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Utente:Xinstalker/sandbox15

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.

Premessa su Wikipedia... perché gli voglio davvero bene... :)

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« Quando inavvertitamente e stoltamente mettiamo sullo stesso piano, e magari mischiamo, un gruppo rock, un fumetto, una trasmissione televisiva, una marca di detersivi, una nozione filosofica, solo perché hanno lo stesso nome, distruggiamo cinquemila anni di cultura che si è fondata sui distinguo, sui livelli di complessità e di significato, sulla consapevolezza personale, sull'indagine condivisa. Irradiamo e facciamo crescere nella cultura dell'indifferente, che poi è la cultura del mercato che si diversifica solo in base alla circolazione della merce e al suo costo, alla tecnologia ad essa sottesa. Così Wikipedia si mette al servizio del "mostro" da alcuni invocato per miserabili interessi di dominio, ma non da me e da altri come me. Noi resistiamo. »
  1. Wikipedia è stata la rovina di pregevoli e consolidati strumenti enciclopedici. Wikipedia ha questa responsabilità anche se, per una serie di banali ragioni, non gliene si può fare una colpa.
  2. Wikipedia ha l'ambizione di essere uno strumento enciclopedico adeguato, e così viene vissuta troppo spesso dai suoi numerosissimi e spesso giovani lettori.
  3. Wikipedia sa perfettamente che invece è inadeguata anche se non vorrebbe esserlo, ma spera, con il tempo, di trascinare qui un numero minimo di utenti sufficientemente competenti per risolvere la grande contraddizione tra il punto 2 e il punto 3.
  4. Sono qui dal 2008. In questi cinque anni, per le voci di mia competenza, ho visto andar via i soli due utenti preparati (Yunyu e Tonii) e arrivarne uno solo, DonatoD, il quale dopo pochi mesi ha lasciato il Progetto. Per le voci "filosofico-religiose" solo una presenza molto ma molto saltuaria di F.giusto. Tutto qui.
  5. Il punto n.4 mi fa riflettere, dovrebbe far riflettere tutti, perché è impossibile non meditarlo con il numero 1.
  6. Devo ammettere tuttavia che vi sono notevoli eccezioni. La Wikipedia in lingua tedesca, ad esempio, possiede un'altra marcia. E' di tutt'altra levatura rispetto a quella in lingua italiana. Considerando che oggi lo strumento "Wikipedia" è lo strumento conoscitivo di gran lunga più utilizzato, questa indubitabile notevole diversità tra queste due Wikipedie marcherà nel solo corso di una generazione una notevole differenza nella qualità e nella quantità di cultura diffusa tra questi due popoli. Spiace che non venga ancora colta la drammaticità di questo fatto dalla comunità di lingua italiana.
  7. La comunità wikipediana dovrebbe essere composta esclusivamente da due gruppi:
    1. La comunità dei redattori, i quali scrivono le voci esclusivamente basandosi su fonti attendibili. Dovendosi basare esclusivamente su fonti attendibili, mi pare evidente che le debbano "studiare", quindi questi sono i "wikipediani": persone che studiando scrivono il progetto. Queste persone non sono distinguibili per mezzo della loro età, professione, genere, credo religioso, preferenze sessuoaffetive, nazionalità, titolo di studio, censo sociale o fedina penale. Si distinguono dall'universo mondo solo per un fatto: aprono un libro, lo studiano con il massimo rigore che riescono a mettere in campo, e con onestà riportano quello che c'è scritto. Questi wikipediani sono, in questo caso, uomini benedetti perché offrono il loro tempo, sempre e comunque prezioso perché unico e non ripetibile, e i loro sforzi a tutti. Dalla suorina in odore di santità al camorrista; dal tredicenne che si sta licenziando alla scuola media inferiore all'accademico pluririnomato; dal giovane meccanico di un'officina all'ingegnere aerospaziale; dal bibliofilo nella villa al downloader/hacker di fonti che abita in una stamberga. Tutti questi costruiscono ogni giorno qui il futuro del sapere umano. Sono ancora troppo pochi devono essere molti di più.
