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Confessione di fede di Westminster/cfw21/cfw21-7

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21:7 Com'è legge naturale che, in generale, si riservi un'idonea proporzione di tempo per celebrare il Culto di Dio, così Dio, nella Sua Parola, mediante un comandamento positivo, morale e perpetuo che obbliga tutti gli uomini di tutti i tempi, ha particolarmente stabilito un giorno su sette da santificarsi in Suo onore come Sabato (437). Dall'inizio del mondo alla Risurrezione di Cristo, esso è stato l'ultimo giorno della settimana; e dalla Risurrezione di Cristo in poi, è stato trasferito nel primo giorno della settimana (438). Esso viene chiamato nella Scrittura il Giorno del Signore, o Domenica (439), e tale dev'essere continuato a celebrare fino alla fine del mondo come il Sabato cristiano (440).

Testo originale

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Inglese Latino
VII. As it is of the law of nature, that, in general, a due proportion of time be set apart for the worship of God; so, in his Word, by a positive, moral, and perpetual commandment, binding all men in all ages, he hath particularly appointed one day in seven for a Sabbath, to be kept holy unto him: which, from the beginning of the world to the resurrection of Christ, was the last day of the week; and, from the resurrection of Christ, was changed into the first day of the week, which in Scripture is called the Lord's day, and is to be continued to the end of the world, as the Christian Sabbath. VII. Quemadmodum est de lege naturæ ut indefinite portio quædam temporis idonea divino cultui celebrando sejuncta sit ac assignata; ita in verbo suo Deus (præcepto morali, positivo ac perpetuo, homines omnes cujuscunque fuerint seculi obligante) speciatim e septenis quibusque diebus diem unum in Sabbatum designavit, sancte sibi observandum. Quod quidem ab orbe condito ad resurrectionem usque Christi dies ultimus erat in septimana; deinde autem a Christi resurrectione in septimanæ diem primum transferebatur; qui quidem in Scriptura Dies Dominicus nuncupatur, estque perpetuo ad finem mundi tanquam Sabbatum Christianum celebrandus.

Riferimenti biblici

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  • (437) "Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo ... ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il SIGNORE ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato" (Esodo 20:8,10-11); "Beato l'uomo che fa così, il figlio dell'uomo che si attiene a questo, che osserva il sabato astenendosi dal profanarlo, che trattiene la mano dal fare qualsiasi male!» ... Infatti così parla il SIGNORE circa gli eunuchi che osserveranno i miei sabati, che sceglieranno ciò che a me piace e si atterranno al mio patto:" (Isaia 56:2,4).
  • (438) "Il settimo giorno, Dio compì l'opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta. Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso Dio si riposò da tutta l'opera che aveva creata e fatta" (Genesi 2:2-3); "Quanto poi alla colletta per i santi, come ho ordinato alle chiese di Galazia, così fate anche voi. Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte quello che potrà secondo la prosperità concessagli, affinché, quando verrò, non ci siano più collette da fare" (1 Corinzi 16:1-2); "Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli, e prolungò il discorso fino a mezzanotte" (Atti 20:7).
  • (439) "Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore, e udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba, che diceva ... " (Apocalisse 1:10).
  • (440) "Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo ... ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città" (Esodo 20:8,10); "«Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento. Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto" (Matteo 5:17-18).

Poiché secondo la legge naturale, in generale, una debita proporzione di tempo, per ordine divino, dovrebbe essere messo a parte per il culto di Dio, così Egli, nella sua parola, tramite un comando positivo, morale e perpetuo in tal senso, vincolante per tutti gli uomini di tutti i tempi, ha stabilito un giorno su sette come riposo sabbatico da consacrare a Lui. Dall'inizio ­del mondo fino alla risurrezione di Cristo il sabato era stato l'ultimo giorno ­della settimana, ma dopo la risurrezione di Cristo il giorno consacrato a Dio divenne il primo giorno della settimana, chiamato il giorno del Signore, o Domenica, per essere osservato fino alla fine del mondo come il riposo sabbatico cristiano.