Confessione di fede di Westminster/cfw06/cfw06-3

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6:3 Essendo essi la radice di tutto il genere umano, la colpa di questo loro peccato è stata imputata (128) a tutta la loro posterità mentre la stessa morte nel peccato e natura corrotta si è propagata attraverso l'ordinario processo di generazione (129).

Testo originale[modifica]

Inglese Latino
III. They being the root of all mankind, the guilt of this sin was imputed, and the same death in sin and corrupted nature conveyed to all their posterity descending from them by ordinary generation. III. Quumque illi fuerint radix totius humani generis, hujusce peccati reatus fuit imputatus, eademque in peccato mors ac natura corrupta propagata, omnibus illorum posteris, quotquot ab iis ordinaria quidem generatione procreantur.

Riferimenti biblici[modifica]

  • (128) "Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra». ... Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai»" (Genesi 1:27-28; 2:16-17); "Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione" (Atti 17:26); "Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c'è legge. Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. Però, la grazia non è come la trasgressione. Perché se per la trasgressione di uno solo, molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti. Riguardo al dono non avviene quello che è avvenuto nel caso dell'uno che ha peccato; perché dopo una sola trasgressione il giudizio è diventato condanna, mentre il dono diventa giustificazione dopo molte trasgressioni. Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. Dunque, come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure, con un solo atto di giustizia, la giustificazione che dà la vita si è estesa a tutti gli uomini. Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti" (Romani 5:12‑19); "Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. ... Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; ... Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l'ultimo Adamo è spirito vivificante ... E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, così porteremo anche l'immagine del celeste" (1 Corinzi 15:21,22,45,49).
  • (129) "Ecco, io sono stato generato nell'iniquità, mia madre mi ha concepito nel peccato" (Salmi 51:5); "Adamo visse centotrent'anni, generò un figlio a sua somiglianza, a sua immagine, e lo chiamò Set" (Genesi 5:3); "Chi può trarre una cosa pura da una impura? Nessuno ... Chi è mai l'uomo per esser puro, il nato di donna per esser giusto?" (Giobbe 14:4; 15:14).