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Velde Bigi[modifica]

Velde Bigi (Novi, 1917 - Modena) è stata una partigiana italiana.

Resistenza[modifica]

Durante la guerra lavora come operaia a Savona, dopo l'armistizio però rientra a Novi e affianca il fratello Vales nell'attività clandestina come partigiana. Lidia, il suo nome di battaglia, opera nel battaglione Renzo della brigata Diavolo come responsabile SAP. Dopodiché agisce anche come staffettista e dopo nelle zone di Soliera prende parte all'organizzazione dei Gruppi di difesa della donna. Successivamente si dedica all'attività politica del dopoguerra come segreteria dell'UDI. Tra il 1948-49 sconta cinque mesi in carcere per resistenza e violenza alla forza pubblica. Tornata a Savoia si sposa continuando all'attività nel PCI e UDI. Torna poi a Novi vedova.

Velde Bigi durante la seconda guerra mondiale, operò in un primo momento come staffeta sotto il nome di "Lidia", contribuendo così alla Resistenza. Come affermò in un intervista a cura di Annamaria Agnini:

« Resistenza ha voluto dire che abbiamo combattuto i tedeschi, abbiamo salvato la nostra patria, abbiamo salvato l'Italia. Ha voluto dire l'emancipazione, ha voluto dire tutto per me. La resistenza ha svegliato la gente. L'emancipazione é iniziata così.[1] »

Note[modifica]

  1. Velde Bigi, Intervista di Annamaria Agnini, A guardare le nuvole, Carocci, 2004, p. 76