Confessione di fede di Westminster/cfw21/cfw21-4
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21:4 La preghiera dev'essere fatta per cose legittime (415) e per ogni sorta di persone viventi o che vivranno in seguito (416), ma non per i morti (417), né per quelli che sia noto che abbiano commesso il peccato che porta alla morte (418).
Testo originale
[modifica | modifica sorgente]Inglese | Latino |
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IV. Prayer is to be made for things lawful, and for all sorts of men living, or that shall live hereafter; but not for the dead, nor for those of whom it may be known that they have sinned the sin unto death. | IV. Preces pro rebus non nisi licitis sunt faciendæ, pro hominibus autem cuiuscunque generis, vivis scilicet, aut etiam victuris aliquando; pro mortuis autem neutiquam; sed neque pro iis, de quibus constare possit eos peccatum ad mortem perpetrasse. |
Riferimenti biblici
[modifica | modifica sorgente]- (415) "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce" (1 Giovanni 5:14).
- (416) " Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità" (1 Timoteo 2:1-2); "Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola" (Giovanni 17:20); "...piacciati dunque benedire ora la casa del tuo servo, perché essa sia sempre davanti a te! Poiché tu, o Signore, DIO, sei colui che ha parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo sarà benedetta per sempre!»" (2 Samuele 7:29); "Possa la discendenza che il SIGNORE ti darà da questa giovane rendere la tua casa simile alla casa di Perez, che Tamar partorì a Giuda!" (Rut 4:12).
- (417) "I suoi servitori gli dissero: «Che cosa fai? Quando il bambino era ancora vivo digiunavi e piangevi; ora che è morto, ti alzi e mangi!» Egli rispose: «Quando il bambino era ancora vivo, digiunavo e piangevo, perché dicevo: Chissà che il SIGNORE non abbia pietà di me e il bambino non resti in vita? Ma ora che è morto, perché dovrei digiunare? Posso forse farlo ritornare? Io andrò da lui, ma egli non ritornerà da me!»" (2 Samuele 12:21‑23); "Ma Abraamo disse: "Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi" (Luca 16:25-26); "E udii una voce dal cielo che diceva: «Scrivi: beati i morti che da ora innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essi si riposano dalle loro fatiche perché le loro opere li seguono»" (Apocalisse 14:13).
- (418) "Se qualcuno vede suo fratello commettere un peccato che non conduca a morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a quelli, cioè, che commettono un peccato che non conduca a morte. Vi è un peccato che conduce a morte; non è per quello che dico di pregare" (1 Giovanni 5:16).
Commento
[modifica | modifica sorgente]La preghiera dev'essere fatta per cose legittime [lecite] e per ogni sorta di persone viventi o che vivranno in seguito, ma non per i morti, né per quelli che sia noto che abbiano commesso [perpetrato] il peccato che porta alla morte.