Confessione di fede di Westminster/cfw29/cfw29-8

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.

Indice - Indice sezione - Precedente - Successivo

29:8 Per quanto persone ignoranti e improbe ricevano gli elementi esteriori di questo sacramento, esse non ricevono ciò che in essi è significato; ma, a causa della loro partecipazione indegna, si rendono colpevoli del corpo e del sangue del Signore a loro propria dannazione. Pertanto, tutte le persone ignoranti ed empie, come non sono idonee a gustare la comunione con Lui, così sono indegne della mensa del Signore e non possono, senza [commettere] un grave peccato contro Cristo, finché rimangono tali, partecipare a questi santi misteri (552) o esservi ammesse (553).

Testo originale[modifica]

Inglese Latino
VIII. Although ignorant and wicked men receive the outward elements in this sacrament, yet they receive not the thing signified thereby; but by their unworthy coming thereunto are guilty of the body andj blood of the Lord, to their own damnation. Wherefore all ignorant and ungodly persons, as they are unfit to enjoy communion with him, so are they unworthy of the Lord's table, and can not, without great sin against Christ, while they remain such, partake of these holy mysteries, or be admitted thereunto. VIII. Homines improbi et ignari externa licet in hoc sacramento percipere possint elementa, rem tamen per ea significatam non recipiunt; verum indigne illuc accedendo, rei fiunt corporis ac sanguinis Dominici ad sui ipsorum condemnationem. Quapropter homines impii et ignari prout communioni cum Deo potiundæ nullatenus sunt idonei, ita prorsus indigni sunt qui accedant ad mensam Domini; neque sine gravi in Christum peccato, possunt (quamdiu tales esse non destiterint) Sacra hæc mysteria participare; vel ad ea participandum admitti

Riferimenti biblici[modifica]

  • (552) "Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore" (1 Corinzi 11:27-29); "Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo" (2 Corinzi 6:14-16).
  • (5­53) "Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta?" (1 Corinzi 5:6).

Commento[modifica]

Per quanto persone ignoranti e improbe ricevano gli elementi esteriori di questo sacramento, esse non ricevono ciò che in essi è significato; ma, a causa della loro partecipazione indegna [del loro indegno accostarsi], si rendono colpevoli del corpo e del sangue del Signore a loro propria dannazione. Pertanto, tutte le persone ignoranti ed empie, come non sono idonee a gustare la comunione con Lui, così sono indegne della mensa del Signore e non possono, senza [commettere] un grave peccato contro Cristo, finché rimangono tali, partecipare a questi santi misteri o esservi ammesse.