    2. La comunità degli amministratori. Essendo trasversale al progetto questa comunità non necessariamente "deve" studiare, infatti controlla che le pagine che scrivono i "wikipediani" non vengano vandalizzate. Alla comunità dei "wikipediani amministratori" non viene chiesto di "studiare" fatto salvo quando il loro intervento agisca sui "contenuti".
    3. C'è un terzo gruppo che al momento infesta gravemente wikipedia. Sono i "turisti" (altrimenti detti "perditempo"). Questi non hanno nulla a che fare con il progetto perché non leggono le fonti, ovvero non "studiano". Ma girano per il progetto, interessandosi di tutto ed esprimendo opinioni su tutto. Opinioni del tutto trascurabili perché non sono frutto di alcun approfondimento o studio. Spesso tali opinioni vertono su: "gusti", "pov politico o religioso o di costume", "chi dei wikipediani ha detto cosa", "simpatia", "ricordi", "letture superficiali e fatte male". Infatti se viene chiesto ai "turisti" di stabilire su quali fonti attendibili vertono le loro asserzioni, questi tergiversano e non le indicano mai; i più furbi tra costoro smanettano google finché non tirano fuori qualcosa che sembra, ma non è, una fonte, venendo facilmente smentiti, allora insistono facendo i capricci. Ecco la precisa caratteristica del "turista" che infesta Wikipedia: non è in grado di presentare una singola fonte su una sua precisa e roboante asserzione. Infatti fonti attendibili a sostegno delle loro opinioni bizzarre, ma ammantate da buonsenso e wikilove, non ce ne sono mai. I "turisti" sono il vero problema di Wikipedia, probabilmente sono molto peggio dei "vandali", perché avendo radicato la loro "identità" internettiana su questo progetto, il loro agire indefesso e costante sfianca i wikipediani che "studiano", i quali, essendo abituati a studiare e a presentare fonti, si irritano quando i "turisti" menano il can per l'aia apparentemente intervenendo sull'oggetto della voce, in realtà dando consistenza solo alla propria inutile, ai fini del progetto, presenza. La massa dei "turisti" è capace di stabilire un "consenso" su cose del tutto "incredibili". Chi studia ha difficoltà a interagire con i "turisti", la quasi totalità delle volte quelli che studiano approcciano il progetto limitandosi a una notazione anonima nella pagina di discussione dove rivelano le sciocchezze riportate in voce, alla pronta replica, vuota e inutile, del "turista", il wikipediano "studioso" che ha appena approcciato Wikipedia perde ogni vocazione a partecipare al progetto. Accade anche, a volte, che un amministratore si comporti volentieri come un "turista", incarnandone i deleteri e distruttivi principi. Sicuro della funzione di autorità che gli deriva dall'elezione comunitaria, magari reiterata e consolidata nel tempo, e con un maldestro uso dei luoghi comuni relativi al "buon senso" e al "consenso", appoggiato da altri "turisti", egli dà sfogo al proprio malcelato POV privo di fonti necessarie o alle simpatie/antipatie verso contributi/contributori, utilizzando gli stessi metodi dei "turisti". Con il tempo queste figure devono trasformarsi nei wikipediani del punto 7.1 o 7.2 oppure scomparire.
    4. C'è un quarto gruppo, molto meno dannoso del "turista", ma che va monitorato costantemente in quanto se a volte è certamente utile, altre volte può risultare pericoloso: quello dei "legulei". I "legulei" sono quelli che hanno provato a "studiare" o a fare gli "amministratori" (i primi e unici due utili gruppi ai fini del progetto), ma poi si sono stancati. E allora pensano che sia utile per il progetto creare "norme" o "template". Questi si infilano in qualsiasi progetto con l'intenzione di mettere ordine. La loro pericolosità consiste nella trasversalità, non avendo competenza sullo scibile umano pensano che ciò che vada bene per la "medicina", sia buono anche per la "nautica" e ciò che va bene per l'"astronomia" possa andar bene per la "letteratura". Avviano discussioni a cui partecipano volentieri molti "turisti" (in effetti è un'occasione ghiotta per questi ultimi... per la voglia di dire la "loro", soprattutto su temi "generali" dove non si è inchiodati dalle fonti) trovando consenso spesso per operazioni "fantasmagoriche", salvo accorgersi, dopo qualche anno (spesso grazie a quei pochi "wikipediani studiosi" che resistono), che per l'appunto la "norma" individuata con il consenso dei "turisti" era solo "fantasmagorica", insomma un disastro che poteva essere facilmente evitato aprendo un libro e occupandosi di una voce. Con il tempo e con la pazienza, i wikipediani del punto 7.1 devono ri-convincere i "legulei" che l'unico modo di essere qui è proprio quello del punto 7.1 non c'è un altro, fatto salvo quello del punto 7.2. Scegliessero.
