Glossario sul Romanico/Gruppo 1

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Rinascita sociale ed economica: La Rinascita sociale ed economica del decimo secolo dopo Cristo si riferisce ad un periodo di rinnovamento culturale e crescita economica che si verificò in Europa dopo l'"alto medioevo". Durante questo periodo, ci fu una rinascita delle arti, della letteratura e delle scienze, insieme a una maggiore attenzione alla filosofia e alla teologia. Inoltre, si assistette ad un aumento del commercio, alla creazione di città nuove ed alla crescita delle attività artigianali. Questo periodo diede il via ad un'epoca di grande progresso culturale ed economico che avrebbe preparato il terreno per il Rinascimento italiano alcuni secoli dopo.


Monachesimo: Il monachesimo nel decimo secolo dopo Cristo è principalmente riferito alla pratica della vita monastica che si sviluppò in Europa durante questo periodo. I monaci vivevano in comunità e si dedicavano alla preghiera, alla meditazione e alla vita contemplativa. Il monachesimo era molto importante per la Chiesa, poiché i monaci erano spesso educati e in grado di svolgere ruoli importanti come copisti, bibliotecari e insegnanti. Inoltre, i monasteri erano spesso centri di produzione agricola e artigianale, e contribuivano alla crescita economica dell'epoca. La struttura di un monastero nel decimo secolo dopo Cristo era solitamente organizzata intorno ad un chiostro centrale, che fungeva da cuore della vita monastica. Attorno al chiostro vi erano gli edifici principali, come la chiesa, la biblioteca, il refettorio, i dormitori e le celle dei monaci.


Riforma cluniacense: La Riforma cluniacense fu un movimento di rinnovamento religioso che ebbe luogo nel decimo secolo dopo Cristo e che iniziò nell'abbazia di Cluny, in Francia. La riforma cercò di porre fine alla corruzione e al nepotismo all'interno della Chiesa, promuovendo la disciplina e la vita monastica. I monaci di Cluny cercarono di creare una comunità di fedeli che seguisse la regola di San Benedetto in modo più rigido e che fosse guidata da una gerarchia ecclesiastica più severa. Essi cercarono anche di creare un modello di vita monastica più centrata sulla preghiera, sull'osservanza delle regole monastiche e sulla cura dei bisognosi. La riforma cluniacense ebbe un grande impatto sulla Chiesa, diffondendosi in tutta l'Europa e portando ad una maggiore attenzione alla vita monastica e alla disciplina ecclesiastica.


Biblioteche monastiche: Le biblioteche monastiche nel decimo secolo erano di fondamentale importanza per la conservazione e la diffusione del sapere. Esse erano spesso situate all'interno dei monasteri e contenevano manoscritti di testi religiosi, filosofici, scientifici e letterari. I monaci erano spesso incaricati della copiatura e dell'illuminazione dei testi, che erano poi conservati nella biblioteca del monastero. Queste biblioteche erano spesso le più grandi dell'epoca e costituivano un importante centro di studio e di ricerca per i monaci e per gli studiosi dell'epoca. Inoltre, le biblioteche monastiche erano aperte al pubblico e spesso fungevano da centri di insegnamento per i giovani che volevano studiare.


Scuola medica Salernitana: La Scuola medica Salernitana fu una delle prime scuole di medicina in Europa, fondata nel decimo secolo in Italia. La scuola era situata nella città di Salerno, nel sud Italia, ed era un importante centro di insegnamento per la medicina, la chirurgia e la farmacologia. La scuola era frequentata da studenti provenienti da tutto il mondo, compresi cristiani, ebrei e musulmani, e ciò favorì una condivisione di conoscenze e idee tra culture diverse. Gli insegnamenti erano basati sulla tradizione medica classica greca e romana, ma includevano anche conoscenze scientifiche e mediche provenienti dalle culture arabe, persiane e indiane. I medici della Scuola medica Salernitana erano famosi per la loro conoscenza della fisiologia umana, dell'anatomia e dell'igiene.


