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Wikibooks:Pagine da cancellare/Grigio Meccanico

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wikibooks è un'enciclopedia? Otrebla86 17:41, 4 nov 2006 (UTC)

  • +1 no :P Diablo 19:02, 4 nov 2006 (UTC)
  • +1 questo è una specie di racconto, non è manco da enciclopedia The doc post... 14:12, 9 nov 2006 (UTC)

Votazione con esito favorevole: Pagina cancellata

Su certi segni senza apparente campo semantico

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Carissimo Alberto,

tu non lo sai, ma il tuo era anche il secondo nome di mio Padre.

Si chiamava Antonino.

Se un giorno tu dovessi avere la pazienza quasi eroica di leggere i miei racconti su:


http://xoomer.virgilio.it/bibliosito


e poi...


...http://xoomer.virgilio.it/argosito

(argosito contiene anche Prodromi\omens, the silent blackmail, il Ricatto silente)

...http://xoomer.virgilio.it/xanta

...http://xoomer.virgilio.it/narratur

...http://xoomer.virgilio.it/tekne

(Tekne contiene anche Grigio Meccanico)


allora capirai il tipo di rapporto molto intenso, vivo che c'è fra me e Antonino.

Per me fu Amico di libri, di nuoto e di bicicletta.

Insuevit me hoc Pater meus optimus scriveva Orazio, poeta apulo\lucano, parlando del Padre e di ogni cosa da lui appresa.

Me lo ha insegnato il mio ottimo Padre...

E' come se fosse sempre con me, a dire il vero.

§

Ho scoperto solo ora che sei giovanissimo.

Vuoi sapere cosa sono quei segni che ogni tanto metto nei testi?

Solamente come dei limiti allo spazio della pagina.

Non sono un esperto di informatica.

Ho quasi tre volte la tua età (il prossimo ottobre...) ma evidentemente mi divertono ancora quei 'segni' che apparentemente non valgono nulla.

Ma il nulla, dopotutto, urge alla forma.

E le cose ordinate, limitate, quelle che ci separano dall'infinito, sono così poche.

Sono limitate.

Quando salvo un file in unità C:, o su unità esterne, lo faccio precedere da segni che non vogliono dire nulla.

Ma mettono in posizione avanzata il file.

Certo, si può far danno.

Ma finora tutto è andato bene.

L'importante è ... evitare il cancelletto (...senza nessuna allusione o elusione per i giardini), almeno in questi casi.

La poesia che ti ho mandato settimane fa era su un'antologia di Ginnasio quando ...non eri ancora nato.

Ne ricordo qualche brano.

A Grigio meccanico ho apportato qualche modifica direi anche sostanziale, eliminando i versi miei e il preambolo iniziale.

Adesso è una specie di trattatello assai poco trionfalistico ma nemmeno poi pessimistico, dico la verità, sulla scuola e sui libri in genere, se si prende la biblioteca come metafora.

Ma non bisogna mai dimenticare che chi a volte lamenta l'inadeguatezza del presente, in realtà sta preparando, o sognando, i cambiamenti del domani.

E le cose nuove fanno piangere, purtroppo, perché costano e sono da plasmare e domare, come le scarpe più robuste.


Si rassomiglia a volte un pò al grande Giovanni Verga, che pur non essendo un puro e semplice pessimista, come lo hanno sbrigativamente definito, vedeva con realismo scarno l'ambiente contestuale che talora ci protegge e circonda, ma non ci consente di allargare lo sguardo, come se fossimo un mollusco che per proteggere una perlina si chiude ermeticamente nel guscio.

Ora ti saluto e ti auguro ogni cosa buona.

Tibi tuisque...

--Gennaro di Jacovo 12:12, 23 nov 2006 (UTC)

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§

...ah, ho capito.

Tutte le cose che scrivi, le leggo parzialmente, per mia pigrizia, ma vedo che sono tutte collegate assieme, insomma, c'è una relazione tra tutte queste "cose"...c'è il ricatto silente, c'è grigio meccanico, e altre cose che non ricordo.

Ma ancora sinceramente non ho capito se è una "storia", "pensieri", "filosofia", non so che altro dire....aggiungo che io e le materie umanistiche siamo come il gatto e il cane...ma non nego che talvolta alle superiori mi piaceva studiare le varie correnti letterarie, come la pensa(va)no i grandi poeti italiani...mi interessavo molto anche dell'illuminismo e degli illuministi. per il resto, sono una persona molto razionale, dedicherò la mia vita alla ricerca scientifica (oddio...che sognatore!:D)--Otrebla86 15:03, 23 nov 2006 (UTC)


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Algebra e fila strokka

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Non è storia e nemmeno pensieri.

E' solo il ricordo di jeri

sistemato in un certo cassetto

d'una scrivania con una sedia rossa.

O forse è un pò di tutto questo.

Penso però che spesso

ho visto cane e gatto giocare

e non solo mordersi e graffiarsi.

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L'illuminismo?

La ragione?

Cose splendide, ma l'...Enel ricorre alla poesia e al mito per farsi pubblicità con Giannini.

Per tutti la luce non è un'illusione ottica o la metafora della ragione.

E' una cosa che se non c'è non funzionano elettrodomestici e tutto il resto.

Compreso Internet...

Oggi si direbbe ... e amarono gli Uomini più la Luce che le Tenebre....

Comunque, illuminismo, romanticismo, decadentismo, pessimismo, melancolìa...sono cose note persino agli 'antichi' egizi, ai mesopotamici, ai greci classici, all'India ed alla Cina di tanto tempo fa.

I 'moderni' hanno aggiunto pochi termini 'nuovi'.

Non sono 'parole' inventate dai tedeschi e dai francesi nel '700.

Sono atteggiamenti, come la comunicazione e lo stesso linguaggio, eterni, nati con l'uomo.

Socrate e Sausurre sarebbero d'accordo con questo povero scribakkino...

E comunque, ogni rispetto anche a chi restaura antichi capolavori.


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Anche chi pratica poco la matematica convenzionale può volerle bene e sognare un giorno di frequentarla di più.

Anni fa ho letto fra i filosofi matematici (un tempo un filosofo era anche e soprattutto osservatore della natura, fisico, matematico, politico) Pascal, Cartesio e Galileo.

Scrivono come romanzieri questi grandi 'matematici' e fisici...

Il termine matematica del resto è nato col significato di sapere, per quel che mi risulta dall'etimo.

Quindi una volta essete matematici voleva dire essere filosofi, amici del sapere universale.

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Eppure, fai caso a questo: il filosofo meno compreso e più ammirato, il fondatore in un certo senso del pensiero che poi è arrivato all'illuminismo ed al positivismo era Eraclito.

E come lo hanno soprannominato, i Greci stessi?

l' Oscuro.

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E il grande Siddharta, come fu chiamato?

Buddho...lo Svegliato...

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L'oscurità ci permette paradossalmente di riconoscere la scintilla della luce.

Non viceversa.

E il Sonno, preziosissimo e più vivace e vitale di quel che si crede, ci porta al giorno ed alla Luce.

Non lamentiamoci troppo, allora, quando ci fanno addormentare.

Adesso mi accomiato...scusandomi per il tono faceto.

--Gennaro di Jacovo 18:50, 23 nov 2006 (UTC)

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