Confessione di fede di Westminster/cfw33/cfw33-2
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33:2 Il fine per il quale Dio ha stabilito questo Giorno, è la manifestazione della Sua misericordia nella salvezza eterna degli Eletti e della Sua Giustizia nella dannazione dei reprobi, che sono improbi e contumaci. Allora, infatti, i giusti saranno introdotti nella vita eterna e riceveranno la pienezza della gioia e del refrigerio che verrà loro dato dalla presenza del Signore, mentre gli empi, che ignorano Dio e non ubbidiscono all'Evangelo di Gesù Cristo, saranno gettati nei tormenti eterni e puniti con la perdizione eterna [lontano] dalla presenza del Signore e della gloria della Sua potenza (575).
Testo originale
[modifica | modifica sorgente]Inglese | Latino |
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II. The end of God's appointing this day, is for the manifestation of the glory of his mercy in the eternal salvation of the elect; and of his justice in the damnation of the reprobate, who are wicked and disobedient. For then shall the righteous go into everlasting life, and receive that fullness of joy and refreshing which shall come from the presence of the Lord: but the wicked, who know not God, and obey not the gospel of Jesus Christ, shall be cast into eternal torments, and be punished with everlasting destruction from the presence of the Lord, and from the glory of his power. | II. Eo autem consilio Diem hum præstituit Deus, quo nempe misericordiæ suæ constaret gloria ex æterna salute electorum, justitiæ autem e damnatione reproborum, qui improbi sunt et contumaces. Tunc enim justi introibunt in vitam æternam, recipientque plenitudinem illam gaudii ac refrigerii, quæ a præsentia Domini ventura sunt: Impii autem, qui Deum ignorant, quique Evangelio Jesu Christi non morem gerunt, in æternos cruciatus detrudentur, æternaque perditione punientur a præsentia Domini et a potentiæ ipsius gloria profligati. |
Riferimenti biblici
[modifica | modifica sorgente]- (575) "Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso...." (Matteo 25:31ss); "Tu, invece, con la tua ostinazione e con l'impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d'ira per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio ... Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: ... Che c'è da contestare se Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza dei vasi d'ira preparati per la perdizione ... e ciò per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso dei vasi di misericordia che aveva già prima preparati per la gloria" (Romani 2:5,6; 9:22,23); "Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore" (Matteo 25:21); "Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati" (Atti 3:19); "...e a voi che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù. Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, 10 quando verrà per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, perché la nostra testimonianza in mezzo a voi è stata creduta" (2 Tessalonicesi 1:7‑10).
Commento
[modifica | modifica sorgente]Il fine per il quale Dio ha stabilito questo Giorno, è la manifestazione delle ricchezze della Sua misericordia nella salvezza eterna degli Eletti e della Sua Giustizia nella dannazione dei reprobi, che sono improbi [malvagi, disonesti] e contumaci [disobbedienti agli ordini, protervi, indocili, che non si sottomettono, ostinati, impenitenti]. Allora, infatti, i giusti saranno introdotti nella vita eterna e riceveranno la pienezza della gioia e del refrigerio che verrà loro dato dalla presenza del Signore, mentre gli empi, che ignorano Dio e non ubbidiscono all'Evangelo di Gesù Cristo, saranno gettati nei tormenti eterni e puniti con la perdizione eterna [lontano] dalla presenza del Signore e della gloria della Sua potenza.