  8. La maturità di una wikipedia è strettamente correlata alla capacità della comunità di utilizzare le pagine di discussione delle voci e/o dei progetti, ESCLUSIVAMENTE, per un confronto tra le fonti attendibili, ovvero come presentarle, come darne conto, se individuare o meno ulteriori lavori. Quando in tali pagine di discussione saranno presenti dozzine di fonti pertinenti allora la comunità sarà matura a lavorare su questo progetto.
  9. La maturità di una wikipedia è strettamente correlata al "consenso" fondato sulle fonti e non sulle proprie opinioni (POV), idiosincrasie, simpatie religiose/politiche/dicostume. Un consenso privo di fonti non è un consenso, ma solo una stupida prevaricazione.
  10. La maturità di una comunità di amministratori è strettamente correlata alla loro capacità di comprendere che non stanno gestendo un newsgroup o un blog dove occorre "moderare" gli interventi e promuovere quelli che hanno più "consenso" o sono più "cortesi"; ma stanno difendendo un progetto culturale basato esclusivamente sulle fonti. L'obiettivo ultimo di un wikipediano, compreso quello di un "amministratore", è infatti la "voce"; questo perché, a differenza di un newsgroup o di un blog, il motivo per cui si scrive su Wikipedia non è quello di partecipare alla "comunità" dei wikipediani: l'unico vero motivo per scrivere su Wikipedia è quello di comunicare conoscenze, che si sono prima studiate, ai lettori delle voci. Ne consegue che una Wikipedia non potrà mai crescere verso il suo autentico e unico scopo se non vi sarà un'adeguata maturazione dei suoi amministratori.
  11. Non ha la minima importanza se i dieci punti che precedono vengano o meno recepiti dalla transitoria comunità dei wikipediani (transitoria perché nel tempo entra ed esce dalle sue pagine), in quanto Wikipedia è prima di ogni cosa i suoi 5 Pilastri, il cui ordine di priorità non è casuale ma chiaramente esplicitato nello stesso ordine in cui questi sono presentati: si può esigere il rispetto di un pilastro solo quando quello che precede viene già rispettato.
  12. È chiaro che un progetto che ha come scopo, ancora irrealizzato, quello di raccogliere la "Conoscenza" per mezzo di una libera, condivisa, gratuita e di fatto anonima contribuzione non può che fondarsi su una profonda umiltà da parte dei suoi scrittori. Le persone competenti che vi contribuiscono devono infatti accettare, con umiltà e fiducia, di donare gratuitamente (e anonimamente) a Wikimedia le proprie conoscenze acquisite spesso con anni di duro e costante impegno. Le persone che non hanno le competenze devono invece avviare, con umiltà, un percorso di perfezionamento delle stesse. Gli amministratori eletti dalla comunità degli scrittori devono invece umilmente comprendere che il loro costante servizio non ha come scopo quello di fornirgli un'identità sostitutiva e più gratificante di quella della "vita reale", devono quindi evitare l'errata percezione di incarnare "qualcosa", in quanto l'unica "incarnazione" coerente con i Cinque pilastri sono per l'appunto le voci studiate e poi scritte da anonimi contributori. Senza le voci e i loro contenuti, ben studiati ovvero studiati al massimo delle proprie possibilità, un wikipediano non è mai un wikipediano, ma solo l'imbarazzante parodia dello stesso.

