Confessione di fede di Westminster/cfw18/cfw18-4
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18:4 Nei veri credenti, la certezza della loro salvezza può essere in diversi modi scossa, diminuita [ridotta] ed intermittente: quando sono negligenti nel preservarla, quando cadono in qualche peccato particolare che ferisce la loro coscienza e contrista lo Spirito, quando soccombono a qualche tentazione improvvisa o violenta, quando Dio ritira la luce del Suo volto e permette addirittura che coloro che Lo temono camminino nell'oscurità e non abbiano alcuna luce (361). Tuttavia essi non sono mai completamente privi di quel seme divino e vita di fede, di quell'amore di Cristo e dei fratelli, grazie ai quali, mediante l'azione dello Spirito, quest'assicurazione può essere, a tempo debito, ravvivata (362) e dai quali, nel tempo della difficoltà, sono sostenuti affinché non cadano in totale disperazione (363).
Testo originale
[modifica | modifica sorgente]Inglese | Latino |
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IV. True believers may have the assurance of their salvation divers ways shaken, diminished, and intermitted; as, by negligence in preserving of it; by falling into some special sin, which woundeth the conscience, and grieveth the Spirit; by some sudden or vehement temptation; by God's withdrawing the light of his countenance, and suffering even such as fear him to walk in darkness and to have no light: yet are they never utterly destitute of that seed of God, and life of faith, that love of Christ and the brethren, that sincerity of heart and conscience of duty, out of which, by the operation of the Spirit, this assurance may in due time be revived, and by the which, in the mean time, they are supported from utter despair. | IV. Certitudo salutis vere fidelibus multifariam concuti potest et imminui imo et quandoque interrumpi; conservandi scilicet eam incuria; lapsu in peccatum aliquod insigne, quod conscientiam vulnerat, spiritumque contristat; tentatione aliqua vehementi ac subitanea; uti etiam Deo vultus sui lumen subducente, ac permittente ut vel illi qui ipsum timent in tenebris ambulent omni prorsus lumine viduati: nunquam tamen destituuntur penitus illo Dei semine vitaque fidei. Christi illa fratrumque dilectione, ea sinceritate cordis et pietatis officia præstandi conscientia; unde per operationem spiritus eadem illa certitudo tempestive possit reviviscere: quibusque interim ne prorsus in desperationem ruant suffulciuntur. |
Riferimenti biblici
[modifica | modifica sorgente]- (361) " Io dormivo, ma il mio cuore vegliava. Sento la voce del mio amico che bussa e dice: «Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, o mia perfetta! Poiché il mio capo è coperto di rugiada e le mie chiome sono piene di gocce della notte». Io mi sono tolta la gonna; come me la rimetterei ancora? Mi sono lavata i piedi; come li sporcherei ancora? ... Ho aperto all'amico mio, ma l'amico mio si era ritirato, era partito. Ero fuori di me mentr'egli parlava; l'ho cercato, ma non l'ho trovato; l'ho chiamato, ma non mi ha risposto" (Cantico 5:2-3,6); "Fammi di nuovo udire canti di gioia e letizia, ed esulteranno quelle ossa che hai spezzate ... Rendimi la gioia della tua salvezza e uno spirito volenteroso mi sostenga ... Liberami dal sangue versato, o Dio, Dio della mia salvezza, e la mia lingua celebrerà la tua giustizia" (Salmo 51:8,12,14); " Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione. Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria!" (Efesini 4:30-31); "Pietro, intanto, stava seduto fuori nel cortile e una serva gli si avvicinò, dicendo: «Anche tu eri con Gesù il Galileo" (Matteo 26:69); "Io, nel mio smarrimento, dicevo: «Sono respinto dalla tua presenza»; ma tu hai udito la voce delle mie suppliche, quand'ho gridato a te" (Salmo 31:22); "Chi di voi teme il SIGNORE e ascolta la voce del suo servo? Sebbene cammini nelle tenebre, privo di luce, confidi nel nome del SIGNORE e si appoggi al suo Dio!" (Isaia 50:10). Leggere anche: Salmo 77:1-10.
- (362) "Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio" (1 Giovanni 3:9); "...ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli" (Luca 22:32); "Tutto il paese che vedi lo darò a te e alla tua discendenza, per sempre" (Genesi 13:15); "Se avessi detto: «Parlerò come loro», ecco, avrei tradito la stirpe dei tuoi figli ... Fammi di nuovo udire canti di gioia e letizia, ed esulteranno quelle ossa che hai spezzate ... Rendimi la gioia della tua salvezza e uno spirito volenteroso mi sostenga" (Salmo 73:15; 51:8,12); "Chi di voi teme il SIGNORE e ascolta la voce del suo servo? Sebbene cammini nelle tenebre, privo di luce, confidi nel nome del SIGNORE e Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il SIGNORE, spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà.si appoggi al suo Dio! ... Io sopporterò lo sdegno del SIGNORE, perché ho peccato contro di lui, finché egli difenda la mia causa e mi faccia giustizia; egli mi condurrà fuori alla luce e io contemplerò la sua giustizia" (Isaia 50:10).
- (363) "Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il SIGNORE, spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà. Non ti rallegrare per me, o mia nemica! Se sono caduta, mi rialzerò; se sto seduta nelle tenebre, il SIGNORE è la mia luce. Io sopporterò lo sdegno del SIGNORE, perché ho peccato contro di lui, finché egli difenda la mia causa e mi faccia giustizia; egli mi condurrà fuori alla luce e io contemplerò la sua giustizia." (Michea 7:7‑9); "Farò con loro un patto eterno, che non mi allontanerò più da loro per cessare di far loro del bene; metterò il mio timore nel loro cuore, perché non si allontanino da me" (Geremia 32:40); "Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare ... Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare" (Isaia 55:7‑10); "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito!" (Salmo 22:1).
Note
[modifica | modifica sorgente]La certezza della salvezza dei veri credenti può essere scossa, diminuita o interrotta in vari modi: o perché trascurano di preservarla, o perché sono caduti in qualche peccato particolare il quale ferisce la coscienza e contrista lo Spirito, o per una tentazione improvvisa e forte, o perché Dio ha nascosto la luce del suo volto, lasciando che anche quelli che lo temono camminino nelle tenebre senza una luce. Tuttavia i credenti non sono mai privati totalmente del seme di Dio, della vita della fede, dell'amore di Cristo e dei fratelli, della sincerità di cuore e della coscienza del proprio dovere. Per mezzo di queste cose e per l'opera dello Spirito è possibile con il tempo ravvivare la loro certezza e nel frattempo queste grazie li preservano dalla totale disperazione.