Lingue romanze: Le lingue romanze hanno origine dal latino volgare, ovvero la forma parlata del latino durante il periodo dell'Impero Romano. Le lingue romanze si svilupparono a partire dal V secolo d.C. in seguito alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente e alla successiva espansione dei regni barbarici in Europa. Le lingue romanze sono parlate principalmente in Europa meridionale e occidentale, in America Latina e in alcune parti dell'Africa e dell'Asia. Le lingue romanze includono il francese, l'italiano, lo spagnolo, il portoghese, il romeno, il catalano, il galiziano, il ladino e molte altre lingue minori. Le lingue romanze si sono evolute in modo indipendente l'una dall'altra, e anche se hanno radici comuni, presentano differenze significative nella grammatica, nella fonetica e nel lessico.


Sèrmo vulgaris: "Sermo vulgaris" è un'espressione latina che significa "parlato del popolo" o "lingua comune". Questo termine si riferisce alla forma parlata del latino che si sviluppò tra la gente comune a partire dal periodo tardo-antico, e che alla fine portò alla formazione delle lingue romanze.


Placito capuano e chanson de geste: Il "Placito Capuano" e la "Chanson de geste" sono due importanti opere della letteratura medievale. Il "Placito Capuano" è un documento giuridico del X secolo, redatto in lingua latina, che descrive le pratiche giuridiche del principato di Capua, situato nell'Italia meridionale. Il documento fornisce importanti informazioni sulla giustizia medievale, sulla vita sociale e sulla lingua dell'epoca. La "Chanson de geste", invece, è un genere di poesia epica francese sviluppatosi tra l'XI e il XIII secolo. Queste poesie raccontano le gesta eroiche di personaggi storici o leggendari, come Carlo Magno o Rolando.


Romanzo cavalleresco: Il romanzo cavalleresco è un genere letterario che si sviluppò in Europa durante il XII secolo e raggiunse il suo apice nel XIII e XIV secolo. Questo genere letterario raccontava storie di avventure eroiche di cavalieri medievali e delle loro gesta, spesso ambientate in un mondo immaginario di corti nobiliari, castelli, tornei e duelli. I protagonisti del romanzo cavalleresco erano spesso idealizzati e rappresentati come esempi di virtù, coraggio e lealtà, e la trama era caratterizzata da una serie di peripezie e di ostacoli da superare per raggiungere l'obiettivo.


Transetto: Il Transetto è un corpo architettonico delle chiese cristiane che interseca perpendicolarmente all'altezza del presbiterio la navata centrale o tutte le navate. Ha in genere la stessa altezza della navata centrale e può essere diviso a sua volta in più navate (solitamente tre). Il nome deriva dal latino trans (oltre) e saeptum (recinto): con ciò s'intende indicare il braccio che interseca trasversalmente quello longitudinale della basilica cristiana, costituendo così simbolicamente la forma di una croce.


Cripta: La cripta è un elemento fondamentale che costituisce la struttura della basilica in epoca romanica. Essa si tratta una camera o un vano seminterrato ricavato con la pietra, di solito posto al di sotto del pavimento di una chiesa, spesso contenente le tombe di importanti personalità come santi o alte cariche del clero.


Presbiterio: Il presbiterio è la parte architettonica della chiesa riservata al clero, ovvero ai presbiteri. Contiene l'altare se presente, o l'altare maggiore se ve ne è più d'uno. È situato alla fine della navata centrale e terminato dall'abside. Nel caso della struttura della basilica romanica era spetto costruito sopraelevato rispetto al pavimento, questo perché talvolta le volte che stanno all'apice della struttura della cripta andavano a superare il livello del pavimento della navata, quindi il presbiterio viene costruito in posizione più alta rispetto alla navata centrale.