I Cinque pilastri

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  1. Si scrive su Wikipedia quando l'argomento su cui si scrive è enciclopedico quindi basato su fonti attendibili. L'inserimento di un argomento in una singola voce non segue il criterio di "raccolta indiscriminata" ma è fondato sulla coerenza tematica delle fonti a sostegno.
  2. Appurato che un argomento è enciclopedico, questo va trattato in modo neutrale, ovvero dando spazio adeguato alle fonti attendibili, contestualizzandole e senza dare ingiusto rilievo a qualcuna di queste rispetto ad altre che magari hanno una rilevanza maggiore nella letteratura attendibile.
  3. Appurato che l'argomento è enciclopedico e che va trattato in modo neutrale, Wikipedia non riserva la scrittura delle sue voci a utenti con privilegi particolari. Da notare che la Wikipedia in lingua italiana viola questo "pilastro" quando riserva agli "amministratori" la decisione ultima sulle categorie biografiche da adottare che finiscono per incidere in modo determinante sull'incipit; decisione, questa che spesso e volentieri contraddice, in incipit della voce!, le fonti attendibili utilizzate, risultando rozza se non addirittura falsa.
  4. Appurato che l'argomento è "enciclopedico" (ovvero deve essere basato su fonti attendibili e non raccolto in modo indiscriminato), e che va trattato in modo neutrale (con fonti contestualizzate e senza ingiusto rilievo) e che la contribuzione alle voci è libera (chiunque può determinare la costruzione di una voce senza riservare ad alcuno alcun privilegio tantomeno valutativo), allora la discussione su cosa inserire in voce, quindi la valutazione delle fonti, il loro rilievo e la loro contestualizzazione, deve seguire le regole della Wikilove.
  5. Fermo restando che nessuna regola adottata dai Progetti tematici può essere insindacabilmente pretesa per la stesura di una voce. Da notare che il Quinto pilastro in TUTTE le Wikipedia è reso in questo modo:
Wikipedia has policies and guidelines, but they are not carved in stone; their content and interpretation can evolve over time. Their principles and spirit matter more than their literal wording, and sometimes improving Wikipedia requires making an exception. Be bold but not reckless in updating articles, and do not agonize about making mistakes. Every past version of a page is saved, so any mistakes can be easily corrected.
Mentre nella sola Wikipedia in lingua italiana questo pilastro viene limitato a questo... leggete con attenzione e confrontate...:
eccetto i cinque principi elencati in questa pagina. Si cerchi dunque di non essere timidi nel modificare le voci, poiché il piacere di contribuire non richiede per forza di raggiungere la perfezione, nonostante questo sia l'obiettivo ultimo dell'enciclopedia. Non ci si preoccupi eccessivamente di fare eventuali pasticci: tutte le versioni precedenti di una voce vengono salvate, per cui è impossibile danneggiare Wikipedia in maniera irreparabile. Ma ci si ricordi, allo stesso modo, che tutto ciò che si scrive sarà conservato per i posteri.

Curiosità... e una risposta a Jimbo

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  • Il fondatore di Wikipedia rilancia il progetto Wikipedia verso una migliore qualità dei contenuti: Per aumentare la qualità di Wikipedia cerchiamo le persone giuste che rivedano in maniera accurata i testi: questo è un progetto in continua evoluzione, che non si fermerà mai ma La nostra debolezza deriva dal fatto che si tratta di una piattaforma open per cui è sempre necessario verificare le fonti se si sta facendo una ricerca su un tema critico o controverso. Ad esempio, quando non siamo sicuri dell’affidabilità di determinate informazioni avvisiamo il lettore sul fatto che la neutralità del testo sia stata contestata oppure che l’articolo è privo di referenze.
