Vai al contenuto

Biografia del Melekh Mashiach/Capitolo 17

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.
CAPITOLO 17
CAPITOLO 17
Per approfondire su Wikipedia, vedi la voce Nascita di Gesù.

Dei quattro vangeli cosiddetti canonici, ovvero quelli entrati a far parte del canone della Bibbia come libri considerati “ispirati” da Dio e accettati dalle Chiese cristiane, solo due parlano della nascita e dell'infanzia di Gesù: il Vangelo secondo Matteo e il Vangelo secondo Luca (redatti tra l'85 e il 90 EV). Gli altri due vangeli, quello di Marco e quello di Giovanni, cominciano a raccontare la vita di Gesù quando Egli è già uomo e ha iniziato il suo ministero pubblico. Specialmente quello di Giovanni, elaborato verso il 100 EV – la omette forse volontariamente, giacché la nascita di Gesù non interessava all'evangelista, che si concentrò piuttosto sulla sua figura quale incarnazione della Parola o della Sapienza di Dio. Parlano invece della nascita del messia i vangeli apocrifi, quelli non riconosciuti dalla Chiesa, e in particolare il Protovangelo di Giacomo – databile intorno al 150 EV – e il Vangelo dello pseudo-Matteo – il testo risale al VI secolo, ma include leggende del 200 EV circa. Oltre a ciò, vi sono frammenti sul parto di Maria in testi apocrifi tardi, dei secoli IX e X, che utilizzano leggende precedenti: il Vangelo arabo dell'infanzia, il Libro sulla natività di Maria e il Libro dell'infanzia del Salvatore. Ma queste opere sono cronologicamente lontane dai fatti, e gli autori si sono lasciati trasportare dalla fantasia e dall’immaginazione.

Natività di Gesù secondo Matteo

[modifica | modifica sorgente]

In particolare il Vangelo secondo Matteo comincia elencando la genealogia di Gesù. Passa poi a prendere in esame il concepimento di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo, e quindi parla dell'apparizione di un angelo a Giuseppe, che, credendo di essere stato tradito dalla giovane sposa, intendeva ripudiarla. Viene dissuaso a farlo dal messaggero celeste, che lo informa anche dell'origine divina del piccolo.

18 La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo.

Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente. 20 Ma mentre aveva queste cose nell'animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. 21 Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».

22 Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

23 «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio,
al quale sarà posto nome Emmanuele»,
che tradotto vuol dire: «Dio con noi».

24 Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; 25 e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.

Natività di Gesù secondo Luca

[modifica | modifica sorgente]

Luca invece colloca la genealogia di Gesù più avanti, quando inizia il suo ministero pubblico. Comincia il suo Vangelo raccontando l’episodio dell'Annunciazione del Signore: l'angelo Gabriele appare a Maria e le comunica che per opera dello Spirito Santo lei concepirà un figlio, che verrà chiamato Gesù. Per vincere l'incredulità della fanciulla, l'angelo le mostra come anche la sua parente Elisabetta, già vecchia e sterile, per volontà di Dio è incinta e partorirà Giovanni Battista.

Il Vangelo di Luca è molto importante perché ci mostra la scelta consapevole di Maria di diventare la madre del Salvatore. Dio non la obbliga, ma lei accetta, dichiarandosi serva del Signore. Poi si reca in visita da Elisabetta (Visitazione) a Gerusalemme.

1 In quel tempo uscì un decreto da parte di Cesare Augusto, che ordinava il censimento di tutto l'impero. 2 Questo fu il primo censimento fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3 Tutti andavano a farsi registrare, ciascuno alla sua città.

4 Dalla Galilea, dalla città di Nazaret, anche Giuseppe salì in Giudea, alla città di Davide chiamata Betlemme, perché era della casa e famiglia di Davide, 5 per farsi registrare con Maria, sua sposa, che era incinta. 6 Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; 7 ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.

8 In quella stessa regione c'erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge. 9 E un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, e furono presi da gran timore. 10 L'angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: 11 "Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore. 12 E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia"».
13 E a un tratto vi fu con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
14 «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini che egli gradisce!»

15 Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: «Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto, e che il Signore ci ha fatto sapere». 16 Andarono in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia; 17 e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. 18 E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. 19 Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo. 20 E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato loro annunciato.

Gli evangelisti Luca e Matteo hanno tramandato gli avvenimenti legati alla Natività con alcune sostanziali differenze, ma il suo significato profondo rimane lo stesso, per i credenti. È il mistero di tutti i misteri, l'atto d'amore immenso di un Dio per i suoi figli, perpetrato nei secoli per rinnovare un’Alleanza antica e sempre nuova.

Per approfondire, vedi Serie cristologica, Serie misticismo ebraico, Serie maimonidea e Serie delle interpretazioni.