Confessione di fede di Westminster/cfw16/cfw16-1

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16:1 Le buone opere sono solo quelle che Dio ha comandato nella Sua santa Parola (304), e non quelle che, prive della Sua autorevole sanzione, sono escogitate dagli uomini, sia per zelo cieco, sia sotto un qualsiasi pretesto di buone intenzioni (305).

Testo originale[modifica]

Inglese Latino
I. Good works are only such as God hath commanded in his holy Word, and not such as, without the warrant thereof, are devised by men out of blind zeal, or upon any pretense of good intention. I. Bona opera ea tantum sunt quæ in verbo suo sancto præcepit Deus; minime autem ea quæ absque ulla illius authoritate, sunt ab hominibus excogitata, sive e cæco zelo id factum fuerit, seu bonæ intentionis prætextu quoviscunque.

Riferimenti biblici[modifica]

  • (304) "O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il SIGNORE, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?" (Michea 6:8); "Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà" (Romani 12:2); "...vi renda perfetti in ogni bene, affinché facciate la sua volontà, e operi in voi ciò che è gradito davanti a lui, per mezzo di Gesù Cristo; a lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen" (Ebrei 13:21).
  • (305) "Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini" (Matteo 15:9); "l Signore ha detto: «Poiché questo popolo si avvicina a me con la bocca e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e il timore che ha di me non è altro che un comandamento imparato dagli uomini" (Isaia 29:13); "...sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri" (1 Pietro 1:18); "Io rendo loro testimonianza infatti che hanno zelo per Dio, ma zelo senza conoscenza" (Romani 10:2); "Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l'ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio" (Giovanni 16:2); "ma il popolo ha preso, fra il bottino, delle pecore e dei buoi come primizie di ciò che doveva essere sterminato, per farne dei sacrifici al SIGNORE, al tuo Dio, a Ghilgal». Samuele disse: «Il SIGNORE gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l'ubbidire alla sua voce? No, l'ubbidire è meglio del sacrificio, dare ascolto vale più che il grasso dei montoni; infatti la ribellione è come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Poiché tu hai rigettato la parola del SIGNORE, anch'egli ti rigetta come re»" (1 Samuele 15:21‑23).

Commento[modifica]

Possono essere considerate "opere buone" solo quelle che Dio ha esplicitamente comandato nella Sua santa Parola, e non quelle che ‑ senza sanzione divina ‑ gli uomini ritengono tali essendo concepite dal loro zelo privo di conoscenza (cieco) o sotto il pretesto delle buone intenzio­ni.