Matronèo: Il matronèo, applicato anche in precedenza alla costruzione di alcune basiliche paleocristiane, veniva utilizzato come galleria sopraelevata rispetto alle navate laterali e che si affaccia, tramite archi a tutto sesto, sulla navata centrale. Esso veniva inizialmente riservato solamente alle donne (dal termine latino Matrona, ovvero signora), ma diventa successivamente un elemento autonomo rispetto alla struttura, con la funzione di innalzare la navata centrale e quindi di rinforzare l'intero edificio.


Apertura monòfora: La struttura monòfora si tratta di una finestra che si affaccia sulla navata centrale divisa verticalmente in una sola apertura, solitamente stretta. Ha senso parlare di monofora solo in contrapposizione alle bifore o ad altre aperture simili, o comunque solo nel periodo di diffusione di tali forme architettoniche.


Apertura bifora: La struttura bifora si tratta di una finestra che si affaccia sulla navata centrale divisa verticalmente in due aperture, spezzate da una colonna o da un pilastro di piccole dimensioni su cui poggiano due archi, a tutto sesto o acuti. Talvolta viene ulteriormente decorata a livello dello spazio tra i due archi, tramite stemmi o altri ornamenti.


Apertura trifora: La struttura trifora si tratta di una finestra che si affaccia sulla navata centrale, divisa verticalmente in tre aperture, divise da due colonne o da due pilastri di piccole dimensioni su cui poggiano tre archi, a tutto sesto o acuti. Viene utilizzata, oltre per affacciare il matronèo sulla navata centrale, anche per ornare campanili, nei piani più alti, nei quali è necessario utilizzare strutture più ampie per alleggerire la struttura.


Apertura quadrifora: La struttura quadrifora si tratta di una finestra che si affaccia sulla navata centrale, divisa verticalmente in quattro aperture, divise da tre colonne o da tre pilastri di piccole dimensioni su cui poggiano quattro archi, a tutto sesto o acuti. Tra le varie tipologie di finestra questa è la meno utilizzata in architettura.


Pilastro: Il pilastro è un esempio di piedritto, ovvero un elemento architettonico verticale portante, il quale è formato da una sezione quadrangolare che si distingue rispetto a quella della colonna poiché essa risulta circolare e dotata anche di un capitello, che è assente nel pilastro, inoltre quello che può differenziare le due strutture, che per funzione svolgono pressoché la stessa, ossia quella di rinforzare la struttura di un elemento architettonico, può essere il materiale, marmo per la colonna, materiale utilizzato anche per l'ornamento della struttura architettonica oltre che al rafforzamento, mentre per il pilastro viene utilizzato il mattone, che fornisce un risultato estetico diverso rispetto alla colonna.


Contrafforte: Il contrafforte è un sostegno pieno a sezione quadrangolare collocato in determinati punti della muratura di un edificio con funzione di rinforzo e di contro spinta. Nell'architettura romanica, si trova a ridosso delle volte a crociera con la funzione di contrastare le spinte generate da questa struttura.


Campata: La campata è lo spazio di forma quadrata coperto da una volta a crociera, essa è delimitata da 4 vertici, sostenuti da quattro pilastri in muratura.


Vele: Le vele, all'interno della struttura della volta a crociera, sono i quattro spazi risultati dell'intersezione di due volte a botte, oppure lo spazio tra gli archi diagonali e gli archi a tutto sesto della volta a botte. La forma inoltre richiama quella di una vela triangolare gonfiata dal vento.


Compòsiti: Questo aggettivo viene utilizzato per descrivere la struttura e i vari pilastri della volta a crociera che per raggiungere l'equilibrio devono assumere proporzioni e forme perfette, a differenza della volta a botte che scarica tutto il suo peso in maniera uniforme lungo le pareti, in questo modo il sistema della volta a crociera è definito complesso ed eterogeneo nelle sue forme, quindi compòsito.


Mestilìnee: Riprende la struttura dei pilastri della volta a crociera, le forme presentate possono andare dal quadrangolare fino al tondeggiante, di conseguenza con questa differenza di forme è come se ognuno di questi pilastri fosse formato da un ulteriore fascio di colonne o pilastri addossati gli uni sugli altri.

