Confessione di fede di Westminster/cfw22/cfw22-1
Aspetto
Indice - Indice sezione - Precedente - Successivo
22:1 Il giuramento lecito è una componente del culto religioso (443), per il quale (in una giusta occasione) la persona che presta giuramento invoca solennemente Dio di essere testimone di ciò che asserisce o promette, nonché di essere giudicata secondo la verità o falsità di ciò che ha giurato (444).
Testo originale
[modifica | modifica sorgente]Inglese | Latino |
---|---|
I. A lawful oath is a part of religious worship, wherein, upon just occasion, the person swearing solemnly calleth God to witness what he asserteth or promiseth; and to judge him according to the truth or falsehood of what he sweareth. | I. Juramentum licitum est pars cultus religiosi, qua (occasione justa oblata) qui jurat, Deum, de eo quod asserit aut promittit, solenni modo testatur; eundemque appellat se secundum illius quod jurat veritatem aut falsitatem judicaturum. |
Riferimenti biblici
[modifica | modifica sorgente]- (443) "Temi il SIGNORE, il tuo Dio, servilo, tieniti stretto a lui e giura nel suo nome" (Deuteronomio 10:20).
- (444) "Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano" (Esodo 20:7); "Non giurerete il falso, usando il mio nome; perché profanereste il nome del vostro Dio. Io sono il SIGNORE" (Levitico 19:12); "Ora io chiamo Dio come testimone sulla mia vita che è per risparmiarvi che non sono più venuto a Corinto" (2 Corinzi 1:23); "Se uno avrà peccato contro il suo prossimo e si esigerà da lui il giuramento, obbligandolo a farlo con imprecazione contro se stesso, ed egli viene a giurare davanti al tuo altare in questa casa, tu ascoltalo dal cielo, agisci e giudica i tuoi servi; condanna il colpevole, facendo ricadere sul suo capo i suoi atti, e dichiara giusto l'innocente, trattandolo secondo la sua giustizia" (2 Cronache 6:22-23).
Commento
[modifica | modifica sorgente]Il giuramento lecito [legittimo] è una componente del culto religioso, per il quale (in una giusta [appropriata] occasione) la persona che presta giuramento invoca solennemente Dio di essere testimone di ciò che asserisce o promette, nonché di essere giudicata secondo la verità o falsità di ciò che ha giurato.