    • L'ultimo dei miei blocchi deriva da questa edit war in cui mi limitavo a ripristinare un template di "non neutralità" in quanto la discussione era in corso (fortunatamente, grazie anche a Gierre, finita con la prevalenza delle fonti su altro genere di argomentazioni); per far rispettare i "Pilastri" e l'apertura della discussione mi sono beccato il seguente cartellino. Quindi non si deve ripristinare il template invocato dal fondatore, semmai rivolgersi a qualcun altro... Se non fai così l'amministratore non verifica cosa accade e perché, ma ti cartellina... e fortuna che colui che cancella, vandalizzando, il template di "non neutralità" (invocato, promesso e garantito dall'ignaro fondatore di Wikipedia) è un anonimo dinamico altrimenti l'amministratore ti blocca. Non basta... dopo le mie osservazioni [1] [2], l'amministratore non entra nel merito ma si chiede se con la frase "Se serve a qualcosa" io intenda offenderlo. Gli rispondo che non è così. Nonostante tutto questo, decine di ore dopo vengo bloccato in scrittura e minacciato di essere infinitato in futuro basando proprio su quella mia frase "Se serva a qualcosa" che è invece ritenuta inequivocabile (Attacchi personali: , recidivo. Episodio lampante: [3]). Ma il clima lo spiega per bene e con grande trasparenza subito dopo un altro amministratore (a cui va comunque il mio ringraziamento per aver esplicitato con trasparenza e onestà la vera "situazione"), il quale però, ed è comprensibile alla luce dei punti che precedono, non si domanda se sono sempre e comunque "polemico" e "aggressivo", e su cosa quindi "pretenda" di "avere ragione"...: sulle fonti? sui contenuti? o invece sempre e comunque sull'applicazione dei 5 Pilastri partendo proprio dal loro ordine logico ed espositivo? Di rilievo anche che il clima minaccioso che mi riguarderebbe non abbia alcun argomento ulteriore, è generico come la mia presunta "problematicità", non ha nemmeno dei "nomi" individuati che ne discutano, né un luogo individuato o un tempo precisato dove questo sarebbe avvenuto. Ma è tutto anonimo, alluso, dietro le quinte, un messaggio minaccioso e obliquo da una "collettività" ora davvero segreta e nascosta che niente ha a che fare con la trasparenza e con le basilari norme di educazione tanto invocate per una comunità che lavora insieme. Episodio che, nel complesso, evidenzia precise caratteristiche, connotazioni, abitudini.
    • Ne consegue: Jimbo che cosa ci racconti? Guarda che lo sa l'universo-mondo quali siano le reali condizioni di questo progetto e quindi i suoi gravi limiti! Ovunque io vada il mantra che mi viene ripetuto è sempre e solo quello... Infatti passo nella migliore delle ipotesi come un "illuso" (nella peggiore come un collaboratore della rovina della cultura)... L'evidenza di ciò che dico è andare a controllare quanti siano gli effettivi "collaboratori" delle voci (sono allo stato e di fatto zero!) rispetto a quelli che potenzialmente potrebbero essere interessati... Occorre un serio sforzo ulteriore solo per dare un minimo di sostanza alle tue promesse... Almeno uno sforzo per l'effettivo e concreto rispetto dei Cinque Pilastri. :)
    • Ne consegue: Caro Jimbo che occorre smantellare quei gruppi di utenti, spesso amministratori, che si sono depositati dentro il progetto determinandone la "punteggiatura" in base alle loro convinzioni, alle loro abitudini e alle loro paure identitarie, impedendo qualsivoglia cambiamento verso il meglio che non li veda come protagonisti. Artefici solo di impedimenti e provocazioni oblique per marcare il proprio territorio virtuale. Solo smantellando queste incrostazioni e privilegiando l'applicazione rigorosa dei Cinque Pilastri il progetto può avere la necessaria spinta per fare l'ulteriore, indispensabile e storico, passo in avanti. Non perdiamo contributori in ns-0 secondo i Cinque Pilastri, perché non ne abbiamo (e ci sarà un motivo per cui non ne abbiamo!), perderemmo semmai solo coloro la cui attività impedisce ai contributori di arrivare. A quanto mi risulta la Wikipedia in lingua inglese soffre di analoghe difficoltà, solo la Wikipedia in lingua tedesca è riuscita nell'intento, occorre capire, e studiare, con quali meccanismi comunitari ci siano riusciti. E copiarli.