Loggia: La loggia è una struttura architettonica aperta, di solito situata all'esterno di un edificio, caratterizzata dalla presenza di numerose colonne o pilastri che sostengono un tetto o una volta.


Copertura a capanna: Tipologia di tetto di un edificio che prevede la presenza di due falde, inclinate con inclinazione costante, che si incontrano nella sommità più alta del tetto formando un'unica cresta.


Fregio dentellato: Il fregio dentellato è un elemento decorativo che si compone di una serie di elementi triangolari o a forma di dente che si susseguono in modo regolare lungo una fascia rettilinea e orizzontale.


Lesene: Sono elementi architettonici verticali , piatti o poco sporgenti. Differiscono delle colonne perché non sono progettate per sostenere il peso dell'edificio ed hanno una funzione prevalentemente decorativa o di separazione degli spazi. Sempre al contrario delle colonne, le lesene sono integrate all'interno della parete e ne costituiscono parte integrante.


Ghiere: Le ghiere sono elementi architettonici costituiti da anelli in pietra o mattoni solitamente decorati, utilizzati con funzione decorativa o rafforzativa negli archi.


Pontìle: Il pontìle è un leggero divisorio sopraelevato sostenuto da esili colonne architravate.


Triforio: Il triforio è una galleria o un passaggio collocato sulla navata centrale in posizione sopraelevata. Si presenta come una struttura composta da arcate o finestre (spesso trifore), aperte sulla parete della chiesa. Il triforio è spesso decorato con bassorilievi o affreschi ed è praticabile da monaci e chierici che lo usano come passaggio di servizio.


Protiro: Il protiro è un piccolo atrio a pianta quadrangolare e spesso coperto da una volta, posto a protezione dell'ingresso principale di una chiesa con anche il compito di proteggere dalle intemperie. Costituisce inoltre simbolicamente il passaggio tra il mondo esterno e la sacralità interna all'edificio.


Stiloforo: Lo stiloforo è una scultura a forma umana o animale che ha la funzione di sorreggere una colonna.


Rosone: E' un elemento architettonico decorativo che si trova sulla parte superiore della facciata di chiese e cattedrali. Si tratta di una grande finestra circolare di vetro, pietra o marmo che dona luce agli spazi sacri.


Facciata a salienti: La facciata a salienti è un particolare tipo di facciata che vede le falde del tetto inclinate secondo linee oblique che risalendo lungo il bordo delle navate ne mettono in rilievo direttamente dall'estero la forma e la dimensione.


Transetto: corpo architettonico delle chiese cristiane che interseca perpendicolarmente all'altezza del presbiterio la navata centrale o tutte le navate. Ha in genere la stessa altezza della navata centrale e può essere diviso a sua volta in più navate (solitamente tre). In base a dove è posizionato, stabilisce la forma della basilica, come "a croce latina", "a croce greca" e "a croce commissa".


Zona absidale: La zona absidale è la zona in cui risiede l'abside, cioè una struttura architettonica a pianta semicircolare o poligonale coperta da una volta, detta conca o catino absidale, che ha generalmente la forma di una semicupola (quarto di sfera).


Croce latina: Si parla di pianta a croce latina per le chiese in cui la navata e il transetto hanno lunghezza differente, inoltre la diversa posizione del transetto, ovvero del segmento più corto, conferisce una diversa denominazione alla croce latina: -croce latina commissa se il transetto si trova alla fine delle navate, formando una T -croce latina immissa se il transetto si trova lungo il corpo longitudinale delle navate

Volta a botte: La volta a botte è una semi circonferenza ed è tra i sistemi più semplici di copertura non piana, utilizzata per coprire spazi di forma genericamente rettangolare. Due volte a botte formano la volta a crociera.

Matroneo: Era il luogo riservato alle matrone nelle antiche basiliche cristiane. Sino dalle prime riunioni liturgiche nelle catacombe, e poi in tutte le basiliche, specie in quelle erette dopo la pace costantiniana, la divisione dei sessi era rigorosamente mantenuta.


