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Java/Lessico

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Java:  Guida alla programmazioneJava/Introduzione - Specifica di linguaggio - Libreria standardJava/Comunicazione seriale

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Alcune differenze con il CJava/Concetti fondamentaliLessicoJava/LessicoGrammaticaJava/Grammatica

Come ogni linguaggio, il Java è dotato di una sua grammatica caratterizzata da regole ben precise.

Gli elementi lessicali (cioè le unità di base, le parole e i segni di interpunzione) della grammatica del Java sono delle sequenze di simboli che utilizzano un alfabeto Unicode; sono quindi sequenze di caratteri rappresentati su 16 bit, che possono quindi contenere tutte le lettere dell'alfabeto inglese tutte le cifre e i simboli usuali che si trovano sulla tastiera.

Il programma è descritto da una sequenza finita di passi, chiamati istruzioni. Ciascuna di queste indica una operazione distinta che il programma dovrà eseguire a un certo punto dell'esecuzione. Ogni istruzione termina con un punto e virgola ";" (il punto fermo della grammatica Java) che costituisce l'elemento di separazione tra due istruzioni distinte.

Identificatori

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I nomi di alcuni elementi del programma (variabili, classi, ecc.) sono chiamati identificatori. Un identificatore è un nome che rispetti queste condizioni:

Java è case sensitive, ovvero interpreta differentemente lettere maiuscole e minuscole. Esempi:

  • due identificatori distinti: indice e Indice
  • una parola-chiave e un identificatore: void e Void


Il separatore è un carattere che permette di separare o raggruppare parti di codice, svolgendo la funzione di "segni di interpunzione" nel testo scritto in linguaggio Java. I separatori utilizzati nel linguaggio Java sono sei:

  • ( ) è usato prevalentemente accanto ai metodi e alle istruzioni per specificarne i parametri
  • { } è usato solitamente per separare blocchi di codice di più righe; sono i segni di paragrafo della grammatica Java.
  • [ ] è usato per identificare elementi di array o collezioni
  • ; è usato per separare le istruzioni
  • , è usato per separare gli argomenti delle funzioni
  • . è usato soprattutto per richiamare i membri di una classe (es. NomeClasse.metodo())

Parole riservate

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Le parole riservate sono particolari sequenze di caratteri che non possono essere usate come identificatori, e sono definite dalla specifica di linguaggio.

Le seguenti parole identificano valori letterali:

Segue un elenco delle parole-chiave del linguaggio, che denotano tipi primitivi, istruzioni o modificatori, oppure definiscono classi o interfacce:

A queste si aggiungono le parole-chiave const e goto, che sono inutilizzate, ma sono state riservate per impedirne l'uso all'interno del codice sorgente dei programmi Java (sono usate in C e C++).

I commenti sono delle porzioni di testo presenti nel codice sorgente che servono a completarlo con delle annotazioni che il compilatore non legge. Sono molto importanti per chi scrive e chi legge il codice.

Esistono due tipi principali di commenti:

  • commenti delimitati dai caratteri /* e */: il compilatore ignora tutto il testo compreso tra questi caratteri e prosegue poi normalmente. Tali commenti possono estendersi per più righe.
  • commenti a fine riga, si aprono con la coppia // e si chiudono alla fine della riga: il compilatore ignora il testo che inizia dai caratteri // fino alla fine della riga

I commenti del primo tipo si aprono anche con la sequenza di caratteri /** e sono detti commenti di documentazione. Il programma Javadoc genera automaticamente la documentazione relativa ad un programma Java estraendo le informazioni contenute nei commenti di documentazione.

Bibliografia

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  1. Il simbolo del dollaro è ammesso nel codice generato da programmi automatici.