sono acquatici e comprendono quasi tutte le alghe unicellulari. Costituiscono complessivamente la biomassa prevalente del fitoplancton, responsabile del 70% di tutta l'attività fotosintetica della Terra. Vi appartengono tre phylia principali

  1. Le e euglenofite (alghe con la pupilla) si muovono grazie ad un flagello, una macchia oculare permette di rilevare la luce e quando questa non è abbastanza,
    Protista planctonico
    perdono cloroplasti e si comportano da eterotrofi. Vivono nelle acque dolci e si riproducono per scissione 2. Le crisofite (alghe d’oro) si riproducono sia asessualmente sia sessualmente, hanno dimensioni minime e costituiscono il nannoplancton. Comprendono anche le diatomee con guscio siliceo che hanno prodotto la “farina fossile”
    Gonyaulax
    3. Le pirrofite (alghe di fuoco) o dinoflagellati, si muovono grazie a due flagelli. Esistono anche alcune specie prive di pigmenti e sono eterotrofe. Vivono nelle acque dolci, ma soprattutto nel mare dove alcune specie sono luminescenti. Gli Gonyaulax hanno pigmenti rossi e sono causa della colorazione rossa delle acque

Eterotrofi o protozoi[modifica]

Gli eterotrofi o protozoi vivono in ambienti acquatici, alcuni sono parassiti, altri simbionti e alcuni si trovano dove ci sono sostanze organiche in decomposizione. Comprendono quattro gruppi:

  1. Gli zooflagellati (considerati protozoi più antichi) vivono nel suolo e nell’acqua dove si muovono grazie ad un flagello. Alcuni sono simbionti o parassiti come Trypanosoma gambiense (causa della malattia del sonno), altri invece vivono nell’intestino delle termiti
  2. I sarcodini si muovono grazie a prolungamenti citoplasmatici che gli permettono anche di catturare gli alimenti. vi fanno parte le amebe, i foraminiferi ed i radiolari
  3. Gli sporozoi sono tutti parassiti e formano spore. alternano la riproduzione asessuata e sessuata. per catturare il cibo emettono pseudopodi e si muovono scivolando o flettendosi
  4. I ciliati possiedono le ciglia che in alcune specie ricoprono tutto il corpo. vivono nelle acque dolci a forma libera o a substrato. si riproducono per scissione o coniugazione

Habitat[modifica]

I protisti vivono dovunque ci sia acqua, quindi in ambienti acquosi o umidi, o all'interno di organismi ospiti come parassiti o endosibionti. La simbiosi è la relazione di stretta associazione fra organismi di due o più specie diverse. Nell'endosimbiosi, l'endosibionte è l'ospite che vive all'interno dell'altro organismo. questa relazione di solito avviene perchè entrambi gli organismi ne traggono vantaggio. Ad esempio i protisti che vivono all'interno dell'apparato digerente delle tarme permettono a quest'ultime di metabolizzare la cellulosa del legno.

Struttura del protista[modifica]

La cellula del protista è una cellula eucariote e presenta:

  • un nucleo contenente cromosomi e il nucleolo ha forma globulare
  • una membrana e degli organuli caratteristici delle cellule eucariote che circondano il nucleo
  • nel citoplasma sono presenti i golgiosomi che sono delle membrane coperte di ribosomi e vescicole lisce schiacciate e sovrapposte
  • dei flagelli che permettono al protista di nuotare e delle ciglia con una configurazione 9+2 di microtubuli
  • dei pseudopodi che sono strutture tozze che permettono al protista di strisciare
  • dei mitocondri che permettono la respirazione cellulare e nelle cellule fotosintetiche i cloroplasti
  • due sistemi proteici: actina-miosina che presiede alla contrattilità citoplasmatica e tubulina-dineina che presiede alla motilità del flagello
  • solitamente manca la parete cellulare e di conseguenza il sostegno, ma vi è il citoscheletro
  • delle vescicole di pinocitosi e dei vacuoli di fagocitosi (nei protozoi)

Diversità dei protisti[modifica]

Tipologie di protisti

La teoria dell'endosimbiosi per la quale le cellule eucariote si sarebbero evolute partendo da cellule procarioti più piccole che erano presenti all'interno di cellule procarioti più grandi spiega l'ampia diversita dei protisti. Questa viene testimoniata poichè le cellule procarioti e i mitocondri e cloroplasti odierni, presentano analogie strutturali e molecolari e i procarioti possiedono la stessa capacità di duplicare il proprio DNA come questi organuli.

Si pensa che gli eucarioti eterotrofi siano comparsi per primi, mentre gli eucarioti autotrofi successivamente come discendenti di un eucariote eterotrofo che ha inglobato un cianobatterio autotrofo.

Come si può ben notare, e come sono già citato, gli scienziati stanno tuttora classificando i protisti, e, nonostante non sia semplice, hanno sequenziato vari gruppi.

Classificazione[modifica]

  • I Diplomonadi e Parabasalidi hanno entrambi mitocondri modificati e comprendono per la maggioranza protisti eterotrofi abituati a vivere in assenza di ossigeno. i diplomonadi sono considerati la più antica linea evolutiva dei procarioti nonché i loro più stretti parenti. Un esempio è il Giardia intestinalis. I parabasalidi includono sia gli endosimbionti che i parassiti trasmissibili per via sessuale come il Trichomonoas vaginalis
  • Gli Euglenozoi comprendono tutti i protisti che hanno un flagello particolare con una struttura interna diversa rispetto le altre cellule eucariote. In questa categoria si trovano protisti eterotrofi, autotrofi fotosintetici e parassiti patogeni come Trypanosoma
  • Gli Alveolati che comprendono i dinoflagellati, i ciliati e gli apicomplexa
  • Gli Stramenopili che comprendono protisti sia autotrofi che eterotrofi quali: oomiceti (detti anche muffe acquatiche), le diatomee e le alghe brune
  • Gli Amebozoi che presentano nel loro organismo pseudopodi lobati. Di questa categoria ne fanno parte le amebe, le muffe mucillaginose plasmodiali e le muffe mucillaginose cellulari
  • I Foraminiferi e Radiolari i quali possiedono uno pseudopodo filamentoso che utilizzano per nutrirsi e spostarsi
  • Le alghe rosse e le alghe verdi. Le alghe rosse vivono nelle acque dei tropici e il loro corpo è detto tallo. Le alghe verdi invece si suddividono in clorofite e carofite
  • Gli unicellulari coloniali sono protisti della stessa tipologia, ma indipendenti l'uno dall'altro

Fonti[modifica]