Ballatoio: Il ballatoio consiste in un passaggio accostato a una parete di un edificio, in genere sul lato esterno (anche se nelle chiese spesso esiste anche un ballatoio interno), con una ringhiera, un parapetto o una balaustra di protezione. Antenato del balcone, serve per girare attorno all'edificio, per ricrearsi all'esterno, per sfruttare la vista.


Volta a padiglione: La volta a padiglione indica in architettura un elemento di copertura con superficie curva. Si ottiene anche, come nel caso della volta a crociera, dall'intersezione di due volte a botte conservandovi - contrariamente a quanto avviene nella volta a crociera - le parti in comune a tali volte: non esistono quindi gli archi perimetrali. Le parti in comune vengono dette fusi cilindrici (cioè superfici cilindriche sezionate con due piani incidenti). Il perimetro è quindi quadrangolare e coincide con le linee d'imposta (nella volta a crociera il perimetro è dato dagli archi perimetrali).


Lanterna: Struttura conclusiva delle cupole, con funzione di ornamento e illuminazione. A seconda della sua pianta, che può essere circolare o poligonale, la lanterna avrà una copertura a cono o a piramide. Tale copertura può chiamarsi anche cartòccio o pergamèna della cupola.


Parasta: La parasta è un elemento architettonico strutturale verticale (pilastro) inglobato in una parete, dalla quale sporge solo leggermente. Si differenzia dalla lesena che, pur avendo apparentemente lo stesso aspetto esterno, ha invece funzioni solo decorative. Infatti sebbene presenti all'esterno un aspetto simile, la parasta è un vero elemento di sostegno, con funzione statica, inglobato nella parete e non, semplicemente, addossato ad essa.


Arco cieco: Un arco si dice cieco se è sovrapposto ad una parete di un edificio.


Finestra ad edicola: Piccolo organismo architettonico, costituito per lo più da due colonne con sovrapposto un frontone, spesso annesso a un edificio maggiore, per servire da ornamento e protezione a immagini sacre, raffigurazioni celebrative, epigrafi, o a nicchie e finestre (nicchie, finestre a edicola).

Basilica: Una basilica è un edificio religioso di grandi dimensioni con una pianta rettangolare, solitamente con navate laterali e un transetto. La basilica è stata originariamente sviluppata dai Romani come tribunale e mercato e poi adottata dal Cristianesimo come chiesa principale, spesso dedicata a un santo o ad un evento sacro. Le basiliche cristiane del periodo romanico presentavano spesso una pianta a croce latina, con una navata centrale molto alta, fiancheggiata da due o più navate laterali di altezza inferiore, che creavano un effetto di profondità e di verticalità. Il transetto, che forma una croce con la navata centrale, può essere coperto da una cupola o da una volta a crociera. Le basiliche romaniche erano spesso decorate con sculture e affreschi, che rappresentavano scene bibliche e storiche.


Battistero: Un battistero è un edificio o una parte di una chiesa destinato al battesimo cristiano. Durante il periodo romanico, i battisteri erano spesso edifici separati, a pianta centrale e circolare o ottagonale, simboleggiando il sepolcro di Cristo e il battesimo come morte e risurrezione. L'interno era caratterizzato da una vasca battesimale, spesso decorata con sculture o rilievi. Il battistero era un luogo sacro di grande importanza, in quanto il battesimo era considerato un sacramento fondamentale per la salvezza dell'anima, e quindi doveva essere celebrato in un ambiente solenne e decorato.


Rudentato: Rudentato, dal latino rudens cioè fune. Utilizzato per descrivere un elemento di forma convessa che riempie parte delle scanalature di lesene e colonne.


Tarsia: Tarsia, dall'arabo Tarsi cioè corsta, incrostazione. Decorazione realizzata tramite composizioni di diversi materiali, solitamente marmo, legno, pietre preziose, madreperla e metalli come rame e argento. Questi materiali vengono sagomati in modo da incastrarsi tra loro e comporre una figura o un disegno.